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Streaming Cesena-Milan in Diretta Tv su Sky go e premium play. CESENA Da oggi lo stadio cesenate non si chiamerà più solo Manuzzi, ma avrà anche un nome commerciale frutto di una sponsorizzazione non da tutti condivisa. Al Milan tocca, quindi, inaugurare questa doppia denominazione e al Cesena, di conseguenza, far sì che questo evento coincida col ritorno alla vittoria. Non sarà facile per gli uomini di Bisoli, ma non sarebbe nemmeno la prima volta. Nelle dodici esibizioni sul terreno dell’ex Manuzzi, i rossoneri ci hanno lasciato le penne cinque volte, un ruolino, quello bianconero, che non è niente male. La formazione rossonera è reduce dal pareggio di Empoli che non ha proprio soddisfatto la società. Peggio, però, ha fatto il Cesena, seccamente sconfitto sul campo della Juventus. Entrambe quindi hanno la necessità di muovere la classifica. Il Milan coi tre punti, mentre i romagnoli potrebbero anche accontentarsi del pari, anche se vincere sarebbe meglio davanti a un pubblico che sarà quello delle grandi occasioni.

Rientra De Feudis «La serie A è uno dei campionati più difficili – asserisce Bisoli – e quindi dovremo scendere in campo con l’impegno di dare il massimo e con l’obiettivo di trovare un risultato positivo importante per muovere la classifica. Il Milan è una squadra di campioni: Torres, Honda, Menez, El Shaaravy. Davanti ha tanta qualità. Ne consegue, pertanto, che noi dovremo limitare le loro potenzialità e sfruttare le loro carenze. Inzaghi ha portato nella squadra grande entusiasmo ed ha saputo inculcare nei suoi giocatori lo spirito della squadra provinciale». Ci si deve attendere delle novità nella formazione? «Cercherò schierare gli uomini migliori sotto profilo fisico, tecnico e mentale. Siamo in linea con i nostri programmi. Nello scorso campionato nessuno ci dava come promossi, poi siamo riusciti a sovvertire il pronostico ed ora giochiamo in serie A». Per quel che concerne la formazione potrebbe rientrare De Feudis. Ci sono possibilità 2012-02-17_cesena-milananche per Succi apparso in gran forma secondo Bisoli.

MILAN Toccategli tutto, ma non i suoi giocatori. Se Filippo Inzaghi, da calciatore, poteva passare – almeno sul campo – per uno dei centravanti più egoisti in circolazione, da allenatore ha radicalmente cambiato la sua visione.

Ieri, alla vigilia della partita con il Cesena, ha tirato fuori le unghie e difeso a spada tratta quei suoi ragazzi finiti negli ultimi giorni sul banco degli imputati: «E’ brutto trovare un colpevole, ma al Milan da sempre si fa così e non mi piace – ha tuonato Inzaghi -, è un giochino che non fa bene a nessuno. Magari a dicembre potremo giudicare e trovare i colpevoli, non ora, bisogna farla finita. Non dobbiamo gettare a mare quanto di buono fatto finora, lasciamo stare i giocatori, se bisogna prendersela con qualcuno, che si attacchi me. Questi ragazzi hanno bisogno di serenità, sono tutti grandi professionisti e hanno il Milan nel cuore: il 10 luglio non potevo dirlo, oggi sì, tutti hanno voglia di battersi per questa maglia. Se poi uno ha dei limiti, i limiti sono propri di una persona e non si può colpevolizzarla per questo».

Io meglio di Allegri

Inzaghi ha battuto molto su questo tasto e prima di passare alle difese dei singoli giocatori, ha sottolineato con orgoglio: «Sono sei-sette anni che il Milan non iniziava così bene, questi ragazzi sono straordinari, lasciamoli lavorare e con pazienza daranno gioie ai tifosi». La squadra rossonera nelle prime quattro giornate ha ottenuto 7 punti, gli stessi che raggranellò Leonardo nel campionato ’09-10, poi con Allegri bilanci ben più magri, con 5 (’10-11 e ’11-12), 3 (’12-13) e 4 (’13-14) punti nelle successive quattro annate.

Ma, come detto, Superpippo ha focalizzato la sua attenzione su alcuni giocatori, in primis Bonera: «Daniele è qui da otto anni, si allena sempre bene e ha giocato molto anche prima del mio arrivo in panchina – ha incalzato Inzaghi -. A Empoli ha fatto un errore sul primo gol e basta, sul secondo lui non c’entra. De Sciglio? Ha fatto buone partite, non ottimali, e lo sa anche lui. Mattia è un ragazzo serio che fa vita da atleta, forse sta pagando il Mondiale, deve recuperare lo spirito giusto e riadattarsi a sinistra, ritrovare confidenza, ma con lui possono stare tranquillo così come con El Shaarawy. Stephan è un grandissimo giocatore, dopo l’ottima gara con la Lazio si è infortunato in Nazionale e ha perso tempo. Ora gli manca brillantezza, ma con lui e De Sciglio mi sento in una botte di ferro».

Oggi a Cesena c’è una nuova verifica e i 3 punti sarebbero la miglior medicina, per fare un regalo a Berlusconi (domani compirà 78 anni, «lui per noi è una risorsa») e anche per scacciare un possibile nemico in più: «Mi auguro che la pressione non spaventi, i ragazzi devono continuare a lavorare e acquisire certezze: possiamo solo crescere. I gol subiti su calcio piazzato? Sappiamo di dover migliorare».

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