Le piante grasse non si prestano solo all’utilizzo in appartamento, ma anche in un vaso posto giardino o del tutto all’esterno, coltivate quindi direttamente nel terreno. Oggi parliamo, dunque, delle piante grasse da esterno. Numerose sono le varianti che possono essere utilizzare all’aperto e che sopportano anche temperature invernali anche se è bene evidenziare che nella maggior parte dei paesi di provenienza (Sud America, tropicali) l’inverno non tocca temperature particolarmente rigide, proprio per tale ragione potrebbe essere utile tenere a mente che in determinate condizioni è preferibile “proteggere” le piante mettendole al riparo sotto delle tettoie dedicate per evitare il rischio di danni permanenti. In caso contrario, è opportuno valutare con cura le piante da utilizzare per il proprio guardino e quindi selezionare quelle che, oltre al vostro gusto, meglio reggono al gelo e all’acqua.
Piante grasse da esterno
La prima cosa da tenere in considerazione, quindi, è il luogo in cui si vive e il posto in cui la pianta dovrà essere collocata. Giusto per fare un semplice esempio, possiamo evidenziare che se tipicamente ci si trova al sud si potrà scegliere tranquillamente qualsiasi tipo di pianta grassa in situazioni normali, mentre un terreno roccioso al nord e quindi esposto in inverno a temperature più rigide potrà ospitare solo ed esclusivamente delle piante che meglio reggono il freddo e la luce del sole limitata soprattutto nei periodi invernali.
In generale in un giardino roccioso si può pensare di piantare un’agave (che riesce a sopportare per periodi limitati anche il gelo) o l’aloe (che al contrario potrebbe soffrire a causa di gelate troppo intense). Particolare è invece la reazione al freddo delle crassulacee (come ad esempio i sedum): esse vengono danneggiate dalle temperature rigide, ma riescono poi a germogliare di nuovo con l’arrivo della bella stagione.
Se quelle appena citate sono le varianti più frequenti, per dovere di completezza chiariamo che tra le pianta grasse che possono reggere gli inverni più rigidi italiani da sotto una tettoia possiamo citare Echinocereus, Mammillaria, Gymnocactus, Lobivia, Notocactus, Rebutia e Trichocereus, mentre Euphorbia, discocactus, Melocactus, Monadenium e Uebelmannia non sopportano il freddo e per tale ragione non dovranno essere lasciate all’esterno se la temperatura si abbassa sotto i 5 gradi centigradi.
Al momento dell’acquisto, inoltre, controllate che la pianta non presenti delle macchie scure, che potrebbero indicare delle infezioni già in corso o dei marciumi; attenzione anche alle spine che non devono essere troppo “molli” e deboli. Spine deboli infatti indicano che la pianta è cresciuta in condizioni di scarsa presenza di luce e questo potrebbe provocare una sorta di debolezze della pianta che per tale ragione potrebbe incappare più facilmente in infezioni o malattie di vario tipo. Se l’apice è più piccolo del fusto inoltre potremmo trovarci nella medesima situazione che abbiamo poc’anzi delineato.
Tra le varie patologie possiamo citare l’eziolamento, che si verifica quando la pianta non viene esposta ad una quantità corretta di luce o quando le vengono somministrati dei concimi non corretti; frequente è anche il problema del marciume alla base, tipico di situazioni in cui la pianta viene coltivata in ambienti troppo freddi e umidi, o viene sottoposta ad innaffiature troppo frequenti, tali da non lasciare al terreno il tempo di asciugare. Se invece la pianta viene posta ai raggi diretti della luce del sole, potrebbero verificarsi delle bruciature, per tale motivo è fondamentale mettere al sole una pianta solo se la stessa è stata precedentemente fatta crescere un pò in un contesto “sano”.
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