Doppio “ko” Intanto il tecnico oggi non potrà contare né su Campagnaro (risentimento muscolare) né su Jonathan (lieve affaticamento al polpaccio). Entrambi non sarebbero partiti titolari, ma i loro stop complicano le rotazioni in chiave Europa League. Soprattutto preoccupa Campagnaro fermatosi ieri nella rifinitura: verrà valutato lunedì con nuovi accertamenti, il rischio è che si tratti di uno stiramento.
«Italia puoi migliorare» Oggi sarà nuovamente in tribuna il presidente Erick Thohir, reduce da una due giorni di lavoro a Roma: «Figc e Lega possono fare molto per esportare il prodotto calcio all’estero, anche in Indonesia, dove avevamo una rivista chiamata “Football Italia” che però ha chiuso. Se parlo con mio figlio ricorda più i giocatori inglesi che quelli italiani».
CAGLIARI L’ultimo posto in classifica ha contorni indefiniti. Manca un po’ di consapevolezza nei propri mezzi e l’autostima è ai minimi storici. La squadra pensa troppo: vorrebbe far meglio quello che il tecnico chiede in settimana, ma non riesce. E il terrore di sbagliare è una delle concause che determinano errori a ripetizione. Ed ora l’Inter. Con un’assenza eccellente, materializzatasi in rifinitura: capitan Conti resta a casa, nonostante abbia provato a recuperare, dopo una botta alla coscia rimediata nel corso del confronto con i granata di Ventura. La mancanza del regista va a sommarsi a quella del portiere Colombi, ancora ai box per i postumi di un problema all’anca.
Dubbi in regia Zeman si interroga: affidare la bacchetta della regia a Crisetig, giovane di belle speranze ed ex nerazzurro, ma acerbo e scolastico, oppure far fare il vice-Conti allo svedese Ekdal, più navigato, anche se in ritardo di condizione? Dubbio amletico, che il boemo ha già sciolto in cuor suo, ma si guarda bene dall’esternare. Dopo tre sconfitte consecutive, fa capolino un malcelato nervosismo, con Zeman che butta acqua sul fuoco: «Siamo sereni. Conosco solo una via per tentare di venir fuori da una simile situazione ed è quella che ha le sue fondamenta nel lavoro». Cagliari chiuso dal pronostico, ovviamente tutto a favore dell’Inter. Il tecnico lo riconosce: «E’ una squadra forte, che può puntare allo scudetto. Ma noi dovremo cercare di crear loro qualche difficoltà». Zeman torna per un attimo alla sconfitta di mercoledì scorso con il Torino: «A me sta benissimo se il mio portiere fa solo due parate a partita. Ma in avanti è necessaria maggior concretezza».
Ibarbo, prova d’appello Per il resto, è probabile qualche avvicendamento. L’idea di far esordire Longo (altro ex) dal primo minuto è più di un’ipotesi. Nello specifico dovrebbe fargli spazio Sau, considerato che entrambi vengono considerati, dal tecnico, punte centrali. Ibarbo è chiamato a una prova d’appello, dopo che nelle ultime esibizioni non ha convinto. Nel caso Ekdal fosse utilizzato in regia, spazio sulla sinistra a Joao Pedro. Il Cagliari non vince al Meazza dal 1995 e conta una sola affermazione esterna nelle ultime 27 partite disputate (2 a 1 al Genoa il 19 aprile scorso). Un trend che lascia interdetti e che Zeman tenterà di interrompere.