Yara Gambirasio: L’ultimo sospetto sul corpo della piccola Yara


Chi ha ferito Yara con quel taglio che corre dalla zona lombare al gluteo è un mancino. Impugnava il coltello con la mano sinistra. Ma Bossetti è destrorso. Gli altri tagli invece sembrano provocati da un’arma impugnata con la mano destra. Anche se la relazione medico-legale non lo specifica. Si limita a sottolineare che un colpo è stato inferto dal basso verso l’alto. E anche questa è una conferma che gli assassini siano stati almeno due». Dopo le anticipazioni pubblicate da Oggi nel numero della settimana scorsa sulle ferite di Yara provocate da tre lame diverse, Claudio Salvagni, uno dei difensori del muratore di Mapello accusato di aver ucciso la ragazza, ha accettato per la prima volta di analizzare la perizia medico-legale di Cristina Cattaneo, il medico che ha fatto l’autopsia. Il penalista, con la collega Silvia Gazzetti e il criminologo Ezio Denti, sono fra i pochissimi ad aver letto le 400 pagine della perizia rigorosamente secretata. «Non entro nei dettagli e non critico l’ottimo lavoro fatto dalla Cattaneo», ci dice Salvagni, «ma questa perizia non fornisce risposte a domande molto importanti, pur tenendo presente lo stato in cui è stato trovato il corpo. Il primo dubbio riguarda le cause del decesso.YaraGambirasio

È troppo vago sostenere che è morta di ipotermia e stenti a causa delle ferite riportate. Non c’è infatti alcuna certezza che Yara sia morta nel campo di Chignolo». «Anche perché», interviene Ezio Denti, «quel campo è stato sorvolato a lungo da Protezione civile, Carabinieri e Polizia. È impossibile che nessuno abbia visto il corpo di Yara». «E allora dobbiamo chiederci dove il corpo della ragazza è stato tenuto e chi lo ha custodito», aggiunge Salvagni. «Ma dalla perizia medico-legale vogliamo sapere soprattutto come e dove è stata uccisa. In che posizione era quando è stata colpita con un’arma da taglio. In piedi? In ginocchio? Stesa? L’accusa sostiene che l’assassino l’ha ferita mentre la inseguiva. In questo caso avrebbe dovuto provocare tagli anche sul giubbino e sulla felpa, avrebbero dovuto esserci abbondanti tracce di sangue sui vestiti e le ferite dovevano essere tutte sulla parte posteriore. Invece Yara è stata colpita anche al petto e alla gola».

SI AFFONDAVA NEL FANGO «Il medico legale dovrebbe spiegare l’estrema precisione dei tagli ai polsi», aggiunge Denti. «Nel campo di Chignolo quella sera si affondava nel fango, c’era il buio assoluto. Dobbiamo credere che un assassino abbia avuto la freddezza di incidere con tanta precisione i polsi della ragazza? Anche sul taglio alla gola mancano spiegazioni», dice ancora Denti. «Se Yara è stata afferrata alle spalle a provocare quella ferita è stata la mano destra dell’assassino. Ma se è stata colpita standole di fronte il feritore doveva essere mancino». Infine, dice Denti, «le telecamere non hanno dato alcuna certezza sul camioncino di Bossetti. E noi sappiamo che quello ripreso non è il suo. Mostreremo tutte le differenze. E chiederemo conto di decine di casi di molestie nei quali compariva sempre un furgone bianco».

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