La pianta del kiwi, della famiglia degli Actinidia, è una pianta di origine medio-orientale ma che si trova oggi facilmente anche in tutte le zone con clima temperato del mar Mediterraneo. Queste piante richiedono una attenzione costante e una oculata potatura, operazione che permette non solo di garantire la salute della pianta, ma anche di ottimizzarne la produzione dei frutti. Come siamo soliti fare nella nostra rubrica e nei diversi articoli sul tema, prima di analizzare le possibili operazioni di potatura del kiwi parleremo un poco della pianta in generale, così da comprenderne alcune caratteristiche basilari
Pianta del kiwi: informazioni
L’albero di kiwi si presenta come una pianta molto vigorosa, caratterizzata dalla presenza di foglie molto ampie e capaci di eseguire una corretta fotosintesi. La pianta resta fiorita nel periodo di giugno, per un periodo compreso tra le due e le quattro settimane. Durante in questa fase saranno visibili grossi fiori e la pianta attirerà numerose api. All’interno della categoria delle piante da kiwi è possibile riconoscere quelle maschili (definite anche staminifere) e quelle femminili (note con il nome di pistillifere), solo la presenza di entrambe renderà possibile la produzione di frutti. Prima di pensare a possibili tecniche di potatura è necessario avere chiara la forma generale della pianta, che rientra nella categoria delle rampicanti, con rami molto ampi e laboriosi, che si intrecciano e raggiungono anche i 9 metri di altezza. La coltivazione intensiva della pianta, viene utilizzata gestendo la coltura a spalliera o a pergola; mentre la coltivazione a cordone è adatta in caso di presenza i pochi esemplari e prevede la realizzazione di un tronco principale e di due branche laterali dal lato opposto.
Potatura del Kiwi, come farla? Di formazione e produzione
Diversi sono i tipi di potatura del kiwi, e differenti gli scopi per cui la pianta viene tagliata. La prima potatura viene detta di formazione e viene eseguita prima del terzo anno di vita della pianta con lo scopo di rendere dritto il tronco, utilizzando anche se necessario degli spaghi. Attraverso la potatura si mira a ricreare la biforcazione della pianta a 2 o a 4 eliminando eventuali rametti in più che oltre a danneggiare l’equilibrio della pianta sono spesso sterili. Per quanto riguarda le tempistiche, in caso di esemplare maschile il taglio dovrà essere eseguito sopo la fioritura, prestando attenzione a mantenere intatti i germogli che si svilupperanno nella parte bassa dei tralicci. Gli altri germogli dovranno invece essere solo accorciati, fino a lasciare su di essi un massimo di 4 gemme.
Un secondo tipo di potatura prende il nome di potatura di produzione. Essa ha come finalità la stimolazione della produzione dei kiwi e deve essere eseguita in inverno, qualora sia necessario di potrà duplicare l’intervento anche in primavera. A livello pratico bisognerà intervenire sulle gemme che spuntano sui primi nodi dei rami, che non producono frutti di solito. Quando l’intervento viene eseguito nel periodo invernale, bisognerà intervenire sulle gemme che durante la stagione precedente hanno prodotto dei frutti. Passiamo a questo punto alla potatura di rinnovo, che deve essere effettuata ogni due anni eliminando i rami produttivi. Dopo un paio di anni, infatti, anche questi rami non risultano essere più produttivi (o lo sono molto bene) per tale ragione si può intervenire eliminandoli. L’intervento può essere eseguito sia sulle pianta maschili che su quelle femminili, intervenendo soprattutto sui rami sofferenti e danneggiati.
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Proseguiamo parlando della potatura verde. Lo scopo di questo tipo di intervento è quello di stimolare e rendere più semplice l’infiltrarsi della luce tra le frasche. Una seconda finalità è quella di alleggerire del tutto il fogliame evitando anche che lo stesso diventi più pesante e vada a gravare oltremisura sui rami. A livello pratico, si dovrà per prima cosa tagliare le ramificazioni nel punto in cui dal tronco si sviluppano; in secondo luogo è necessario intervenire sui polloni che si sviluppano alla base della pianta; in terzo luogo intervenire sui succhioni e in particolare su quelli che nascono sulle branche principali. Un intervento di questo tipo rende anche la pianta più resistente qualora entri in contatto con funghi che potrebbero facilmente propagarsi.
Periodo e quando Potare il Kiwi: gli attrezzi necessari
Indipendentemente dal tipo di potatura su cui si virerà, sarà necessario munirsi di alcuni strumenti specifici. Per prima cosa è bene munirsi di forbici o cesoie (qui ne troverete molte). Come sempre, lo strumento dovrà essere lavato sia prima che dopo l’uso, aiutandosi con alcol o con prodotti specifici. Sono grazie ad una corretta pulizia infatti si eviterà che eventuali funghi o batteri possano colpire la pianta. E’ necessario anche munirsi di guanti sterili e ben puliti. I guanti da giardinaggio sono disponibili presso vivai, superfici specializzate, negozi di settore e siti internet di varia natura. Sebbene i siti online permettano di risparmiare, in questo caso vi consigliamo di rivolgervi ad un negozio specifico per una motivazione molto chiara e legata alla necessità di toccare con mano e di provare il prodotto. Leggi anche:
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Il guanto è da intendersi come una vera e propria parte del corpo, è quindi fondamentale che il prodotto sia della misura giusta, tale da non ostacolare i normali movimenti delle dita e da non rendere complessa l’impugnatura. Anche il materiale deve essere gradevole al tatto oltre che funzionale, per questo motivo rinnovo il consigli a toccare con mano il prodotto provandolo e testando se possibile i movimenti da compiere. Una consulenza da parte di un esperto di settore potrà senza dubbio aiutarvi facendovi valutare ogni singolo aspetto in maniera approfondita ed oculata.