Moreno: “Io rapper… che fatica a dire moglie”


E stato il primo rapper a entrare nella scuola di Canale 5, ha vinto la dodicesima edizione di Amici e quest’anno c’è tornato in veste di coach della Squadra Bianca. Dopo aver pubblicato due album ( ca e Incredibile), Moreno Donadoni ora gira l’Italia con un tour estivo e a Donna al Top racconta qualche chicca del suo passato e le sue aspirazioni per il futuro. A 24 anni sei già diventato famoso. Ti senti arrivato o soltanto agli inizi? «Sono giovane, quindi penso di essere all’inizio del “mondo dei grandi”. Ma visto che da otto anni faccio il rapper penso anche di avere già fatto un bel percorso. Però in un certo senso sto ancora “prendendo le misure” e mi fa un certo effetto salire su un palco insieme ai grandi nomi». Ti sei tolto qualche sfizio con i soldi che hai guadagnato? «A un genovese come me non si fanno i conti in tasca (ride, ndr). I soldi li ho messi da parte perché penso sia giusto cercare di avere delle basi solide per il futuro».

Dove è nata la tua passione per il rap? «Nei bagni a scuola, lì vedevo fare il freestyle (disciplina della cultura hip hop, ndr)». A chi ti ispiri? «Mi piacciono molto Marracash, che a livel10 di scrittura è geniale, J-Ax, che considero per tanti aspetti un pioniere, e Fabri Fibra, che secondo me è il portabandiera del rap italiano». Hai mai pensato di mollare oppure di cambiare lavoro? <No. Da ragazzino volevo fare il calciatore e 11 calcio, infatti, è rimasto il mio hobby. Per sei anni ho fatto il parrucchiere e poi, ma solo per pochi mesi, ho lavorato pure in un’azienda di sigarette elettroniche. Poi il sogno di fare il rapper si è realizzato e sono contento così». Sei figlio unico e in un’intervista la tua mamma si è lamentata dicendo da quando sei diventato famoso non ti vede quasi più. Cosa le rispondi? «Che tanto anche lei lavora e ci si vedrebbe per poco tempo solo la sera. Comunque lei è abituata perché sono un tipo intraprendente che già a 16-17 anni girava da solo per le gare di freestyle. I miei genitori mi hanno lasciato sempre molta libertà, l’importante per loro era che poi, alla fine, tornassi a casa». moreno

Di recente hai postato su Instagram una foto a petto nudo. Era un gioco o una provocazione? «Niente di tutto questo. Solo un buongiorno dopo una notte quasi insonne per il caldo e le zanzare». Hai molti tatuaggi? «Sì, il mio braccio destro è tutto tatuato, spazio libero ne resta poco, ma lo riempirò. Il primo tattoo che ho fatto parecchi anni fa è stato un matto perché penso che noi artisti, anzi noi operai della musica, come dico io, non abbiamo tutte le rotelle a posto. Intorno ci ho messo i simboli del mio mondo: un pallone, un micròfono^ del formaggio…». E vero che hai un piccolo difetto di pronuncia? «Sì, e penso sia una peculiarità di noi rapper. Faccio fatica a pronunciare le parole che contengono il gruppo “gl”, come aglio, moglie…». A proposito di moglie, la vita sentimentale come va ? «Preferirei non parlare delle mie vicende private. Ormai tutti sanno che sono fidanzato con una persona che non c’entra nulla con il mondo dello spettacolo (la studentessa Ilaria Melotti, ndr)».

Prossimi obiettivi? «Ottenere il disco d’oro con l’album Incredibile, per festeggiare con tutti quelli che mi hanno aiutato a ottenere questo traguardo personale. Poi ho in programma due serate, il 18 ottobre a Roma, all’Atlantico, e il 22 ottobre a Milano, all’Alcatraz. Invito tutte le mie fan». Una rima da dedicare alle lettrici di ? «Tutte quelle del mio ultimo cd». Ti piacerebbe andare al prossimo Festival di Sanremo? «Certo, sono un ragazzo ligure e come tale anche un grande fan di Fabrizio De André. Sono contento che lo scorso anno ci sia andato suo figlio. Mi farei valutare volentieri, ma solo se avessi un testo buono da sottoporre». Di recente Al Bano ha dichiarato la stessa cosa. Andresti sul palco con lui? «Francamente la vedo un po’ difficile, facciamo cose troppo diverse. Ammiro Al Bano per la sua voce, ma lasciamolo cantare da solo

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