Antonella Mosetti, Alessandro è il mio Cavallo di razza


Lei lo sa che i cavalli di razza si riconoscono al nastro di partenza? Ecco, Ale è il mio puledro. Facciamo l’amore tutti i giorni, anche dieci volte durante la settimana. Con lui ho ritrovato la mia femminilità e, per la prima volta, grazie a lui, ho dimenticato Aldo Montano. Ma guai a chiamarlo “toy boy”!». Antonella Mosetti, dunque, ha un nuovo amore. Lei dice che questa volta sarà il suo “per sempre”. Il lui in questione si chiama Alessandro Corvesi, professione calciatore (gioca nel Pavia, in Lega Pro, la vecchia serie C, ndr) ed è tredici anni più giovane della Mosetti.
Domanda. Perché le dà fastidio la parola toy boy?
Risposta. «Perché chi la usa parla di Ale senza conoscerlo. Lui è più giovane di me ana- graficamente, ma di testa è un cinquantenne galante che sa amare e rispettare. La “pischel- la” tra i due sono io. Stiamo insieme ormai da cinque mesi ma solo ora, solo nel momento in cui ho capito di essere sicura, ho deciso di rendere pubblica la nostra storia, che spero sia quella della mia vita. Anche perché grazie ad Alessandro ho dimenticato finalmente Aldo (Montano, ndr)».
D. Mosetti, scusi, ma io un anno fa l’avevo intervistata con Matteo Guazzo, altro calciatore con cui aveva una relazione.
CatturaR. «Matteo chi? Su, andiamo avanti, non contava niente per me. Sono errori che si fanno ma che non rifarei.

D. Perché Corvesi le ha restituito la sua femminilità?
R. «Ha saputo corteggiarmi. Non siamo stati a letto fin dalla prima sera, abbiamo saputo aspettare. Dormiamo avvinghiati tutte le notti, senza mai staccarci. Con lui ho ritrovato il gusto di mettermi solo una goccia di profumo, prima di andare a letto».
D. Tra voi due si nota una certa differenza di statura, o sbaglio?
R. «Diciamo che abbiamo la stessa altezza, ma che per ora ho rinunciato ai tacchi. Comunque nella botte piccola c’è sempre un ottimo vino da gustare».
D. Se Alessandro non è il suo toy boy, lei è la milf della coppia?
R. «Ma no, non sono mica una tardona, suvvia! Lei non può capire quanti siano i pretendenti, dalla serie A alla tv, sposati e no. Ma dell’uomo con i soldi non me ne frega nulla. Sono nata indipendente e anche tra mille difficoltà: seguo sempre il cuore».
D. Asia, sua figlia (18 anni, ndr), ha conosciuto Corvesi?
R. «Certo, è stata lei a spingermi. Mi ha detto: “Mamma, lui è quello giusto”. Viviamo tra Roma e Pavia, dove Ale gioca, e tutte le sere cucino per lui. Ha presente la normalità di coppia? Ecco, questa è la vera trasgressione».
D. Ma lei davvero era ancora innamorata di Aldo Montano?
R. «Aldo, rappresentava l’uomo più importante della mia vita. Anche se l’amore non c’era più, ogni volta scattava il paragone con lui. Con Aldo abbiamo convissuto, condiviso momenti importanti. Oggi, con Alessandro accanto, non mi viene più in mente “Però con Aldo sarei stata meglio”, paroline che, quasi ogni volta che iniziavo una nuova relazione, apparivano come per magia».
D. La Mosetti dunque si sposa?
R. «E chi lo sa. Se Alessandro sarà bravo a portarmi sulla strada del matrimonio, io ci sono e ci sarò. Vedremo».
D. Lei è felice, oggi, o le manca qualcosa?
R. «Mi piacerebbe lavorare di più. Vedo tanta gente in tv che occupa posti che non meriterebbe. Non mi faccia dire altro. Io non sono Michelle Hunziker o Belen Rodriguez, lo so. Ma ho le mie qualità. Per ora sto ferma e aspetto: perché, come le ho detto all’inizio, i cavalli di razza hanno sempre una marcia in più». peterò mai più»

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