Il mesembriantemo (Mesembryantemum) è essenzialmente una pianta grassa che non teme caldo né siccità. Appartiene alla famiglia delle Aizoacee, originaria del Sud Africa, provenienza simile a molte altre piante grasse di cui già discusso nella nostra sezione di giardinaggio. E’ molto apprezzata per i suoi fiori ma anche per la semplicità di coltivazione; non richiede, infatti, cure particolari né attenzioni eccessive.
Si tratta di una pianta sempreverde piuttosto piccola: non supera i 30 centimetri di altezza. Nella crescita prende la forma di cespuglietti compatti, caratterizzati da fogliame aghiforme di colore verde-grigio. Le foglie del Mesembriantemo sono ricoperte con una particolare sostanza che permette una minima evaporazione: questo è il segreto di questa pianta sempreverde per resistere anche in periodi di siccità.
La sua fioritura è molto rigogliosa e regala delle bellissime margherite dai colori intenso e vivaci. Solitamente troviamo fiori rosa intenso, ma è possibile trovare anche dei fiori nelle tonalità dell’arancio e del giallo. La fioritura avviene dal mese di maggio fino ad ottobre, con i fiori che resistono circa una settimana aprendosi con i primi raggi di sole, per poi richiudersi al calare del sole. Per questa sua particolarità, il significato del suo nome è proprio “fiore che si apre a mezzogiorno”: deriva dal greco “mesembria”, ossia “mezzogiorno”, che viene unita alla parola “Antemi” che significa appunto fiore. Ideale per giardini particolarmente rocciosi, in quanto cresce bene lungo le scarpate o sui muretti; è un sempreverde molto resistente nonostante la delicatezza del fiore potrebbe far apparire il contrario. Il Mesembriantemo può essere coltivato anche sui nostri balconi in comodi vasi: l’effetto scenografico della fioritura è perfetto anche nelle coltivazioni casalinghe.
Mersembriantemo: specie e varietà
Il mesembriantemo presenta fiori simili alle margherite in ogni specie, con colori diversi, e sbocciano soltanto in pieno sole. I fusti e le foglie, invece, si differenziano a seconda della specie e della varietà, tutte comunque contenenti quella particolare linfa vischiosa che permette una ridotta evaporazione. Le varietà di questa sempreverde sono molteplici, vediamone alcune.
Mesembryanthemum acinaciforme, detto anche fico degli ottentotti: pianta originaria dell’Africa meridionale, cresce spontaneamente anche in Italia, con un portamento ascendente e foglie falcate. Da maggio a luglio fiorisce con margherite color porpora; anche loro si aprono solo in pienop sole per tornare a “dormire” all’imbrunire.
Mesembryathemum crystallinum, detta anche erba ghiaccio: è una specie annuale, spontanea anche in Italia sui litorali. Ha foglie ovali verde chiaro, coperte con alcune formazioni che sembrano cristalli di ghiaccio. Fiorisce da giugno ad agosto con fiori bianchi o rosa pallido.
Mesembryanthemum criniflorum, è una specie annuale anch’essa, con portamento prostrato e foglie strette e cilindriche. In estate produce fiori di diversi colori, bianco, arancio o rosso cremisi che, come tutti i fiori di queste specie, si aprono di giorno e si richiudono di notte.
Mesembryanthemum edule, originaria dell’Africa meridionale, anche questa è una specie perenne che produce fiori gialli o color porpora da maggio a luglio. Cresce fino a 20-30 centimetri.
Mesembryanthemum tricolor, specie annuale originaria dell’Africa meridionale, semirustica con foglie strette e cilindriche, con fiori color rosa intenso o bianco, più scuri all’interno, da giugno ad agosto.
Mesembriantemo: come coltivarlo e suggerimenti
Il mesembriantemo non necessita di cure particolari per lo sviluppo corretto. Se si vuole una fioritura rigogliosa è sufficiente collocare la pianta sempreverde in un luogo molto soleggiato ma al contempo riparato da pioggia e correnti d’aria. SI tratta tuttavia di una pianta resistente alle intemperie e alle temperature calde, non ama, invece, le temperature troppo basse. Al nord si consiglia di coltivarla all’aperto solo durante la stagione primaverile o estiva, avendo l’accortezza di ritirare la pianta in casa o in veranda durante l’inverno. E’ fondamentale che la temperatura non scenda sotto i 10°C perché potrebbe risentirne la salute e lo sviluppo della pianta.
La caratteristica sostanza che ricopre le foglie di tutte le specie di questa pianta sempreverde, trattiene l’umidità riducendo l’evaporazione; di conseguenza necessita di irrigazioni moderate, da effettuarsi principalmente in primavera ed estate. Prima di procedere con una innaffiatura è importante controllare che il terriccio non sia ancora umido. Qualora lo fosse bisogna astenersi dall’aggiungere ulteriore acqua. Dal mese di aprile fino all’autunno il mesembriantemo necessita di fertilizzante, che può essere somministrato ogni 20 giorni diluito direttamente in acqua per l’irrigazione. Sono utili concimi liquidi ternari o prodotti pert piante grasse, facilmente acquistabili nei vivai. Durante lo sviluppo bisogna fare attenzione alla presenza di fiori secchi, che vanno adeguatamente rimossi per favorire un ricambio continuo e scongiurare la comparsa di eventuali malattie fungine. Inoltre il mesembriantemo va rinvasata ogni anno: preferibilmente in vasi e ciotole basse leggermente più grandi di volta in volta fino ad arrivare ad un diametro di 18 centimetri. Il tutto utilizzando del terriccio specifico per piante grasse con una buona dose di terriccio fertile; eventualmente la pianta si adatterà ad ogni tipologia di terreno, essendo comuqnue abituata a vivere tra le rocce. E’ importante garantire alla pianta un ottimo drenaggio, quindi è utile collocare sul fondo del vaso un sottile strato di ghiaia o argilla espansa.
Il mesembriantemo si semina in primavera, con una temperatura ottimale di circa 20 gradi; le piantine si trapiantano ad una altezza di circa 2,5 centimetri. Con l’inizio dell’autunno si può cominciare a prelevare talee di fusto lunghe circa 5 centimetri, dopo un giorno si piantano in vasi riempiti con sabbia. Una volta che radicano si trapiantano ulteriormente e si tengono al riparo fino all’arrivo del primo caldo primaverile nel mese di aprile. Si possono posizionare nelle aiuole in comodi vasi, in modo da poterli poi rimuovere e mettere al riparo durante l’inverno.
Se la pianta dovesse presentare una fioritura scarsa, la soluzione più plausibile è quella di porre la pianta a contatto diretto coi raggi del sole. Il mesembriantemo, infatti, necessita di sole per fiorire: più ne ha più fiorisce. Se, invece, il terriccio è troppo umido, potrebbe esserci del ristagno idrico: è quindi necessario fare asciugare completamente il terriccio e trattare la pianta con antigrittogamici. Se si dovessero notare degli insetti neri, si tratta di Afidi, che potrebbero essere anche causa di scarsa fioritura. Bisognerà quindi trattare la pianta immediatamente con prodotti specifici e insetticida ad ampio spettro durante l’inverno. Infine, ultimo consiglio, se il mesembriantemo dovesse sviluppare un fungo, bisognerà fare attenzione durante la stagione primaverile, quando il clima è particolarmente piovoso. Prima che le gemme si ingrossino bisognerà trattare la pianta con un fungicida.