Film d’azione da vedere 2016: ecco i migliori


Preparare dei pop corn, aprire una bibita, distendere le stanche ossa sul divano di casa e godersi un bel film d’azione. Questo è una delle mie attività preferite, almeno una sera a settimana. Non tanto per il film in sé stesso, quanto per la capacità di questo genere cinematografico di far staccare la spina dalle difficoltà giornaliere. Già, perché pur essendo una donna, non amo i film romantici. Preferisco l’atmosfera dei film in cui la storia viene raccontata attraverso scene di azione, in cui i protagonisti sono costretti ad affrontare delle sfide che richiedono coraggio e abilità fisiche. I film d’azione comprendono tutti quei film in cui sono presenti scene di lotta, sparatorie, acrobazie in automobile, inseguimenti, esplosioni. Solitamente il carattere dei personaggi vive all’ombra della spettacolarità dell’azione, costruito a tavolino appositamente per rendere ancora più eclatante la scena che si andrà a girare. Il punto cruciale di questi film non è tanto la trama, né il ruolo dei personaggi, quanto sfoggiare effetti speciali e coreografie fantasmagoriche. Appartengono a questa categoria, ad esempio, i thriller, il cinema d’avventura, i film di arti marziali e di spionaggio. Il cinema d’azione ha cominciato a delinearsi solo intorno all’inizio degli anni settanta. Nonostante i film d’azione siano stati una sicura fonte di guadagno per gli studi cinematografici, con un grande riscontro positivo al botteghino in numerose occasioni, nella storia soltanto pochi sono riusciti ad ottenere anche i consensi della critica. Probabilmente perché questo genere di film in genere non piace a tutti, soprattutto se il film risulta essere poco intelligente dando spazio esclusivamente agli effetti speciali.

Film d’azione da vedere: caratteristiche

Film d'azioneI film d’azione richiedono numerose scene con effetti speciali, girate il più delle volte con il supporto di stuntmen e acrobati professionisti. Questo fa lievitare di molto il costo della loro realizzazione. Questo è uno dei motivi per cui i film d’azione molto spesso sono di origine americana, anche se è presente un filone del cinema action ad Hong Kong dove si sono realizzate centinaia di pellicole, la maggior parte delle quali sono film di arti marziali. Il successo dei film provenienti dal filone orientale ha denotato una maggiore inclinazione ad una più attenta resa delle scene di combattimento. Tanto che molti film d’azione americani da qualche tempo si ispirano alle arti marziali e ne fanno l’argomento principale attorno al quale costruire una storia. Ricordiamo, ad esempio, pellicole come Blade, Matrix, oppure lo stesso Kill Bill. L’altro filone di cinema d’azione americano comprende, al contrario, le classiche scene di conflitti a fuoco o combattimenti convenzionali.

Molto spesso le scene acrobatiche e particolarmente impegnative sono realizzate in intere sequenze attraverso la computer grafica (blue screen o motion capture). Questa modalità permette da una parte di girare le scene in un ambiente circoscritto e totalmente sicuro per gli attori; dall’altra offre ai registi la possibilità di scegliere inquadrature virtuali impossibili da replicare nella realtà con le normali macchine da presa. Il realismo in questi film, effettivamente, è quasi totalmente assente: i protagonisti sono nella maggior parte dei casi eroi incrollabili e immortali, indifferenti a qualsiasi stadio di gravità di una ferita profonda; le armi non esauriscono mai le pallottole; le automobili continuano a destreggiarsi nel traffico nonostante abbiano danni irreparabili o, al contrario, esplodono al minimo segno di malfunzionamento.Vediamo insieme quali sono i 5 migliori film d’azione da vedere

Film d’azione da vedere nel 2016: la classifica evergreen

1. Léon di Luc Besson (1994) interpretato da Jean Reno, Natalie Portman e Gary Oldman. Léon, sicario italoamericano, vive da solo un’esistenza dedita esclusivamente al mestiere di killer e alle cure amorevoli che riserva a una pianta, felice della sua vita in una apparente assenza di qualsiasi emozione. La sua unica regola fondamentale è quella di non uccidere donne e bambini. Un giorno una sua vicina di casa, una giovane ragazzina di nome Mathilda, torna a casa e trova la sua famiglia uccisa da un trafficante di droga; Mathilda va da lui a chiedere aiuto. Léon, dopo un attimo di indecisione pur avendo intuito l’accaduto, la fa entrare. In breve Mathilda scopre l’arsenale di Léon e capisce qual è la sua vera professione. Quando scopre la sua “professione”, gli chiede di insegnarle ad uccidere per ottenere la sua vendetta. Così inizia il rapporto tra i due, caratterizzato dall’incapacità di Léon a rapportarsi con una ragazzina e dal desiderio di Mathilda di vendicare il fratellino.

2. The Crow film del 1994 diretto da Alex Proyas, tratto dall’omonimo fumetto di James O’Barr. Il film segna l’ultima e più famosa interpretazione cinematografica di Brandon Lee, morto accidentalmente a causa di un colpo di pistola durante le riprese del film. Il regista usò trucchi digitali e controfigure per terminare la pellicola. Eric Draven e Shelly Webster sono in procinto di sposarsi. La notte prima delle nozze chiamata “Notte del Diavolo”, per l’ esplosione di violenze in città in vista di Halloween, quattro criminali (T-Bird, Skank, Funboy e Tin Tin,) irrompono nel loro appartamento e uccidono Eric gettandolo dalla finestra, mentre Shelly, dopo essere stata violentata e picchiata selvaggiamente, morirà in ospedale. Secondo la mitologia, quando il cuore di una persona morta è colmo di dolore e rabbia, questa resuscita sotto forma di corvo per andare a regolare i conti con chi ha provocato cotanto dolore. Così, un anno dopo la sua morte, un corvo si posa sulla tomba di Eric e il giovane resuscita. Grazie al corvo Eric può perpetrare la vendetta. Reso invulnerabile dalla sua nuova natura ultraterrena, Eric si aggira silenzioso e rapido nei vicoli della città.

3. Ronin film del 1998 diretto da John Frankenheimer, con Robert De Niro e Jean Reno.
Un gruppo di cinque mercenari deve impadronirsi illegalmente di una misteriosa valigetta in possesso di un boss del crimine organizzato. Il contenuto della valigetta è sconosciuto, tanto da tentare successivamente uno dei cinque uomini a tradire il gruppo e venderla per conto suo. La mafia russa e gli irlandesi si contendono questo obiettivo senza esitare ad uccidere per ottenerla.
Le scene di inseguimento del film sono state girate rigorosamente dal vivo, a velocità reale e sul luogo, escludendo così l’intervento delle tecniche digitali e della postproduzione a favore di un complesso lavoro degli stuntman e del montaggio.

4. Bad Boys film del 1995 diretto da Michael Bay. Uno dei miei film d’azione preferiti che vede come protagonisti gli attori Will Smith e Martin Lawrence. Due poliziotti di Miami, Marcus Burnett e Mike Lowry lottano contro il tempo per recuperare una partita di eroina del valore di 100 milioni di dollari che è stata rubata quando era sotto la responsabilità della polizia. Burnett è il classico family man statunitense, Lowry è più scatenato e donnaiolo, ma per ottenere l’aiuto dell’unica testimone in grado di rintracciare lo spacciatore francese responsabile del furto, Mike e Marcus si scambieranno l’dentità, provocando una serie di problemi che caratterizzeranno tutto il film nelle diverse azioni con effetti speciali. Non mancano, infatti, inseguimenti rocamboleschi ed esplosioni, il tutto condito dal classico Humor tipico dei due brillanti attori.

5. La foresta dei pugnali volanti, tradotto letteralmente “Imboscata da dieci fronti” è un film del 2004 diretto da Zhang Yimou, girato fra la Cina e l’Ucraina. E’ annoverato tra i cosiddetti film “wuxia” che letteralmente significa “cappa e spada; e rientra tra i film del filone action orientale di cui spiegavo ad inizio articolo. Nell’anno 859, durante la dinastia Tang in Cina, si forma un’organizzazione di ribelli, conosciuta come l’alleanza dei Pugnali Volanti composta da rivoluzionari, abilissimi guerrieri ed assassini, che si oppongono all’imperatore, ritenuto, per la sua inefficienza, colpevole della decadenza e della corruzione che tormenta il paese. Si sospetta che Mei, una giovane cieca danzatrice e straordinariamente esperta nelle arti marziali, da poco giunta in una casa di piacere, possa essere la figlia scomparsa del capo di tale setta; viene quindi arrestata ed imprigionata dai soldati dell’imperatore. In realtà Mei non è cieca e non è nemmeno la figlia scomparsa del capo della setta, ma soltanto una delle tante adepte. Il film è un esempio di abilità ed eleganza. Zhang Yimou mostra tutta la sua perizia nel cogliere ed enfatizzare il cromatismo della sua terra traducendolo in paesaggi da favola, costumi accattivanti, interni ripresi come fossero palazzi reali. Le scene sono anche ricche di combattimenti di arti marziali che il regista riprende come fossero balletti colmi di eleganza e raffinatezza.

6. Point Break. Punto di rottura, un film del 1991 diretto da Kathryn Bigelow, il cui titolo si riferisce ad un termine del gergo surfistico. Parla di una banda di rapinatori che da anni assalta le banche della contea di Los Angeles utilizzando delle maschere per coprire il volto. Le maschere, però, rappresentano quattro ex presidenti: Ronald Reagan, Lyndon B. Johnson, Richard Nixon, Jimmi Carter. L’FBI non è mai riuscita a risalire alla vera identità di questi banditi; è sulle loro tracce ma non ha nessun elemento concreto che provi la loro identità, fino a che non arriva lui, l’agente speciale Johnny Utah. Si è appena diplomato ed è molto ambizioso. Lavorando in coppia con Angelo Pappas, veterano del Vietnam, seguono la pista, in precedenza abbandonata dai colleghi, delle tracce di sabbia e terra trovate sulle scene del crimine. I due pensano che gli ex presidenti siano dei surfisti. Così Johnny decide di comprare una tavola da surf e riesce ad infiltrarsi nel gruppo di surfisti. Bodhi, la mente del gruppo, è sempre alla ricerca dell’onda perfetta. Johnny inizia a frequentarlo, sotto copertura: impara a surfare e impara soprattutto ad apprezzare lo spirito di Bodhi e si innamora di Tyler, ex fidanzata di Bodhi. Dopo alcune vicende, salta la copertura del poliziotto. Così Bodhi lo obbliga, dietro minaccia di uccidere Tyler, a prendere parte ad una rapina in una banca. La rapina finisce male: uno dei 4 presidenti muore e anche un poliziotto trova la morte; Johnny viene arrestato. La banda dei rapinatori fugge. Dopo un anno Johnny incontrerà Bodhi sulla spiaggia di Bells Beach, in Australia; come Johnny sapeva, Bodhi è qui per attendere l’onda perfetta nella cosiddetta tempesta del cinquantennio. L’onda perfetta travolgerà Bodhi.

7. Rambo, film del 1982 diretto da Ted Kotcheff. John Rambo è reduce del Vietnam e la guerra gli ha lasciato profonde ferite. Si reca a trovare un suo commilitone e scopre che è morto di cancro. Imbattendosi nello sceriffo locale, che gli ordina di andarsene, si sente minacciato e non vuole proprio subire altre imposizioni. Lo sceriffo, dal canto suo, lo provoca continuamente e finisce per arrestarlo. Questo fa si che Rambo esploda, rivivendo tutte le brutte esperienze della guerra. Addestrato alla guerra, Rambo ha la meglio sui poliziotti e riesce a fuggire. Inizia così la caccia all’uomo. Dovranno chiamare il suo ex comandante, il colonello Trautman, per riuscire a fermarlo: a questo punto Rambo si arrende e, piangendo, urla tutta la rabbia verso una società che lo ha abbandonato nonostante lui abbia lottato in guerra per essa. Rambo ha avuto due sequels e ha dato il via a una serie di pellicole che hanno cercato di imitarne il taglio, proponendoci copie trite e ritrite dell’originale. Probabilmente Rambo non ha un buon messaggio, ma la tecnica lo rende un prodotto astuto che funziona bene ancora oggi.

8. Die Hard film del 1995 di John McTiernan, con Bruce Willis, Samuel L. Jackson, Jeremy Irons. Un terrorista, impersonato da Irons, minaccia di far esplodere New York se il poliziotto McClane (Willis) non segue le sue istruzioni. McLane si ritrova affiancato in quets avventura da un tassista, Zeus (S.L. Jackson). I due eroi riusciranno, dopo ore di ininterrotta corsa seguendo le istruzioni di Simon, a scoprire il colpo che SImonstava organizzando a Wall Street e a fermarlo. Die Hard, Duri a morire, è il terzo film della serie cinematografica di film d’azione con protagonista Briuce Willis nei panni di McClane. I film sono in tutto 5, tutti con registi diversi e tutti realizzati sulla scia del successo del precedente. Un evergreen che non passa mai di moda e ancora oggi affascina molti spettatori.

9. Terminator film del 1984 di James Cameron, con Arnold Schwarzenegger. Un cyborg proveniente dal 1929 arriva a Los Angeles: nel futuro la Terra è dominata da macchine che hanno rpeso il posto degli uomini. Gli uomini cercano di resistere, guidati da John Connor, ma ora il compito è più difficile. Il cyborg è stato mandato nel passato per “terminare” Sarah Connor, in modo da impedirle di dare la vita a John ed eliminando quindi ogni resistenza.  E’ uno dei film in cui Arnold, ossia Connor, mette la sua scarsa espressività mimica a disposizione di un ruolo che fa di questo punto debole la vera forza del personaggio: pronucnia pochissime battute perchè tutto  veniva affidato alla sua minacciosa presenza scenica e fisica.

10. Alien. Un fil del lontano 1979 di Ridley Scott. L’astronave Nostromo sbarca su un pianeta da cui proviene un SOS, ma sembra essere deserto. Un membro dell’equipaggio, però, durante una ricognizione viene attaccato da un essere a forma di ragno: i coloni sono stati sterminati da una razza aliena che ha trasformato la base in una gigantesca covata. L’uomo colpito da uno di questi esseri viene riaccolto sulla navicella, insieme all’essere extraterrestre che lo ha colpito. Pare non sia stato contaminato fino a che, durante la cena nel viaggio di ritorno, inizia a tossire violentemente: l’essere extraterrestre fuoriesce dal suo petto, uccidendolo e fuggendo per la navicella spaziale. L’angoscia che trasmette il film si manifesta nel disperato girovagare dell’equipaggio tra i labirinti dell’astronave in cerca della salvezza. Il film è la più inquietante meditazione sul ruolo della specie umana nel cosmo che il cinema abbia mai offerto.

 

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