Fiorello: “Se fossi stato single, avrei già cambiato mestiere”


I MONOLOGHI SUI PISCHELLI Be’, allora per fortuna che ci sono Susanna e Angelica… «E Olivia!», precisa lui (Olivia è la prima figlia di Susanna Biondo): «Anche lei si sganasciava davanti agli spezzoni dei miei spettacoli, l’altra sera. Del resto, oggi ha 21 anni, ma è stata l’ispiratrice dei miei citatissimi monologhi sui pischelli. Susanna, poi, si diverte un mondo quando mi vede in tv, fosse per lei dovrei lare solo quello. Mi dice: non è perché sono tua moglie, io sono una del pubblico. Certo, quella che ride di più è Angelica, anche perché durante l’ultimo show, essendo minorenne, doveva restare in camerino e non mi vedeva dal vivo. Una sera cercavamo disperati il mio amico Novak Djokovic, il campione di tennis. A minuti doveva entrare in scena e non si trovava da nessuna parte. Dov’è Noie? Hai visto Noie? Be’, era nel mio camerino steso per terra con Angelica a sfidarsi al Gioco dell’Oca… Ah, ma sai che Angelica è già iscritta alla Siae? Come compositrice. Ha fatto gli esami, Bach, Schumann, e due pezzi scritti da lei. Ha voluto studiare pianoforte. E non le basta, ogni mese chiede uno strumento nuovo. L’ultima volta ha domandato un’arpa. No, piccola, quella non si può, le ho risposto: non entra nell’ascensore. Lo dico seriamente, davvero: avrei già smesso, ma loro non vogliono. Sostengono: è un peccato, uno spreco. Quindi continuerò. Anche se il mio sogno è fare un programma alle 7 del mattino, come in America. Un grande show all’alba o giù di lì con canzoni, gag, monologhi…».

LA GAG DELLE GEMELLE KESSLER LAmerica ci riporta a Mike Bongiorno. Il suo grande amico, morto l’8 settembre di cinque anni fa. Insieme hanno fatto spettacoli e spot, Fiorello l’ha imitato con una sorta di affettuosa ferocia, possibile solo tra chi si vuole veramente bene. Al funerale disse solo: «Mi mancherà moltissimo». Oggi conferma: «A ogni cosa che succede mi chiedo: chissà come avrebbe reagito Mike, cosa avrebbe detto, cosa avrebbe fatto. Per questo penso spesso di tornare a imitarlo, perché facendolo mi sento lui, come se Mike entrasse dentro di me. Lo sento vivo, e vorrei farlo rivivere. Daniela e la famiglia sarebbero d’accordo, e io li capisco. Io che vorrei tanto rivedere e risentire mio padre, morto più di ventanni fa. Di lui ho solo qualche foto, ma non la sua voce, e devo fare ogni volta un esercizio di memoria per farla riemergere. Ecco, io penso che ricominciare a “fare” Mike non sarebbe una cosa di cattivo gusto, ma in realtà un giusto omaggio a un grande uomo. Però vedo già le polemiche in agguato…». Parlare di Mike Bongiorno con Fiorello significa dare la stura a una serie infinita di strepitosi aneddoti. «Mi diceva: perché mi prendi in giro sul “trèe”? Io non dico “trèe”! Ascolta: signora Longari, sceglie la busta uno, la busta due o la busta trèe? Vedi? Eh, rispondevo io, appunto…». Un’altra serie di gag storiche era quella sulla pronuncia dell’inglese. «Una parodia che facevo», racconta Fiorello, «per esempio, era questa. (imitando Mike): “Mi dica: con quante coltellate fu ucciso Gaulio Cesare?”. No, Mike, Giulio, Giulio Cesare. Comunque, 23 coltellate. “Ma siamo sicuri, eh?”. Sì, Mike, è storia. “No, perché uno, dopo la seconda coltellata si sposta…”». Mike si divertiva alle tue parodie? «Certo che sì! Si arrabbiò una volta sola. Quando raccontai quella delle Kessler. Imitandolo, dissi in radio: “Fui io, eh, a portare le gemelle Kessler in Italia. Le andai a prendere alla Stazione Centrale per accompagnarle, eh, alla Rai in Corso Sempione. Lungo il tragitto vidi un prato, le invitai a scendere e, eh, me le feci”. Un minuto dopo la fine della trasmissione, telefonata di Mike: “Tu non puoi dire che faccio quelle cose alle gemelle Kessler, va bene?”. Quando diceva “va bene?” voleva dire che era veramente infuriato. Il “va bene?” per lui era l’equivalente di “cazzo!”. Aveva vissuto quella parodia come una mancanza di rispetto per la moglie Daniela».

OLA SAIO NON LA SAI» Daniela Zuccoli ha confidato che sente tradita la memoria di Mike, che Rai e Mediaset se lo sono dimenticato, che Milano non gli ha intitolato neanche una strada. Tutti hanno risposto che faranno, intitoleranno… «A posteriori è facile… La verità è che Mike ha praticamente inventato la televisione in Italia. Ha fatto il primo quiz, è stato il primo a intuire la forza degli sponsor, il primo a passare alla tv commerciale, il primo in tutto. Come lui, ci sono stati al massimo quattro, cinque personaggi. Penso a Corrado, a Enzo Tortora, Raimondo Vianello, Pippo Baudo. La tv italiana dovrebbe istituire un appuntamento annuale, che ne so, un premio, un Mike Bongiorno Day, per ricordare uno dei padri fondatori della televisione italiana». Fabio Fazio sta lavorando a un nuovo Rischiatutto, cosa ne pensi? «E una bellissima idea. A Sky era in programma il “Riskytutto”, io avrei dovuto fare Sabina Ciuffini. Ben venga quindi la proposta di Fazio. Purché sia un quiz vero, di quelli di una volta, con i concorrenti superpreparati, gli unici che piacevano a Mike. Lui non capiva questa faccenda di scegliere fra tre opzioni. Diceva: “O la sai o non la sai. Ci vuole una domanda secca e una risposta secca. E la risposta giusta è quella che io ho scritto lì”». L’intervista è finita, Fiorello deve andare a giocare a tennis con Carlo Cracco. Dell’incidente in motorino che l’ha coinvolto qualche mese fa non vuole parlare, ma fa capire che, insomma, le cose non sono andate proprio come tanta stampa le ha raccontate. Vedremo. L’Inter? Si è un po’ ricreduto su quell’indonesiano che aveva scherzosamente “bastonato” proprio su Oggi un anno fa. «Abbiamo vinto 6 a zero con questi islandesi qui? Vabbè, loro hanno i geyser che, puff, gli fanno sparire la palla, non conta niente. Aspettiamo a vedere quando incontreremo la Juve, la Roma, il Napoli, il Milan. In Sicilia ho conosciuto la segretaria di Tohir. Sì, m’hanno detto, quella è la segretaria di Tohir. Eh, m’ha detto lei, dovete aspettare almeno tre anni… Mi sa che prima di rivedere lo scudetto faccio in tempo io a tornare in tv»

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