Il fenomeno dello streaming live dei principali eventi sportivi appassiona da tempo gli utenti della rete. Negli ultimi anni le più note piattaforme di pay tv Sky e Mediaset Premium sono venute incontro alle esigenze di un pubblico sempre più attento all’evoluzione della tecnologia, fornendo per gli abbonati delle vere e proprie piattaforme digitali con cui vedere le partite in diretta da PC, tablet e smartphone. Vero è che la qualità non sempre è straordinaria come quella dei match in tv ma i principali appuntamenti vengono trasmessi senza disservizi, ovviamente grazie al fatto che si tratta di organizzazioni serie e di qualità.
E il resto?
Chi naviga internet, specie nei primi tempi, ha imparato il suo carattere primordiale del “mondo dell’illegalità”: abbiamo imparato a scaricare musica, film, giochi nei primi anni 2000, con l’arrivo dell’ADSL, tutto in maniera assolutamente gratuita. Se, inizialmente, si gridava alla violazione dei diritti d’autore, nel lungo periodo abbiamo assistito ad una svolta epocale nel modo di ascoltare la musica o di giocare al pc.
Diverso, invece, è stato il discorso dei film e, in qualche modo, anche delle partite di calcio dove gli interessi in gioco sono più ampi e si sono coalizzati meglio, cercando di limitare quanto più possibile il fenomeno che rasenta sovente la legalità.
I conoscitori del web hanno sicuramente sentito parlare di portali di streaming live come Rojadirecta che, con frequenti cambi di domini e hosting, cercano di fornire in maniera discutibile le immagini dei più importanti eventi sportivi mondiali. La qualità non è sempre ottimale ma questi sistemi mettono in atto un vero e proprio business dal quale il “padrone” del web, Google, si è comunque legittimamente tirato fuori con il suo canale pubblicitario. Sebbene si contino diverse cause intentate dai principali operatori della Pay Tv, il fenomeno resiste e rappresenta una costante che accompagna ogni domenica di campionato: internet è nato per abbattere le restrizioni, i limiti, le intermediazioni. E’ lecito attendersi, dunque, che ci sarà sempre qualcuno che, negli anni, tenterà di assaltare qualsiasi barriera che, un tempo, rappresentava una certezza quasi invalicabile per i produttori di servizi.