Il 1 maggio di protesta
Nonostante fosse presente un cielo davvero minaccioso, la pioggia è in grado di risparmiare la manifestazione del Primo Maggio che è stata organizzata in città da Cgil, Cisl e Uil.
Guido Mora scende in piazza
Ma le nubi che stanno pesano su coloro che sfilano sono altre: quelle su coloro che un lavoro lo hanno perso o non lo ha ancora trovato, quelle di una possibile riforma e di nuove norme che durante il corteo e anche negli interventi dal palco possono subire le bordate dei rappresentanti sindacali. “Un Primo Maggio con l’amaro in bocca, per la prima volta senza l’articolo 18 e a Statuto dei lavoratori fortemente manomesso”, dice il segretario della Cgil Guido Mora, che parla di necessità di una “nuova Resistenza in difesa del lavoro e della democrazia sostanziale di questo paese”.
Margherita Salvioli fa la voce grossa
“Nel nostro territorio, ricorda la segretaria dell Cisl Margherita Salvioli, più di 31mila persone sono iscritte alle liste di disoccupazione e anche qui, come nel resto d’Italia, valori e diritti vengono messi in discussione da una cultura liberista che trasforma l’uomo in merce e che definisce il primato del profitto sull’uomo. E per poter cambiare la situazione, aggiungono i segretari, non serve la propaganda del governo Renzi.”