Conte: «Studio Balotelli e poi decido io»


Percorso di crescita
Preferisce, Conte, concentrarsi sulle motivazioni tecnico-tattiche che hanno spinto Conte a “rialzare” la cresta della sua Nazionale. Perché in tanti, per esempio, sono convinti che altri (a cominciare da Stefano Okaka della Sampdoria) l’avrebbero meritata più di lui proprio per quello che stanno mostrando in campo. E visto che il concetto del “merito” è la stella polare del ct… Però, anche qui, una spiegazione ce l’ha: «Balotelli sta giocando titolare nel Liverpool e io mi trovo spesso costretto a chiamare tanti che non sono titolari nelle proprie squadre. Forse è anche meglio che arrivi in un periodo non buono per lui. Si metterà a disposizione della Nazionale e avrò modo di valutarlo. Ma lo stesso vale per Cerci: Catturagiocatori che erano dei patrimoni in Italia, poi sono andati all’estero e stanno trovando delle difficoltà, ma il mio dovere di allenatore è capire che utilità possono avere in questa Nazionale. E’ sciocco pensare che siano qui per lo sponsor. Quanto a Okaka, noi seguiamo tutti, ma serve costanza di rendimento perché altrimenti la Nazionale non è più nemmeno un’ambizione. E poi anche Matri e Quagliarella stanno facendo bene, ma non posso chiamarli tutti e in più c’è un percorso di crescita che prevede che adesso Balotelli debba dimostrare di poterci stare dentro. Altrimenti ce ne faremo una ragione».
Esperienza e penuria
La sensazione, poi, è che avvicinandosi alla gara contro l’avversaria più forte del girone, Conte abbia voluto privilegiare anche l’esperienza: «Balotelli ha esperienza importante avendo disputato un Mondiale e un Europeo. È importante ma non basta: dovrà riempire il mio occhio. Se si adatterà a un tipo di calcio. Altri me lo hanno già dimostrato, lui deve farlo. Per il momento Immobile, Zaza, Pellè e Giovinco partono avvantaggiati. Non ci sono gerarchie però, se in una settimana Balotelli mi dimostrerà di aver raggiunto gli altri a livello di voglia e di passione allora potrà anche superarli. Ma quella di recuperare Balotelli non è una mia sfida personale. Anche perché – sorride – se guardo i precedenti… Io cerco di migliorare la squadra aumentando la qualità e in questo senso vanno letti gli inserimenti di Soriano e di Bertolacci oltre a Cerci e a Balotelli, Vedete, l’altro giorno ho chiamato Lippi per complimentarmi del terzo scudetto che ha vinto in Cina. Il mister (lo chiama così, ndr) mi ha ricordato che quando era lui ct in A il 63 % dei calciatori era arruolabile per la Nazionale. Ora siamo scesi al 34%. Mi devo inventare qualcosa. E in fretta…».


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