Roberta Ragusa: Antonio Logli è un gran bugiardo


1103433-roberta2

Tu hai questo difetto grosso: dici sempre la verità. E invece la verità non va detta”. Fa una certa impressione leggere una frase del genere. A sentirla così, sembrerebbe il consiglio di un cattivo maestro che indottrina l’allievo su come ingannare la propria vittima. Ma fa ancora più impressione pensare che questa frase è stata pronunciata da Antonio Logli, 51 anni, luomo accusato di aver ucciso e distrutto il cadavere di sua moglie, Roberta Ragusa. Più precisamente, la frase è stata intercettata dagli investigatori poche settimane dopo la scomparsa di Roberta, avvenuta nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, mentre Antonio Logli parla con la sua giovane amante, Sara Calzolaio.

UN UOMO FREDDO, AMA IMBROGLIARE Ma perché Antonio si rivolge in questo modo a Sara? I due amanti, ignari di essere ascoltati dagli inquirenti, si stanno confrontando su un fatto appena accaduto a Sara. Un fatto spiacevole, che la angoscia molto e che la rende ancora più odiata agli occhi di tutti gli abitanti di San Giuliano Terme. Lei, da anni appartenente alla congregazione dei Testimoni di Geova, è stata espulsa per avere infranto le regole. Inutile sottolineare che il provvedimento della congregazione è legato alle continue chiacchiere che circolano su di lei in tutta la provincia di Pisa. Dal giorno della scomparsa di Roberta, infatti, e in seguito alle prime deposizioni di tutte le persone coinvolte, la notizia della sua duratura relazione segreta con Antonio è ormai sulla bocca di tutti. La congregazione le chiede di rendere conto di queste voci e lei, in tutta risposta, non si dimostra pentita come invece vorrebbero le regole. A Sara, a questo punto, rimane solo una persona alla quale confidare i suoi turbamenti: Antonio Logli. L’uomo, però, si dimostra ancora una volta sbrigativo, freddo e incline alla bugia. O meglio: si arrabbia con Sara perché la donna, messa di fronte ai propri errori, ha preferito dire la verità piuttosto che mentire spudoratamente. Ecco perché gli inquirenti hanno inserito questa conversazione tra i due amanti negli atti delle indagini chiuse poche settimane fa dalla Procura di Pisa. Nell’intercettazione, che pubblichiamo per intero qui a fianco, Antonio Logli prova a mettersi nei panni della ragazza e le dice cosa avrebbe fatto lui in quella situazione: «Io avrei detto così: guardate, voglio annullare quello che ho fatto perché ho cambiato idea». Allora Sara gli risponde: «Dicono che il mio pentimento doveva essere molto più duraturo, molto più lungo». Ed è qui che Logli sembra spazientirsi, dimostrandosi un “bugiardo” almeno secondo gli investigatori. Dice infatti, l’uomo: «Tu… Tu non hai raccontato le bugie giuste. Dici la verità, ma la verità non va detta».

DICEVA: «BISOGNA NEGARE SEMPRE» Non è la prima volta che Antonio mostra questa sua continua tendenza a mentire, a risolvere qualsiasi problema negando l’evidenza. Era stata la sua ex fidanzata, come avevamo già documentato su Giallo, a dichiarare di fronte ai carabinieri che Logli, anche da giovane, ripeteva a tutti il suo grande motto: «Bisogna negare, negare sempre». Ed è indubbio che Antonio, nel corso delle indagini sulla scomparsa della moglie, abbia già mentito più volte. Dapprima, infatti, disse agli inquirenti di non avere altre donne. E ancora oggi, tanto per fare un altro esempio, continua a negare di essere uscito di casa in macchina la notte della scomparsa. Soltanto una volta ha ammesso di aver detto una bugia: quando i carabinieri, il 16 gennaio 2012, lo hanno messo di fronte al fatto compiuto chiedendogli: «Sua moglie sapeva che Sara era la sua amante?». E lui, con il solito distacco, aveva risposto: «Sicuramente non sapeva che era Sara, ma ho paura che avesse dei sospetti in quanto mi aveva sentito una volta mentre parlavo al telefono, ma io ho sempre negato. Ricordo che molto tempo fa, una sera mentre mi trovavo in soffitta ed ero al telefono con Sara, mi chiese con chi parlassi la telefono, ma io ho dato una scusa banale dicendole che si sbagliava. Ma le era rimasto il dubbio ».

Condividi