La pianta di Padre Pio, il cui nome scientifico è appunto Zamioculcas zamiifolia, è una pianta grassa che appartiene alla famiglia delle Aeaceae. E’ originaria dell’Africa Orientale Subtropicale e si presenta con fusti di un colore verde chiaro e succulenti. Il verde delle foglie è più scuro e sono simili a quelle della Zamia. In condizioni climatiche favorevoli riesce anche a produrre dei fiori molto particolari, simili a delle pannocchie di colore giallo-bianco. Questa pianta ha una crescita molto lenta e se coltivata in vaso, raramente riesce a superare i 70 cm di altezza; è comunque adatta ad ambiente domestico e richiede pochissime cure.
La pianta di Padre Pio è resistente in condizioni difficili, ad esempio scarsa luce o disponibilità idrica limitata e per crescere e svilupparsi completamente impiega anche 35 anni. Questo è il motivo per cui alcuni scienziati sono alla ricerca di soluzioni per velocizzare la crescita.
Pianta di Padre Pio: caratteristiche generali
La Zamioculcas zamiifolia è una pianta molto diffusa nella coltivazione in vaso. E’ divenuta popolare sola da una decina di anni e la si trova facilmente nei vivai, soprattutto grazie alla semplicità e facilità di coltivazione e cura, anche di chi non ha propriamente il pollice verde. E’, infatti, una pianta grassa sempreverde, originaria dell’Africa tropicale, amata per la bellezza delle sue foglie carnose, pennate, lanceolate, di colore verde intenso e ben lucide, tanto da far pensare che siano state trattate con prodotti appositi per lucidare il fogliame. Se coltivata in vaso non supera i 60/70 centimetri, proprio perché lo sviluppo della pianta è molto lento. In natura può raggiungere anche i 2/3 metri. La parte inferiore è costituita da bulbi uniti con numerosi polloni basali.
I fiori che produce sono molto simili a quelli delle calle, di colore giallastro, ma sono rari. DI fatto fiorisce solo in condizioni climatiche molto favorevoli e in appartamento non sempre si riscontrano. Il nome della pianta, detta comunemente di Padre Pio, zamiifolia fa riferimento, appunto, all’aspetto del fogliame, molto simili al genere Zamia, simili alla zamioculcas ma non appartenenti al genere di questa pianta. Per il suo aspetto molto raffinato a volte è difficile credere che sia una è pianta grassa, solitamente più rustiche e meno eleganti. Proprio per la lucentezza delle foglie e la sua eleganza viene, spesso, definita la “gemma della Tanzania”.