Le piante acidofile, a differenza di molte piante delle quali abbiamo già discusso nella nostra sezione di giardinaggio, sono piante perenni che necessitano di un terriccio acido che non deve superare il 6.5 ph, hanno bisogno di zone d’ombra e di frequenti annaffiature. Sono chiamate cosi proprio perché per vivere e vegetare correttamente necessitano di una acidità del terreno: in un terreno con la giusta acidità le piante acidofile riescono ad effettuare scambi cationici col terreno e ottenere dal substrato le sostanze organiche di cui hanno bisogno. I terricci acidi necessari sono facilmente reperibili in commercio nei diversi vivai.
Piante acidofile: quali sono?
Le piante acidofile spesso colorano i nostri giardini, o balconi, anche se spesso non sappiamo di averle. Le più famose piante acidofile sono le camelie, le azalee, le ortensie, le magnolie, le gardenie, eriche, kalmie, Leucothoe, Pieris.
Tra le camelie ricordiamo quella japonica che è caratterizzata da fiori molto più piccoli rispetto alla camelia generica. Un arbusto resistente al freddo con foglie verdi e fiori anche in autunno è la Skimmia Japonica Rubella, che da vita a piccole pannocchie rosse che poi in primavera si schiudono dando vita a meravigliosi fiori bianchi.
La camellia sasanqua è l’arbusto che fiorisce prima rispetto a tutte le altre camelie, anche in autunno e inverno. Spesso già a natale ci regala fiori bianchi, rosa rossi o screziati molto suggestivi e unici per la loro bellezza. Acidofila è anche la Pieris Japonica, che probabilmente conoscerete per le sue foglie che hanno un caldo dolore tra il rosso, l’arancio e il giallo. Ravviva i nostri giardini e balconi in maniera costante, in quanto dopo la fioritura primaverile ci regala diversi stadi vegetativi in cui le folgie assumono colori tra il rosso, l’arancio e il giallo.
Altro arbusto molto particolare da avere nei nostri giardini sono le leuoce, caratterizzati da foglie colorate con nuance intense soprattutto in autunno. Le leuoce sono piante arbustive molto adatte per creare i bordi o delle macchie di colore nel giardino uniforme. Le foglie sono verdi o verde e giallo, diventano rosse durante l’autunno.
La gardenia, una pianta semp21reverde con foglie di un verde intenso, lucide e opposte. Ama molto l’aria aperta, dove può crescere fino ad altezze di 2 metri. In casa, invece, ha uno sviluppo più contenuto e difficilmente supera il metro. E’ molto apprezzata proprio per il verde intenso delle sue foglie; i suoi fiori bianche sono estremamente profumati.
Molto delicato, al contrario, l’acero. Acero giapponese, o nano, acer palamtum, acero capestre, acer dissectum garnet. L’acero in genere è un albero di media grandezza ma si suddivide in più di cento specie, oltre a quelle elencate qui sopra. Tutte le specie di acero, a parte una originaria dell’emisfero australe, hanno origini asiatiche o dell’Europa o dell’America settentrionale. Le specie di aceri con foglie caduche sono parecchi. La maggior parte hanno fogliame palmato e lobato con venature dal colore più scuro. Possiamo trovare l’acero giapponese, molto diffuso a scopo estetico e decorativo: ha una chioma ad ombrello con ramificazioni quasi orizzontali con foglie verdi che diventano di un bel rosso intenso durante l’autunno. Sia l’acero nano giapponese che l’acer palmatum sono arbusti di piccoli dimensioni a crescita lenta. L’acero palmato, sempre di origini asiatiche, è una pianta spogliante, coltivata in zone climatiche miti. L’acero capestre è anch’esso un arbusto perenne, proveniente dall’Europa e Asia occidentale, è una pianta di medie dimensioni coltivata con esposizione al sole ma con presenza di ombra. Oltre agli arbusti le piante acidofile danno vita anche a bellissimi fiori. Così ad esempio le azalee, se amate i fiori dai colori tenui tra il bianco e il rosa e lo screziato; i rododendri; o ancora, le più appariscenti, le ortensie.
L’azalea rustica è molto apprezzata su terrazzi e in giardini, ma è ottima anche come pianta da interno per dare un tocco di colore ai nostri appartamenti. I colori dei fiori sono diversi e vanno dal bianco al rosa, dal rosso al viola, dal ciclamino all’arancione; fioriscono da fine inverno a primavera inoltrata. Alcune varietà sono particolarmente indicate per giardini in zone climatiche rigide. L’agrifoglio, invece, è una specie molto presente in Europa, Africa settentrionale e Asia. Si caratterizza per la presenza di arbusti o piccoli alberelli tra i 4 e gli 8 metri con una chioma il cui diametro può variare tra i 2,5 e i 4 metri. Cresce spontaneo tra le siepi e nei boschi, con foglie dal colore verde scuro, lucide, ondulate. In autunno danno origine alle famose bacche rosse, utilizzate per le decorazioni natalizie come centrotavola ad esempio.
L’ortensia comprende, infine, tutte quelle piante appartenenti al genere Hydrangea comprensiva di specie arbustive che legnose. Hanno fusti robusti, con foglie dentate o lobate. I fiori in infiorescenza hanno una forma sferica e possono avere colori diversi dal bianco al rosso in diverse sfumature, dal rosa al color malva, dall’azzurro al violetto. Spesso il colore dei fiori dipende dal patrimonio genetico della pianta e dal tipo di terreno in cui crescono: così in un terreno acido saranno azzurri o violetti; in un terreno alcalino prenderanno il colore rosa.
Piante acidofile: come curarle
Le piante acidofile, come già detto e ribadito, devono avere un terreno acido per crescere. Per conoscere l’acidità del terreno è possibile farlo, ad esempio, con la cartina al tornasole: mettete del terriccio in poca acqua distillata e immergendovi la cartina scoprirete l’acidità. Altrimenti se si desidera fare un vaso con piante acidofile, basta comprare del terriccio acido, leggendo l’etichetta.
L’annaffiatura delle piante è importante e bisogna utilizzare acqua non dura quindi con un basso contenuto di calcare. SI potrebbe usare acqua distillata, acqua piovana, se si riesce a reperire, oppure ancora acqua classica del rubinetto facendola magari bollire e riposare prima di utilizzarla. Altro rimedio casalingo per ottenere un’acqua acidulata ad esempio può essere aggiungere un cucchiaino di aceto in un litro di acqua, oppure il succo di mezzo limone. Un problema delle piante acidofile è il fatto che non hanno un adeguato assorbimento di ferro, di conseguenza è utile somministrare periodicamente solfato di ferro o chelato di ferro che rendono le foglie più verdi e danno il giusto nutrimento alle nostre piante acidofile, perché possano adornare al meglio i nostri giardini e i nostri vasi.