Fragole rampicanti: come coltivarle e farle crescere


Nella nostra sezione dedicata alla natura vi abbiamo parlato più volte di fiori bellissimi, adatti a colorare i nostri ambienti rendendoli più colorati e vivaci; di altri che con il loro profumo trasformano in magici i nostri ambienti e di piante capaci di darci frutti piacevoli al palato. Oggi proseguiamo con quest’ultima scia e parliamo delle fragole rampicanti. Andiamo quindi ad analizzare cosa sono le fragole rampicanti, quali sono le loro caratteristiche e come fare per farle crescere nel migliore dei modi e nella maniera più produttiva possibile.

Fragole rampicanti: come coltivarle e farle crescere

Fragole-rampicantiLa parola “fragola” trae origini dal termine latino “fragrans“, che rimanda al sapore fragrante e caratteristico di questo tipo di frutto rosso. Sebbene solitamente le origini della fragola vengano collocate nel Nord America, oggi non è difficile trovare anche nella nostra nazione sia in montagna che in riva al mare le fragole.

Solitamente le fragole vengono definite come una pianta rampicante ma questa affermazione è vera solo in parte. Spontaneamente infatti la fragola non ha nessuna tendenza ad arrampicarsi, lo fa solo se “aiutata” dall’intervento dell’uomo che in qualche modo la indirizza nella maniera corretta. Una volta indirizzata nella maniera corretta, la pianta riesce a crescere facilmente riuscendo a raggiungere anche il mezzo metro di altezza. Una delle caratteristiche principali delle fragole è senza dubbio la versatilità! Esse infatti possono essere facilmente coltivate sia in giardino che in vaso, e sia con finalità ornamentali che per ottenerne gustore piantine. La scelta delle fragola rampicanti è senza dubbio utile dal momento che permette di gestire nel migliore dei modi lo spazio. Preso atto di questo è bene accertarsi di disporre di una zona con clima temperato ed una buona esposizione ai raggi del sole; il terreno scelto dovrà essere torboso e ben fertilizzato.

Il momento migliore per iniziare ad occuparsi della propria piantina è sicuramente la primavera. Proprio in questo periodo infatti si dovranno prendere i semi, distanziarli un paio di centimetri tra loro e coprirli con un leggero strato di terriccio ben ingrassato eventualmente mescolato con un pochino di sabbia. Dopo tre mesi circa noterete che le piante saranno cresciute e potrete “trasferirle” in giardino o in un vaso più grande, comunque nella loro dimora definitiva, sia essa un vaso o un giardino. In ogni caso ricordate di non avvicinare troppo tra loro le piantine (30-40 centimetri di distanza sono fondamentali) e di utilizzare i corretti sostegni (spalliera, canna bambù,…). In generale ricordate che la pianta soffre la sete, ma anche l’effetto stagnoso. Attenzione quindi a mantenere sempre il terreno bagnato ma non inzuppato. Leggermente differente è invece il discorso per il periodo estivo: in questa stagione infatti l’irrigazione dovrà essere quasi quotidiana, badando bene a bagnare solo il terreno e non foglie e frutti, preferibilmente di mattina presto o di sera tardi, quando la pianta non è esposta ai raggi del sole.

Fragole rampicanti: perchè fanno bene?

fragole-rampicantiMa quali sono le motivazioni che portano così tante persone ad accostarsi alle fragola? In primis troviamo motivazioni legate al gusto della fragola, senza dubbio piacevole e al loro aspetto simpatico, ma c’è di più. Le fragola infatti vantano una buona presenza di folati, fibre, potassio, vitamina C, flavonodi e antocianine. Queste sostanze insieme oltre a proteggere dai raggi UV permettono di ridurre le ulcere gastriche e di diminuire di fatto la proliferazione di alcune cellule tumorali. E’ al momento oggetto di studio il ruolo attivo che queste sostanze potrebbero avere sui valori di colesterolo e trigliceridi. Il mondo delle fragole però non è di certo fatto solo di vantaggi. Non di rado infatti le fragole possono provocare intolleranze ed allergie. Attenzione in particolare ai bambini: è bene evitare di proporre ai bambini che hanno meno di 12 mesi di vita le fragole. L’intolleranza alle fragole infatti rientra tra le reazioni pseudoallergiche legate al rilascio di istamina. Le manifestazioni di allergia possono essere controllate attravero una terapia antistaminica e non creano nella maggiorparte dei casi pericoli seri per la vita del soggetto (eventualità che si verifica invece nel caso di allergie vere e proprie). Ma come si manifestano le allergie e le intolleranze? Nella maggiorparte dei casi esse si presentano sotto forma di puntini rossi sulla pelle, prurito, chiazze rossastre che tendono a scomparire da sole. La comparsa di questi sintomi è legata a quantità ingerite che variano da soggetto a soggetto.

Se non siete limitati da intolleranze ed allergie, le fragole vi offrono senza dubbio una grande varietà di combinazioni su cui puntare. Se volete gustare pienamente il loro sapore potete lavarle con cura, tagliarle a pezzettini dopo averle pulite e innaffiarle con del succo di limone; se il loro gusto aspro non è di vostro gradimento, potete aggiungere anche dello zucchero. Molti le apprezzano in macedonia con le banane e innaffiate con del succo di arancia. Le combinazioni insomma sono tante e tutto gustose. Volete osare un pò di più? Il mio consiglio è quello di optare per una gustosa mousse di fragola. Munitevi di 400 grammi di fragole, 2 fogli di gelatina, 250 ml di panna, il succo di mezzo limone, 100 grammi di zucchero a velo.

La prima cosa da fare è fare ammorbidire i fogli di gelatina lasciandoli per 10 minuti in acqua fredda, frullando le fragole precedentemente pulite nel frattempo ed aggiungendo il succo di limone zuccherato. A questo punto sarà necessario strizzare i fogli di gelatina e lasciare che si sciolgano in un pentolino a bagno maria. La panna dovrà a questo punto essere montata ed aggiunta al composto di gelatina e fragole lavorate. Riempite 4/5 ciotoline con questo composto e lasciate riposare il tutto per 4 ore circa. Se volete rendere la vostra mousse più invitante, potete decorare lo strato superiore della stessa con della panna spray o con delle decorazioni colorate a vostra scelta.

A questo punto avete davvero tutte le informazioni che vi servono per produrre, sfruttare, consumare le vostre fragole. Non mi resta che augurarvi buona coltivazione, buona preparazione e buon appetito. Appuntamento alla prossima pianta e, perchè no, alla prossima ricetta e…viva le fragole!

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