Ljajic come se fosse Totti: gol e assist per la vittoria. La Roma, dopo due mesi, riscopre il gusto di festeggiare fuori casa. L’ultima volta al Tardini, il 24 settembre, contro il Parma. Il punteggio è lo stesso anche a Bergamo: 2 a 1 contro l’Atalanta. In rimonta, però. Mai accaduto, in questo torneo, al gruppo di Garcia di prendersi così i 3 punti. E questo rende il terzo successo esterno ancora più corposo, anche per tenere il passo della Juve. UMILE E SPIETATA La Roma va al minimo. Ma qui è il risultato a fare la differenza. Non sono giorni in cui si può pensare allo spettacolo. Mancano, per osare di più, troppi difensori, da Balzaretti a Castan, da Maicon a Yanga Mbiwa. Torosidis deve giocare per forza, pure se non sta bene. E per spezzare la catena di sinistra dell’Atalanta, composta da Dramè e Gomez, e con Iturbe che non lo aiuta, si fa male al polpaccio. Garcia deve far debuttare, dopo l’intervallo, il diciannovenne Somma che non si impressiona e dà già più garanzie di Cole che dal lato opposto sbanda dal primo all’ultimo minuto, offrendo il vantaggio lampo all’Atalanta. Raimondi, 33 anni, lo umilia: pallone tra le gambe, poi servito sul destro di Moralez che supera De Sanctis dopo appena un minuto di gioco. PAURA E TALENTO Proprio il portiere giallorosso, sbagliando l’uscita volante sul cross da sinistra di Dramè, sta per regalare il bis ai nerazzurri: la traversa, però, respinge il tiro di Baselli. La difesa della Roma sembra non tenere: pochi giocatori e non al meglio. Sembrano spaventati e insicuri. De Rossi si mette in mezzo a Manolas e Astori, come se la linea fosse a 5. Nel periodo peggiore, però, esce il carattere di alcuni interpreti. Nainggolan comincia a rubare palloni e Pjanic si fa largo nel 4-3-3 con accelerazioni davvero chic. Destro è utile se fa sponda ma meno in area. E’ il portafortuna della Roma in campionato: 6 gare da titolare e 6 successi. Ma, nel pomeriggio in cui Totti è assente per squalifica, irrompe sulla scena l’attaccante più completo dopo il capitano. Chissà se Ljajic diventerà il suo erede. Qui a Bergamo, intanto, aspetta solo di avere la palla tra i piedi per incidere sul risultato e sul torneo. Ribalta l’azione e, in venti minuti, il punteggio. Riceve da Pjanic e, con il solito destro sul palo scoperto, sigla il gol del pari che è pure il suo quarto in campionato: agganciato Destro, sono loro i due tiratori scelti. Poi chiama lo scambio a Nainggolan che, riavuta la palla sul sinistro, porta avanti la Roma a fine primo tempo. GESTIONE PER LA COPPA Il Cska Mosca ha appena perso 2 a 1 sul campo del Krasnodar, scivolando al terzo posto in classifica. La Roma, ancora una volta capace di prendersi il successo nei primi 45 minuti, controlla invece nella ripresa. Giusto un paio di rischi e via. Gervinho resta in panchina, risparmiato per Mosca, Florenzi gioca mezz’ora al posto di Iturbe, Keita entra nel finale per Ljajic e per il 4-1-4-1: li vedremo martedì in Russia. De Rossi sta per regalare il pari a Moralez. Ecco perché esulta più degli altri per la nona vittoria.
Una prova di forza: tanto carattere, poca qualità, tranne rare eccezioni. Male male solo Cole, situazione irrecuperabile. DE SANCTIS 5,5 Un’uscita a vuoto da brividi (se Baselli fa gol sono dolori) e nessuna parata importante da segnalare. I primi minuti sono da incubo per la Roma e non solo per lui, poi la situazione si calma e prende solo un po’ di freschetto. TOROSIDIS 6 Dalle sue parti si agita Gomez, veloce e scattante. Il passo non è lo stesso e le difficoltà sono evidenti, cresce col passare dei minuti, ma sul più bello accusa un guaio al polpaccio (terza partita in una settimana). Un problema in più per Mosca, tanto per cambiare. MANOLAS 7 Denis prima e Bianchi poi gli danno parecchio da fare, lui evita di buttarla sul fisico e gioca d’anticipo. Alterna interventi da principino a quelli da spaccalegna. Domina la scena. ASTORI 5,5 Un rientro non proprio in grande stile. Non è al meglio e in più, tappare le falle di Cole non è compito semplice. Spesso si trova in ritardo e sfiora il pasticciaccio nel primo tempo (gol di Moralez escluso). COLE 4,5 Passi Robben, ma il tunnel che subisce da Raimondi dopo nemmeno un minuto di gioco, non è accettabile. Spesso in ritardo sulle chiusure, la gamba non va e avanti è praticamente inconsistente. Gli passano tutti davanti, o dietro. Imbarazzante. PJANIC 6,5 Mantiene la lucidità anche nei momenti difficili, scarica su Ljajic la palla dell’uno a uno. Gioca con intelligenza, a tratti pure risparmiandosi. DE ROSSI 5,5 Un sacco di tuffi su tutti i palloni e in ogni zona del campo. Prestazione di carattere ed efficacia, peccato perché nella ripresa rischia di combinarla grossa con un disimpegno troppo leggero in area, più da centrocampista che non da “stopper”. NAINGGOLAN 7,5 Avvia a conclude l’azione del secondo gol romanista. Si dedica al recupero di palloni e alle ripartenze. Prende botte e le restituisce. E’ sempre a duemila. ITURBE 5 Prova alcune giocate in velocità, ma bene che vada sbatte contro l’avversario. Rimedia un sacco di punizioni, questo è positivo, ma è anche troppo poco. LJAJIC 8 Un gol e un assist, si dimostra l’attaccante più in palla della Roma e ora anche numericamente il migliore (con Destro, quattro gol). DESTRO 5,5 Il suo apice lo tocca in due sponde a metà campo, da cui partono le azioni da gol della Roma. Si vede poco nella zona calda. SOMMA 6 Sta molto basso e rischia pochissimo. Le piccole cose che deve fare le fa bene. Buon esordio. FLORENZI 6 Con un po’ di fortuna e lucidità in più, chiuderebbe la partita con un gol all’attivo. Prezioso il contributo in fase difensiva. KEITA 6 Una quarto d’ora d’esperienza. GARCIA 6,5 Tanti sono gli assenti, quelli che ha non se la passano nemmeno troppo bene. Vince su un campo terribile e guarda avanti con ottimismo. Chiedere pure la prestazione sarebbe stato troppo.