Alla fine siamo arrivati a questo punto: ci sono più dispositivi mobili connessi a internet che persone che vivono nel pianeta; internet sulla carta sembra ovunque ma in realtà ci sono ancora forti gap.
Ce lo dovevamo aspettare e la cosa era già preventivata da qualche tempo: il numero di dispositivi mobili che possono collegarsi ad internet attivi durante il giorno è più elevato rispetto al numero delle persone che lo abitano; una statistica riportata dal portale del GSMA Intelligence afferma infatti che ci sono ben 7.279.677.120 dispositivi mobili collegati alla rete (compresi quelli che utilizzano il protocollo del M2M, ovvero machine to machine) che superano gli attuali (o comunque al momento dell’articolo del caso statistico) i 7.273.632.650 abitanti attuali sulla terra.
Il tasso di crescita dei dispositivi mobili (solo smartphone e cellulari per farci un idea che sfruttano la rete mobile e fissa come ad esempio wifi) raggiungerà al cifra astronomica di 4,9 miliardi di unità nel 2015, con una crescita che si aggirerà sul 30% rispetto all’anno precedente ovvero quest’anno.
Con il progresso tecnologico delle automotive (le auto che si guidano da sole anch’esse collegate ad internet) l’internet delle cose (ovvero ecosistema globale di tutte le connessioni) potrebbe raggiungere tranquillamente i 26 miliardi di connessioni attive contemporaneamente nel 2020, ovvero oltre 3 volte la popolazione umana attualmente residente sulla terra.
Sfortunatamente questo progresso tecnologico non avviene in maniera omogenea in tutto il mondo; se nei paesi più sviluppati troviamo infatti persone che hanno a disposizione anche 2-3 celllari/smartphone/tablet a testa, in certe zone del mondo ci sono persone che non sanno neanche cosa sia internet e le sue possibilità; nonostante gli sforzi di Google e Facebook per esempio di diffondere internet nelle zone non coperte da segnale tramite palloni sonda o simili, il digital divide è ancora ben lontano da essere risolto, e come un pò per la ricchezza nel mondo c’è sempre chi ha troppo e chi ha veramente poco.