Tra le piante comuni più soggette a questi imprevisti troviamo pesco e pero, per limitare i danni è sufficiente prestare molta attenzione in fase di trattamento ed evitare di stendere il prodotto anche sulle parti vive. Leggermente più tolleranti sono invece albicocchi e ciliegi, ancor di più le viti ma in tutti i casi il trattamento dovrà essere effettuato sulla pianta asciutta del tutto.
Restano in ogni caso dei fattori critici legati all’utilizzo di questa sostanza che non possono essere eliminati. La sostanza infatti danneggia il polline, inquina le falde acquifere rappresentando un grosso pericolo per la relativa fauna, non è biodegradabile. Questo ultimo aspetto non deve assolutamente essere trascurato: una sostanza non biodegradabile infatti si accumula nel terreno e potrebbe provocare una perdita di vitalità dello stesso tale da comprometterne l’utilizzo con fini agricoli.
Consapevoli di queste considerazioni e delle attenzioni che devono essere necessariamente legate all’utilizzo della sostanza, a questo punto potete andare alla ricerca del solfato di rame pure o diluito. Quasi tutti i vivai ne propongono diverse varianti, in formati tra loro differenti. Non vi resta quindi che scegliere la pianta che dovete trattare, selezionare il prodotto e la confezione che contiene la giusta quantità in base a quello che dovete trattare. Vista l’importanza di evitare il contatto ricordate di analizzare con cura anche il sistema di applicazione e il beccuccio. Qualora l’area da trattare sia molto ampia, invece, sarà necessario ricorrere ad un applicatore a spalla. Si tratta di una sorta di zainetto rigido da apporre sulle spalle e dotato di un tubicino da tenere in mano che termina con un comodo applicatore che consentirà di indirizzare in maniera corretta, precisa e puntuale il prodotto, senza andare a colpire zone che dovrebbero rimanere “pulite”, come ad esempio fiori e foglie in primis.Qualora usiate lo stesso attrezzo per applicare prodoti differenti, ricordate dopo ogni lavaggio di sciacquarlo con estrema cura, così da evitare residui tra un’applicazione e l’altra. Una applicazione non-pulita porta a stretto contatto tra loro sostanze tossiche differenti, per questo motivo potrebbe provocare danni importai alla pianta stessa.
A questo punto non vi resta che scegliere il momento giusto per procedere all’applicazione, valutando la stagione in corso e il ciclo di vita della pianta e aspettare così di vedere crescere la vostra pianta senza rimanere più vittima di batteri, funghi ed infezioni di vario ordine e grado.