Marco Baldini: “Si cerco aiuto , la mia vita è un inferno”


Sono le 11 di sera. Marco Baldini è lucido e non si assolve, ma non ce la fa più. Il suo divorzio da Fiorello a Fuori programma, su Rai Radio 1, l’ha giustificato con «problemi personali che non mi consentono più di essere affidabile». Il socio di tante avventure ha preso dolorosamente atto: «Per me è importante che lui stia bene e non si cacci nei guai». Ecco la verità di un uomo alle corde, la sua verità. Baldini, come stanno le cose? «M’infurio quando leggo che sarei di nuovo vittima dell’azzardo e per questo avrei lasciato Fiorello. Ma io il vizio non ce l’ho più, ho smesso tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009. Oggi, solo Lotto e Superenalotto.

La verità è che vivo in ostaggio di una situazione finanziaria nata a monte del gioco e mai sanata del tutto. Nessuno strozzino né bandito mi perseguita. Solo gente avvilita, esasperata dalla crisi, che giustamente rivuole indietro i soldi prestati. Sono amici, ormai ex amici, che mi hanno aiutato senza chiedere interessi e adesso non riescono a pagare il mutuo. Ma tre anni fa ho perso il lavoro. Fiorello si dedicava ad altro e s’era interrotta la mia collaborazione con Radio Kiss Kiss, un bell’introito. Stavo uscendo da un periodo in cui avevo pagato oltre quattro milioni di euro di debiti. Poi, però, ho dovuto far fronte senza più entrate, con lavoretti saltuari. E di nuovo mi sono trovato nel baratro». Lei lavora tutti i giorni a Radio Radio. Perché ha lasciato proprio Fiorello? «La mia vita è diventata un incubo, mi stanno addosso. Ricevo 150 telefonate al giorno, fumo 50 sigarette, dormo 2-3 ore a notte.Marco Baldini

Ho adottato uno stratagemma: punto la sveglia con un anticipo di due ore, alle 5 del mattino, per godermi un po’ di tranquillità. Poi inizia l’inferno, urla impazzite. Sedici ore della giornata sono dedicate a risolvere problemi. Non ho paura, sono sfinito. Vivo da un amico perché non posso pe rmettermi una casa. A 55 anni è impossibile reggere, rischio la salute». Dica di Fiorello… «Sono andato via per due motivi. Il primo: non potevo garantirgli la mia professionalità e quindi non volevo danneggiarlo. Ero arrivato al punto che andavo lì giusto per la trasmissione, ma non partecipavo più alle riunioni né alla stesura testi. Il secondo: ho alle spalle gente disperata che ha minacciato di venire a farmi una piazzata. E l’Edicola non si registra in uno studio, ma in un bar in mezzo alla strada. Invece a Radio Radio è come stare in un bunker, ci sono le telecamere, servono i badge. Non guadagno molto, ma mi hanno dato fiducia. Verranno a cercarmi anche lì; però, almeno lì, sto da solo».

Cosa le ha detto Fiorello? «Che gli dispiace, che devo resistere. Dovrei lavorare tantissimo per poter ripianare i debiti, ma non sono in condizioni di farlo. E un giro vizioso. Lo capisco. Nel nostro ambiente i perdenti non piacciono. Quando ero in auge, stavano tutti lì a mangiare e bere con me. Qualcuno l’ho pure mantenuto, poi si sono eclissati». Gira voce che lei abbia lasciato per litigi con Fiorello. «Mai avuto scontri con Rosario, che conosco da più di vent’anni. Gli ho detto che non ce la facevo più e lui ha rispettato la mia decisione». L’ha sempre aiutata. «Ferma: con i soldi mai. Mettiamo le cose in chiaro, sennò poi sembra che ho un altro creditore! Diciamo che ci siamo aiutati a vicenda. Lui mi ha sempre offerto opportunità di lavoro e di questo lo ringrazio.

Ma io ci ho sempre messo del mio, non è stata elemosina». Su Facebook lei ringrazia sua moglie Stefania Lillo che l’ha difesa. «Ci siamo separati perché non volevo rovinarle l’esistenza. Ma lei rimarrà sempre mia moglie, la donna della vita che risposerei domani. Mi addolora averla trascinata in questa situazione». Baldini, a quanto ammontano i suoi debiti? «Non lo dico per rispetto a chi guadagna mille euro al mese. Io non voglio elemosina né comprensione. E non posso accettare l’idea della colletta: chi crede, sostenga gli esodati o quanti hanno più bisogno di me». Fa progetti? «Artisticamente ne ho tanti. Per il resto, non vado al di là della mezza giornata. C’è di buono che questa cosa è ora diventata pubblica e non mi devo più nascondere. Guardi, in vita mia ho fatto un milione di mestieri. Perciò se qualcuno pensa che possa essergli utile, io ci sono».

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