Ora, Reggio Calabria potrà non essere il centro dell’universo, ma di sicuro costituisce un campione più che valido per trarre delle conclusioni sullo stato di salute del Movimento cinque stelle. Il quale stato di salute è ad un passo dal coma profondo. L’apertura delle urne delle elezioni Comunali di Reggio (vinte per la cronaca dal candidato del Pd nonché figlio d’arte Giuseppe Falcomatà col 61%), infatti,ha consegnato un quadro che per i grillini va oltre il desolante. Il Movimento ha raccolto la miseria del 2,5%,non riuscendo nemmeno ad eleggere uno straccio di consigliere comunale. E 2,5 – risultato del candidato sindaco Vincenzo Giordano – è ancora il dato migliore.Se si guarda al voto di lista, il totale crolla ulteriormente a quota 1,86%. La débâcle si fa ancora più sanguinosa se si va a confrontare il dato dell’altro ieri con quelli fatti segnare dai Cinque stelle nella città dello Stretto. Parlano le cifre: alle Politiche dell’anno scorso i grillini avevano portato a casa uno sfavillante 28,5%, sette punti e spiccioli sopra il Pd, cinque sopra il Popolo della libertà e palma di primo partito cittadino saldamente in mano. Di tutto rispetto anche il risultato delle Europee dello scorso maggio, quando il Movimento cinque stelle aveva incassato un lusinghiero 21,2%, dato sopra la media nazionale che aveva classificato i grillini secondi dietro il Pd pigliatutto di Matteo Renzi a quota 34,7%. Ieri, la doccia fredda. La virgola che inopinatamente fa un passo a sinistra e consegna il desolante 2,5% di cui sopra. Tradotto in percentuali, significa che in appena cinque mesi il partito di Grillo e Casaleggio ha lasciato per strada il 90% secco del proprio consenso in riva allo Stretto. La figuraccia ha,come prevedibile, scatenato le ironie di epurati ed ex grillini di ogni ordine e grado. L’ex cittadino Lorenzo Battista si chiede se non sarebbe stato meglio «invece di chiedere la sfiducia al governatore della Sicilia, fare un po’ di campagna elettorale a Reggio Calabria». Interrogativo non dissimile da quello sollevato l’altro epurato eccellente,Luis Alberto Orellana: «Reggio Calabria M5s», scrive su Twitter, «28 mila voti nel 2013, 21 mila alle europee e oggi 2 mila voti per le comunali. Qualcuno si domanda come mai? Autocritica? ». NUOVI EQUILIBRI Il leader del M5S Beppe Grillo sta perdendo smalto. I suoi appelli al voto non fanno più presa sugli elettori.