Fiorello: “Se fossi stato single, avrei già cambiato mestiere”


Se avrei già smesso di fare questo mestiere». Sarà un mio limite, ma quando parlo con Rosario Fiorello non capisco mai bene il confine tra la verità e l’ironia. Ma forse il confine non ce. «Adesso ti spiego. Se a mia moglie Susanna dico: sono stufo, smetto, lei fa finta di niente e mi risponde: “Ok, quando cominci a pensare al prossimo tour?”. Ma se ti ho appena detto che smetto! “Sì, sì… E in tv quando ci torni?”». Dev’essere frustrante, come sentirsi invisibile, o muto. «Mia figlia Angelica, otto anni, peggio. L’altra sera mi guardava a Techetechetè. Rideva quando facevo il vampiro, ff/ush, o nel vedere me e Pippo Baudo sdraiati per terra con le teste da lucertola. Alla fine mi dice: “Papà, quando fai un altro spettacolo?”. L’ho guardata e le ho detto: ma chi sei, Ballandi?». Bibi Ballandi è il tuo produttore. Lui come la pensa? «Uguale. Gli dico: Bibi, non ce la faccio. Lui: “Va bene. Adesso parliamo di quale squadra prendere per mettere in piedi lo show”. Insomma, voglio dirlo chiaro ai lettori di Oggi: in questo momento, dipendesse da me, potrei garantire che non mi vedrete più in tv in quel genere di spettacolone, il varietà ad alto budget in prima serata. Sto bene come sto, con la mia Edicola, i post su Youtube dal Laos, la radio, magari il tour… Ballandi? Se ne farebbe una ragione. Ma davanti a mia moglie e mia figlia mi sa che cambierò idea».

IL BUONGIORNO DAL LAOS Sono le sette e mezzo antelucane, nella sala breakfast del Forte Village, in Sardegna. Fiorello, che come sanno i fan deii’Edicola- Fiore, è un tipo piuttosto mattiniero, smanetta sull’iPhone cercando invano di mandare in rete il “Buongiorno dal Laos” (la versione agostana della sua rassegna stampa, così battezzata a causa dello sfondo simil- tropicale). L’intervista doveva essere su Mike Bongiorno, a cinque anni dalla scomparsa (ne parleremo dopo), ma è diventata anche una specie di flusso di coscienza sulla tv, i social network, il mestiere dello showman, il valore della famiglia. Le grandi domande sono sempre quelle: quando torna in tv Fiorello? E perché dice sempre di non volerlo fare? L’ultima volta, nel 2011, con le quattro puntate del Più grande spettacolo dopo il weekend, batté tutti i record di ascolto, e da tre anni almeno una dozzina di milioni di italiani lo aspetta per una nuova performance. Per la quale, se ci sarà, dovremo ringraziare Susanna, Angelica, la sua famiglia. E nessun altro. Perché? Ascoltiamolo.Cattura«ACCETTO TUTTE LE CRITICHE, MA…» «Dicono che non sopporto le critiche, che sono permaloso. Ma non è così. Io accetto tutto, fatemi pure le pulci, ma non riesco a fregarmene degli insulti gratuiti, livorosi, e anonimi. Magari quelli che mi chiedono di tornare in tv Sono poi gli stessi pronti a massacrarmi: e i costi, e i guadagni, e la crisi… Ma le cose belle costano, e ci si dimentica che se la Rai spende 10 ne incassa il doppio. Ci sono meccanismi perversi. Giornalisti che vanno a caccia di commenti negativi sui social, ne trovano tre e ci montano una polemica. Poi io con chi posso prendermela? Con Dearjack90 o Campanellino93? Dove abita, chi è Sophialoren81? L’altro giorno ho provato a mettermi dall’altra parte, da quella di chi insulta, e ho postato un video oggettivamente pieno di volgarità contro chi critica la doccia gelata pro-ricerca sulla Sla. Tra parentesi: ma cosa c’è che non va nell’Ice Bucket Challenge? Qualunque iniziativa che riesca a portare anche solo un euro in più andrebbe incoraggiata, altro che censurata! Comunque, ho usato parolacce, come i troll sui social, l’ho fatto apposta, ma con ironia, e ovviamente non sono stato capito. Fiorello scatenato, eccetera. Guarda, questo mondo così come non mi va più. Non ci sto a diventare solo un bersaglio. Tutti contro tutti, “devi morire’’… È lecito dire che un pochet- tino passa la voglia?».

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