Video Highlights Roma-Cesena 2-0: Sintesi, Gol e Pagelle


ROMA (4-3-3): Skorupski n.g.; Torosidis 6,5, Manolas 6, Astori 6 (9′ st Yanga-Mbiwa 6), Cole 5,5; Keita 6, De Rossi 6,5 (37′ st Nainggolan 6), Pjanic 6,5; Iturbe 5 (7′ st Florenzi 6,5), Destro 7, Gervinho 6,5. In panchina: De Sanctis, Somma, Holebas, Emanuelson, Nainggolan, Paredes, Uçan, Totti, Ljajic, Sanabria. Allenatore: Garcia 6,5.
CESENA (4-1-4-1): Agliardi 7; Capelli 5,5, Volta 5, Lucchini 5, Renzetti 5,5; Magnusson 6; De Feudis 5,5, Giorgi 5,5, Coppola 6, Succi 5,5 (7′ st Defrel 6,5); Djuric 5,5 (18′ st Hugo Almeida 6). In panchina: Bressan, Oglio, Nica, Perico, Kranjc, Carbonero, Mazzotta, Valzania, Eduardo, Marilungo, Garritano. Allentaore: Bisoli 5,5.
Arbitro: Tommasi 5,5.
Reti: 9′ pt Destro, 36′ st De Rossi.
Note: spettatori 35.000 circa (paganti 7179, incasso 352.814,00 euro). Ammonito: Destro. Angoli 7 a 3 per la Roma.
LA VITTORIA
ROMA Il boato più forte, a partita finita, è per il terzo gol della serata. Quello decisivo. Lo segna Antonini, a Marassi. Così la Roma, al fotofinish, torna in testa alla classifica: raggiunta la Juve. Garcia ottiene il massimo:, con il 2 a 0 in scioltezza contro il Cesena che è la sua vittoria numero 20 in 24 match all’Olimpico tra questo torneo e quello passato. I tifosi giallorossi, prima di tornare a casa, si godono allo stadio la rete dell’esterno del Genoa. Con la Sud che, in avvio, ricorda Stefano e Cristian con uno striscione affettuoso e un applauso lungo quasi 5 minuti. Partita la ripresa, invece, ecco i cori contro Napoli nella settimana che porta alla sfida ad alta tensione di sabato pomeriggio al San Paolo: non si ascoltavano da tempo. Destro non smentisce e conferma di non essere solo il centravanti di scorta. Gli basta ritrovare il posto da titolare. E, nella circostanza, nemmeno si fa attendere troppo. Quando parte dall’inizio, almeno all’Olimpico, fa sempre centro. E’ successo, prima di ieri sera, contro il Cagliari, il Verona e il Chievo. Solo il 30 agosto, nel debutto stagionale contro la Fiorentina, Garcia lo ha lasciato in panchina e ovviamente non ha potuto timbrare il cartellino. Lo ha fatto nelle successive 4 gare. Verona. 598
ROTAZIONE SALUTARE
Nel turnover, quattro giorni dopo il match di Marassi contro la Sampdoria, viene chiamato in causa Destro e con lui altri 6 compagni: Skorupski, Manolas, Cole, Keita, Pjanic e Iturbe. Sono 7 le novità dal primo minuti. Mai successo nelle precedenti 11 partite. Con il Cska Mosca, dopo la trasferta di Empoli, i cambi furono 6, nella notte della cinquina e del ritorno in Champions. Stavolta Garcia pesa il minutaggio di ogni calciatore e, avendo di nuovo a disposizione, sia Manolas (alla fine dolorante al ginocchio) che Keita, decide di far escludere Yanga-Mbiwa (dentro dopo meno di un’ora per Astori che si arrende per l’ennesimo infortunio muscolare: coscia destra) e soprattutto Nainggolan, quest’ultimo sempre presente e da titolare. Fuori come previsto De Sanctis, anche lui da preservare quando sono tanti gli impegni ravvicinati, e Totti. Spazio, dunque, a Skorupski che ha bisogno di fare esperienza e a Iturbe che, dopo lo stop, cerca la condizione migliore e resta in campo solo 52 minuti. Ecco Florenzi che riaccende la Roma. Si rivede, Cole, come al solito timido e insicuro.
CONTROLLO TOTALE
Garcia vuole il successo e lo trova. I giocatori puntano a gestire il risultato. Qualche fiammata nella prima parte, sempre grazie a Gervinho che fa anche segnare Destro a porta vuota, possesso nella ripresa per non dare chance al Cesena, con Bisoli che cambia almeno tre volte l’assetto e cerca il contropiede: 4-1-4-1, 4-3-1-2 e 5-3-2. Magnusson da playmaker a centrale difensivo per raddoppiare su Gervinho. De Rossi, 9° marcatore giallorosso (nessuna squadra ha fatto meglio) ritrova il gol in campionato dopo 14 mesi (in questa stagione solo il rigore trasformato con la Nazionale contro l’Olanda a Bari) e lascia il finale a Nainggolan. La difesa, per la terza volta di fila in campionato, non prende gol. E fa la differenza.

Iturbe impalpabile, Torosidis reattivo, Destro il solito killer da Olimpico. De Rossi, un gol lungo più di un anno.
SKORUPSKI NG
Parate zero. Dopo una serie di presenze da titolare con sconfitta, anche lui torna vincente. Maledizione scacciata.
TOROSIDIS 6,5
Due tiri in porta in una frazione di secondo, poi pesca il corridoio per Gervinho dando il la all’1-0. Avvio scoppiettante, fatto di chiusure e scatti in avanti. Alla Maicon. Chiude un po’ in affanno.
MANOLAS 6
Non suda nemmeno, perché il centravanti del Cesena, Djuric, va spesso a sbattere contro Astori. Esce zoppicando.
ASTORI 6
Tiene botta nelle rare occasioni di tensione, bravo anche a far ripartire l’azione con quel piede sinistro spesso sottovalutato. Si fa male di nuovo, stavolta sul muscolo. Strano.
COLE 5,5
Ci si attendeva una mezza resurrezione dopo il disastro con il Bayern Monaco. I compagni lo cercano di più, lo invitano ad andare, lui ogni tanto si lancia, altre volte frena. Nel finale smettono di cercarlo. Si becca qualche fischio dal pubblico. Non benissimo.
KEITA 6
E’ tornato il Professore, siamo tutti più tranquilli. Parla e ascolta, trattiene, riparte, alla ricerca di imbucate per i compagni. Non ditegli che lo avete scoperto adesso, si potrebbe arrabbiare.
DE ROSSI 6,5
Solita partita di sacrificio, qualche errore in appoggio. Di buono c’è il gol, questo sconosciuto ormai per Daniele, che vive il calcio al di qua della metà campo. Non andava in rete dalla prima giornata dello scorso campionato, 25 agosto a Livorno.
PJANIC 6,5
Incespica su se stesso e cicca qualche appoggio semplice nei primi minuti, poi manda in porta Destro quasi a occhi chiusi. Col passare dei minuti prende possesso della partita. Geniale.
ITURBE 5
Non ne azzecca una e Garcia, prima lo punzecchia, cerca di ottenere qualcosa, poi, dopo una punizione sparata in Sud, lo toglie al settimo della ripresa. Maluccio.
DESTRO 7
Due mezze occasioni, un gol alla Destro. I numeri dicono questo: fatelo giocare, lui segna. Non fabbrica gioielli, difficile che inventi la perla, ma a questo gioco il gol brutto vale quanto quello bello. Si becca un’ammonizione evitabile.
GERVINHO 6,5
Supera gli avversari come fossero in un videogioco, ogni tanto pasticcia e si accartoccia. Ma è sempre vivo e utilissimo nell’andarsi a cercare lo spazio, cosa che non fa il suo compare Iturbe. Decisivo comunque, stavolta con l’assist per Destro.
FLORENZI 6,5
Entra con una grande voglia di mangiarsi campo e avversari. Prova e sfiora il gol con un tiro da fuori e recupera un bel po’ di palloni.
YANGA-MBIWA 6
Si dimentica Hugo Almeida in area di rigore e il Cesena sfiora il gol. Distratto anche negli ultimi minuti. Ma poi fa l’assist per De Rossi.
NAINGGOLAN 6
Entra riposato e sfiora pure il tre a zero. E riparte il coro che fu di Candela.
GARCIA 6,5
Vince senza stupire. Voleva tre punti, eccoli. Per ora si accontenta. All’Olimpico vince sempre. Il regalo vero, però, glielo fa Matri e lo stadio esplode dopo il 90′.
TOMMASI 5,5
Partita tutto sommato facile da gestire, si perde un calcio di rigore per la Roma (mani Magnusson).

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