Bambini e mancanza di sonno: gli effetti degli smartphone e dei PC


Oggigiorno è facile prendere sottogamba gli effetti della mancanza di sonno: bene o male ne soffriamo un po’ tutti. Il problema è ben più grave però quando a esserne colpiti sono i bambini. Secondo le stime, la maggior parte dei ragazzi negli Stati Uniti e in Gran Bretagna accusano segni di sovraffaticamento, e sono in uno stato di deprivazione di sonno cronica. La cosiddetta generazione Z (ossia gli adolescenti di oggi, tra i 14 e i 19 anni) sono quelli che più di tutti soffrono da tale condizione. La colpa, secondo molti studi, potrebbe essere dei dispositivi digitali che utilizziamo ogni giorno.

Correlazione tra mancanza di sonno e PC

Proprio i bambini infatti sono i maggiori fruitori di pc, tablet e smartphone. Non è una sorpresa, dato che sono costantemente circondanti da dispositivi di qualunque tipo. Spesso, il fatto che siano gli adulti stessi a utilizzarli quotidianamente porta i ragazzi a sentirsi legittimati a passare ore al cellulare, o a navigare su internet. E’ come si ci fosse un sorta di “costrizione sociale” che porta i ragazzi a sottovalutare il bisogno di risposare, in favore dell’uso dei media digitali.

Le statistiche parlano chiaro. Il 43% dei bambini in età scolare ha un PC o una TV in camera. Le ricerche effettuate su tale gruppo mostrano che essi tendono ad andare a letto 30 minuti dopo chi non ha tali dispositivi in camera, e che quotidianamente guardano almeno 1 ora di video o film. Tra gli adolescenti, il 60% ammette di utilizzare lo smartphone o il tablet dopo essere andata a letto. Inoltre, il 77% utilizza il PC almeno per un’ora prima di andare a dormire. Per fare cosa? Guardare film, chattare con gli amici, giocare magari via web (sia a giochi massivi online, che tramite siti che mettono a disposizione giochi gratuiti).

Insomma, pare proprio che tra i giovani di oggi ci sia un’ipersaturazione dei media digitali. Per gli esperti, il pericolo maggiore è quello dato dalla cattiva qualità del sonno, oltre che dalla mancanza di esso. Il 18% degli adolescenti afferma di venire svegliato più volte la settimana da chiamate, email e notifiche di applicazioni di messaggistica; il “sonno interrotto” può avere effetti negativi non solo sul rendimento scolastico dei ragazzi, ma anche sul loro benessere emotivo e sulla loro crescita fisica.

Carenza di sonno nei bambini, cosa fare?

I ragazzi in età adolescenziale dovrebbe dormire dalle 9 alle 10 ore a notte; ma la maggior parte non raggiunge le 8 ore, principalmente a causa dell’uso protratto di smartphone e PC. Naturalmente, il problema non è degli strumenti in sé (proibirli sarebbe impensabile e ipocrita, perché la nostra società si basa su di essi e li accetta senza troppe riserve), ma dell’uso che se ne fa. Bisognerebbe educare i ragazzi a evitare consapevolmente gli eccessi, con campagne di informazione riguardo i rischi della mancanza di sonno e della “dipendenza” da smartphone. Una buona idea sarebbe quella di evitare che i bambini si abituino fin da piccoli ad avere tv e computer in camera. Non c’è bisogno di dire, poi, che la cosa migliore è che siano i genitori a dare per primi il buon esempio, evitando di utilizzare gli smartphone in famiglia se non quando ce n’è davvero bisogno.

Secondo alcuni, la nostra società (e la scuola in particolare) fatica ad adattarsi a un cambiamento ormai inevitabile. Bisognerebbe forse semplicemente accettare l’idea che i ritmi quotidiani sono cambiati drasticamente, e agire di conseguenze. Una proposta (accettata ormai da tempo da alcune nazioni) è quella di posticipare di qualche ora gli orari di inizio delle lezioni. Qualunque sia la risposta, quello della mancanza di sonno fra i ragazzi è un problema ben più grave di quello che può sembrare.

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