Non ci credevo più. Pensavo che l’amore come lo intendevo io, quello che pensa al bene comune e non alimenta il proprio egoismo, non esistesse. Ero disillusa, mi ero arresa. Tanto da rinunciare a diventare madre. Qualche anno fa ho accettato che mi asportassero l’utero durante un intervento per dei fibromi. “Tanto, ormai”, dicevo…». Mai dire ormai! Rosita Celentano sorride: «Peccato, avrei fatto volentieri uno o due figli con lui. Perché è l’uomo giusto, l’altra metà del mio cielo. Mi sento protetta, scaldata dalla sua anima gentile. Di Angelo mi fido c in lui confido». Angelo Vaira, 39 anni, di origine pugliese, sorride con gli occhi chiari e si fa un po’ rosso in viso. Per la prima volta, a un anno dall’inizio della relazione con la primogenita di Adriano e Claudia Mori, ha accettato di posare assieme alla fidanzata, di raccontarsi, di parlare «di un rapporto meraviglioso». E lo fa partendo dai loro tre cani, due di lei e uno disabile di lui, «che sono stati il mezzo perché ci unissimo», spiega Angelo. Che è scrittore, autore televisivo e, soprattutto, è un istruttore di “relazioni” con il cane. Anche lei adora i quat- trozampe. Prima di conoscersi, tramite amici produttori comuni, avrebbero dovuto mettere in piedi un format Web per vip amanti degli animali. «Prima di vedere lui ho preso contatto con la sua anima, con la sua sensibilità.
Ho letto il suo libro, Dritto al cuore del tuo cane, c ho pensato: “Se questo uomo crede davvero in ciò che scrive, è la persona giusta per me”. Parlava di sentimenti puri, di gentilezza, di comprensione e, soprattutto, di prendersi cura di chi ami. Mi sentivo sulla sua stessa lunghezza d’onda. Avevo paura che si trattasse solo di parole messe in fila per impressionare. Invece Angelo è davvero così». Il primo appuntamento è avvenuto dal… veterinario. «Veterinaria, per la precisione, una nostra amica. Non era un combino, ma la casualità ha fatto sì che avessimo un appuntamento nello stesso giorno. Lui era calmissimo, io agitata, sudavo. Lo guardavo con la coda dell’occhio». Un saluto, qualche parola. «Poi ho rotto il ghiaccio e gli ho chiesto di lavorare con i miei cani, Euphoria e Morphine». Angelo ha accettato. E racconta: «Dopo essere stato da lei, ho pensato fosse la cliente più diffìcile che avessi mai avuto. Era puntigliosissima, apprensiva. L’aspetto positivo è che non aveva nulla della nevrosi tipica dei vip e non viveva di status symbol». Rosita finge di farsi le trecce ai capelli. «Ma quali status symbol! 11 mio sogno è vivere come Pippi Calzelunghe, immersa nel verde e tra gli animali». A fare la mossa giusta, però, quella capace di sciogliere la tensione, è stato Angelo, un mese dopo il primo incontro. «Sentivo che c’era feeling, così l’ho invitata a cena a casa mia, vicino a Lecco». Era novembre, fuori c’era la nebbia. «Ho acceso il camino. Abbiamo parlato tanto, ci siamo trovati affini e in sintonia. Le ho raccontato della mia vita, di mia figlia, che oggi ha 7 anni [è nata dalla sua precedente relazione, ndr], delle mie passioni», dice lui. E Rosita ricorda: «Siamo stati abbracciati in silenzio sul divano per un’ora. Mi sentivo in pace, come se l’universo si fosse fermato in quell’abbraccio. Era splendido ascoltarlo parlare. È molto colto. A 19 anni ha studiato le principali religioni, oggi c buddhista tibetano: dodici anni fa ha preso i voti di Bodhisattva e ha promesso di dedicare la sua vita a beneficio degli altri. Poi ha studiato psicologia.
Di qualsiasi cosa tu parli lui sa. Gli dico sempre che si è ingoiato uno Zingarel- li», scherza lei, mentre lo guarda e gli sussurra: «Come sei bello, amore mio». Angelo risponde con una carezza. «Rosita è amorevole, scanzonata, leggera, ma sa essere intensa e profonda. Insieme leggiamo il Vangelo, lo commentiamo, sgraniamo il rosario e facciamo meditazione. Altre volte basta uno sguardo per scoppiare a ridere. Le dico spesso che è un po’ un commilitone». Rosita annuisce: «Mio padre mi ha insegnato che la donna perfetta deve essere amante, mamma, figlia e il migliore amico del proprio uomo. Io voglio esserlo per il mio compagno». A proposito: come sono andate le presentazioni in casa Celentano? «Molto bene. Papà mi ha detto che Angelo ha un’anima candida. Mamma, più pragmatica e tosta, non si sbilancia apertamente, ma so che è contenta». Anche Rosita lo è. È raggiante. «Siamo così innamorati che a volte ci ritroviamo a camminare mano nella mano persino in casa», svela lei. E azzarda: «Per la prima volta nella vita penso alle nozze. Ne parliamo. Sogniamo una cosa romantica. Angelo propende per un matrimonio vissuto in modo spirituale. Io sono cristiana, penso che unirsi sia un modo unico per incollare le proprie anime, avendo una spinta dall’alto». Mentre parliamo, cercano di “domare” i cuccioli di casa. «Ci seguono ovunque. Niente collari, solo le pettorine per non inibirli psicologicamente, e via. Sono venuti anche in visita dal Dalai Lama. Ora speriamo di incontrare Papa Francesco». Sempre insieme, nella vita e nel lavoro. Rosita e Angelo pensano in grande. Lui ha appena firmato una collana per De Agostini: ThinkDog, che prende il nome dalla sua scuola cinofila. «Unendo le forze possiamo fare il bene degli animali», spiega Angelo. Rosita lo guarda. «Con lui accanto andrei ovunque. È l’uomo giusto per camminare e guardare avanti». Mano nella mano.