Chi chiuderà le portiere dell’at- e che da domani, invece, sarà affidata a presenta a tutti gli effetti una tuale BMW X1 per salire a bor- auelle anteriori. La nuova X1 è infatti la copernicana agli occhi dei clie hi dell’attuale bordo della seconda serie, attesa verso la fine del prossimo anno, si troverà alle prese con qualcosa di più che un semplice cambio generazionale. Per alcuni versi sarà come entrare in una stanza conosciuta senza ritrovare i punti di riferimento consueti. A cominciare, fuor di metafora, dalla trazione. Che oggi, nelle versioni a due ruote motrici, è rigorosamente posteriore quelle prima Suv della Casa ad adottare il pianale “tutt’avanti” Ukl1 che già equipaggia la compatta monovolume Serie 2 Active Tourer e la terza edizione della Mini. La questione non è statisticamente irrilevante, dal momento che poco più di 50 X1 su 100 vengono attualmente vendute senza la trazione integrale, e quindi rappresenta rivoluzione clienti più tradizionalisti del marchio tedesco.
I quali però, se proprio non riusciranno a digerire la novità, potranno sempre optare per le versioni 4×4, dove una frizione multidisco di tipo Haldex ripartisce la coppia tra i due assali in funzione delle necessità. Quelli meno ancorati alle liturgie automobilistiche, invece, apprezzeranno subito il principale vantaggio (per la Casa è la riduzione dei costi, ma questa è un’altra faccenda) del nuovo schema meccanico: il maggiore spazio a bordo, grazie alla collocazione trasversale dei motori, che consente di accorciare il muso e avanzare l’abitacolo. Aumenta la praticità Dal punto di vista del design, significa perdere un po’ quell’effetto di cofano lungo e cabina arretrata che rappresentava forse la qualità estetica migliore di un modello, l’X1 attuale, non riuscitissimo sotto il profilo dello stile: la sovrabbondanza di linee e i passarnota molto grandi rispetto ai cerchi l’hanno sempre fatta apparire, agli occhi degli integralisti del design, come una sorta di “brutto anatroccolo” nella scuderia BMW, anche se alla fine il pubblico, con i risultati di vendita, lo ha incoronato cigno a pieni voti, complici anche la sua taglia contenuta, il carattere di crossover e le spiccate qualità dinamiche. In ogni caso, la nuova generazione, pur in presenza di proporzioni vano motore- abitacolo che ne ridimensionano un po’ la baldanza sportiva, si presenta con un design volto ad accentuarne solidità e compattezza, con un cofano fortemente ispirato alla X3 ristilizzata e, in parte, pure alla X4.
I fari, poi, assottigliati e prolungati fino a toccare il doppio rene della mascherina, disegnano un musetto filante e aggressivo quanto basta. Più potente dell’attuale Con le sue proporzioni ingrandite, l’abitacolo promette di esaltare ulteriormente le doti di praticità e versatilità interna che hanno reso popolare la X1. E anche l’efficienza risulterà confermata: il modello corrente è uno dei meno assetati sul mercato, quello nuovo dovrebbe esserlo, se possibile, ancora meno. Neppure la seconda generazione vedrà in gamma il sei cilindri in linea: la Casa non avrebbe intenzione di reingegnerizzarlo per consentirne la collocazione trasversale. La scena sarà tutta rubata dai tre e quattro cilindri a benzina e a gasolio, ai quali verranno richieste, nelle varianti più muscolari, prestazioni sportive di un certo livello, con potenze di picco che si annunciano superiori ai 218 cavalli espressi dalla X1 25dA della gamma odierna. In effetti, è facile immaginare una linea motori che ricalchi in linea di massima quella della Active Tourer: a partire dal tre cilindri 1.5 da 136 cavalli a benzina e da 116 cavalli, diesel, che la X1 sarà la prima sport utility BMW a montare. Il quattro cilindri a gasolio di due litri, che ha esordito quest’anno sulla X3, sarà disponibile probabilmente in entrambe le varianti di potenza, 150 e 190 cavalli, mentre il 2.0 a benzina da 231 dovrebbe essere al top dell’erogazione. In attesa di una futura versione ibrida, capace di 270 CV. E a meno che non trovino conferma le voci di una X1 con il logo M in grado di sfidare l’Audi RS Q3 e la Mercedes GLA 45 AMG, che nella categoria 4×4 hanno colto in contropiede la Casa bavarese.