Auto storiche: una moda o un patrimonio da tutelare?


In Italia quando si tocca l’argomento delle auto storiche spesso si finisce per fare polemiche, per discutere sulla necessità o meno di riservare a questi mezzi particolari agevolazioni fiscali e se rappresentano solo una moda passeggera o qualcosa di più importante da preservare nel tempo. Certo, le sfilate lungo i percorsi cittadini organizzate di sovente dalle varie associazioni di settore lasciano pensare a un modo dei proprietari di ostentare le particolarità delle loro auto storiche limitando così il discorso a vere e proprie parate, ma una riflessione più profonda porta invece a considerare questi piccoli gioielli storici un patrimonio da tutelare. Auto di grande valore collezionistico da ritenere dunque un tesoro da salvaguardare anche con specifici provvedimenti e non un mero bene strumentale.

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Auto storiche: un mercato in forte crescita

Un aspetto che comincia a farsi largo tra i proprietari, consapevoli ormai di possedere un tesoretto, e tra l’opinione pubblica. Un mercato in forte crescita che interessa auto costruite 20/30 anni fa e custodite gelosamente non solo dagli inguaribili collezionisti ma anche da semplici privati che negli anni hanno prestato attenzioni particolari alle auto ereditate dai genitori, da qualche parente o da semplici amici. Le auto storiche sono un fenomeno che si manifesta in maniera forte soprattutto durante i raduni, quando questi esemplari vengono mostrati in tutto il loro splendore: carrozzerie tirate a lucido, sedili in pelle, etc. Veri e propri capolavori trattati dai possessori con il massimo impegno, capaci di suscitare sempre maggiore interesse e di costituire una vera piccola fortuna.

Oggi ci sono investitori disposti a spendere una somma di denaro cospicua pur di entrare in possesso di vecchie auto dotate di pezzi originali e fuori produzione. Alla luce di questa considerazione e di un mercato in crescita esponenziale appare chiaro come tenere in buono stato un’auto storica sia un ottimo investimento futuro. Basti pensare, ad esempio, al valore di una Giulietta di fine anni sessanta, tenuta in ottimo stato, che oggi può raggiungere anche la ragguardevole cifra di 20/30 mila euro. Per avere un patrimonio da tutelare non occorre quindi necessariamente possedere una Porche o una Ferrari, ma un’auto di grande valenza storica come anche la vecchia 500.

Chiaramente l’auto storica necessita di attenzioni particolari, di una minuziosa manutenzione e del riconoscimento di vettura storica. Una certificazione idonea rilasciata in Italia dai molti club di settore presenti su tutto il territorio nazionale che, attraverso propri tecnici specializzati, fanno le opportune valutazioni. Un’omologazione utile per usufruire di alcune agevolazioni, tra le quali quelle previste dalle assicurazioni. Spese, invece, che restano normali per le auto prive di idonea certificazione.

 

Come tutelare il patrimonio delle auto storiche

Premesso che le auto storiche, contrariamente a quelle d’epoca, possono liberamente circolare, vediamo ora nel dettaglio alcuni vantaggi in merito all’assicurazione. Innanzitutto stipulando una polizza per assicurare un’auto storica si può ottenere una classe di merito fissa e non dipendere dal sistema Bonus /Malus. Inoltre, la guida libera è compresa nel costo del premio, diversamente da quanto previsto dalle polizze auto ordinarie che prevedono un aumento dei costi quando nel contratto viene inserito un altro conducente. E ancora, alcune compagnie assicurative prevedono per i possessori di un parco auto una formula garage. Una speciale formula pensata appositamente per chi possiede più di un’auto storica, generalmente i collezionisti, con notevoli sconti applicati sul parco macchine. Per poter valutare attentamente le agevolazioni legate all’assicurazione delle auto storiche è comunque, come in altri casi, sempre opportuno procurarsi diversi preventivi, un’operazione semplice e veloce attraverso l’uso del web. Online, infatti, si possono confrontare le offerte delle varie assicurazioni prima di fare la scelta definitiva e quella evidentemente più conveniente. Grazie ai comparatori online servono solamente un po’di tempo e un minimo di pazienza.

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