Coltivazione kiwi: come e quando coltivarlo


L’Actinidia chinensis, nota ai più con il nome di kiwi, è una pianta che si sta diffondendo negli ultimi anni anche nella nostra nazione. Sebbene infatti la pianta sia di origine cinese, questa pianta rampicante cresce bene anche nella nostra nazione, soprattutto al centro e al nord, a patto naturalmente che vengano seguiti alcuni accorgimenti fondamentali per salvaguardare la salute della pianta. Dopo un veloce excursus storico, quindi, entreremo nel vivo dell’articolo e vi forniremo qualche informazione pratica.

Coltivazione kiwi: diffusione e curiosità

kiwiCome poc’anzi accennato, la patria dei kiwi è la Cina e in particolare gli altipiani di quella regione. Bisognerà aspettare il 1970 per vedere la pianta diffondersi anche in altre nazioni. Il primo territorio ad importare i kiwi fu probabilmente la Nuova Zelanda, mentre bisognerà attendere il decennio successivo per vedere questa coltura diffondersi anche in Cile, Francia, Grecia, Brasile e chiaramente Italia. Proprio nella nostra nazione, il kiwi si trova soprattutto in Lazio, Piemonte, Veneto e Campania. La pianta è rampicante e molto forte, caratterizzata da foglie tonde e semplici e di colore verde scuro. Sono fino a 10 i centimetri di lunghezza che la foglia può raggiungere, mentre i fiori , bianchi, sono di natura apicale. Arriviamo così al frutto, quello più conosciuto, che si presenta con la caratteristica forma ovale, la polpa verde con i semi neri che assumono forma ovale e la buccia pelosa. Questi frutti maturano tra ottobre e novembre, in base alla zona di riferimento.

Coltivazione kiwi: come e quando coltivarlo

La caratteristica principale del kiwi è quella di essere (in molte varianti almeno) una pianta diodica, ovvero che può essere femminile o maschile. Questa considerazione comporta una evidenza: per far procreare la pianta sarà necessario avere a disposizione sia la parte maschile che quella femminile.

Se state pensando di piantare un kiwi, considerate per prima cosa che la pianta non ama il gelo, per tale ragione in territori dove le temperature diventa rigide dovrà essere posto all’interno. Il primo passaggio da compiere è quello di preparare una buca, dove andrà inserita la pianta giovanissima. A questo punto si potrà assistere alla sua crescita, ricordando soltanto che ad ogni stagione primaverile può essere opportuno aggiungere ai piedi della pianta del letame maturo e fare in modo che alla pianta non manchi mai l’acqua. Anche per questo, il posizionamento della pianta risulta fondamentale, soprattutto se si considera che trattandosi di una pianta rampicante sono comunque necessari degli appoggi (siano essi muri o fili di ferro). Tenete sempre presente che il fusto principale si sviluppa in altezza, mentre in orizzontale crescerra i germogli che per tale ragione necessitano di un appoggio laterale. Per rendere possibile la crescita della pianta quindi dopo averla messa in dimore si dovrà tagliare l’apice lasciando due gemme sul fusto. Con il passare del temposi presenterà la necessità di sfoltire i rami, per evitare che essi si ingrabuglino. A tal fine è necessario togliere i rami di tre anni che portano una gemma dormiente accanto al ramo laterale.

Coltivare Kiwi, cosa fare nei mesi estivi

Nei mesi estivi i kiwi doneranno foglie ricche e ombra, in autunno pian piano resteranno solo i frutti sull’albero! Proprio in questo momento, nei mesi compresi tra dicembre e febbraio, potranno essere raccolti e conservati in luogo fresco ed asciutto e non tra loro sovrapposti fino a primavera inoltrata. Maggiori attenzioni, come dicevamo, sono necessarie nelle zone in cui gli inverni sono rigidi: qui infatti bisognerà ricordarsi di porre al riparo le piante qualora siano previste delle gelate. Sempre in questo caso, i frutti dovranno essere raccolti. A questo punto avete a disposizione tutte le informazioni per far crescere la vostra pianta, ma potrebbero subentrare delle minacce esterne, come per esempio la batteriosi, problema frequente per molte piante di kiwi. Nella nostra nazione la batteriosi nella maggiorparte dei casi è legata alla presenza di un batterio che prende il nome di PSA, responsabile di cancri più o meni diffusi che determinano delle macchie scure su piante e fiori, che si tramuteranno in secchezza degli stessi, fino alla morte della pianta stessa. L’ambiente trova un terreno favorevole in situazioni di umidità alta e temperatura compresa tra i 5°C e i 25°C, situazioni dunque abbastanza frequenti nel corso di vita della pianta e che diventano ancora più rischiose se si considera che i possibili tagli da potatura favoriscono la penetrazione dei batteri.

Coltivare Kiwi, cosa fare in caso di batteri

Capiamo quindi cosa è possibile fare se la pianta rimane vittima di questi batteri. Il primo passaggio è dotarsi di una pianta di kiwi, di un mastice di sali di rame, di un pennello e di un prodotto specifico a base di rame. Quello che di dovrà fare è stendere sull’intero fusto della pianta malata dei prodotti a base di rame aiutandosi con un pennello dedicato. I negozi specializzata offrono soluzioni specifiche per questo problema, in generale quelli a base di solfato di rame, acqua e calce sono molto efficaci. Trattate con particolare attenzione anche il terreno circostante e, se necessario, quando vi rendete conto che la situazione non può essere risolta facilmente, bruciate la parte interessata dal problema della pianta, per evitare che il batterio si propaghi e la situazione diventi incurabili.

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Queste operazioni sono senza dubbio importanti, ma la prevenzione resta fondamentale per evitare l’insorgere di questa o di altre patologie della pianta. Cercate quindi di analizzare sempre lo stato di salute della pianta, in modo da evitare squilibri, tenete sempre puliti gli attrezzi che utilizzate e fate in modo di limitare ristagni di acqua ed infiltrazioni. Considerate che, così come avviene per gli esseri umani, esistono dei veri e propri trattamenti ricostituenti, teneteli in considerazione se notate un particolare momento di debolezza o di spossatezza della vostra pianta. A questo punto non mi resta che augurarvi in bocca al lupo! Sono certa che i vostri frutti saranno soldi, gustosi, saporiti. Restiamo in attesa delle vostre domande, delle vostre curiosità e perchè no delle vostre foto, che testimoniano quanto e come i nostri articolo possano regalare le basi e voi, futuri e appassionati giardinieri!

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