Quali sono le ultime notizie sulle pensioni ad oggi, 5 ottobre 2015? In tanti auspicano che arrivino presto novità che consentano di risolvere le principali vertenze ancora aperte: il governo Renzi ha indicato nella Legge di Stabilità 2016 il momento in cui pensare precisamente ai provvedimenti da attuare. Lavoratori precoci, esodati, donne e pensionandi di ogni “categoria” attendono che arrivino risposte dal Palazzo in tempi brevi dopo i diversi rinvii a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane.
Riepiloghiamo di seguito le principali questioni su cui sono concentrate le attenzioni.
Ultime notizie pensioni precoci ad oggi 5 ottobre 2015
I lavoratori precoci, cioè coloro i quali hanno iniziato a lavorare in giovane età, sono favorevoli alla quota 41 proposta da Cesare Damiano del PD. La proposta, però, non gode di molte simpatie perchè consentirebbe di lasciare il lavoro con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica, e penalizzazioni decrescenti: l’INPS giudica la manovra troppo costosa perchè occorrerebbero, secondo i calcoli, 8 miliardi di euro. Il governo Renzi sta pensando ad una variabile con penalizzazioni leggermente più ampie che potrebbero arrivare massimo al 12 per cento dell’assegno pensionistico.
Proroga opzione donna: che fine farà il regime sperimentale?
Ad oggi le signore possono andare in pensione a 57 anni e 3 mesi con 35 anni di versamenti e assegno calcolato interamente con il sistema contributivo, più penalizzante per i pensionati. Sulla vicenda è in corso una controversia dinanzi al Tar del Lazio iniziata dal Comitato Opzione Donna contro l’INPS per chiedere l’annullamento di due circolari che, di fatto, hanno già sbarrato le porte. Il governo Renzi ha manifestato, comunque, la volontà di prorogare il regime sperimentale che scade il 31 dicembre 2015: ciò che bisognerà capire è se la proroga salverà i requisti attuali o li inasprirà.
Ultime novità pensioni: notizie sulla settima salvaguardia degli esodati
Complessa la vicenda degli esodati. Nonostante sei salvaguardie, infatti, ancora 49.500 lavoratori attendono di essere tutelati. Sul conteggio, sostenuto dai Comitati, ci sono contrasti con alcuni politici che ritengono il numero di “veri” esodati assai più basso. Le promesse sono anche qui per la Legge di Stabilità e gli ex lavoratori auspicano in una risoluzione definitiva della vicenda, con la settima ed ultima salvaguardia che non lasci fuori più nessuno.