Se fosse la storia del classico Italo americano dai modi vistosi e con tanta smania di farsi accettare nei salotti della buona società, quella di Alfred Di Mora e della sua DiMora Motorcar sarebbe come una sbruffonata qualsiasi. Peccato che Alfred pensi in grande, prometta di rivoluzionare il modo di costruire auto di lusso, e poi garantisca tutto con una vettura dal prezzo finale di 2 milioni di dollari ad esemplare.., ma che ancora non esiste. Sarà mica per questo che gli inglesi di Rolls Royce e i tedeschi di Maybach non sono affatto preoccupati?
Alfred Di Mora è un rampante, di quelli a cui piace fare beneficenza dai palchi da ricevimento, e possibilmente riempire la sala sottostante di star del cinema Hollywoodiano, anche se in disarmo. Impossibile non pensare che il sito internet della DiMora Motorcar già non certificasse l’interesse di dignitari e sultani di mezzo mondo per la nuova Natalia SLS 2. Quella che Di Mora definisce la nuova “berlina di lusso per antonomasia”, con qualche ragione e molto folklore.
Per ora, della Natalia esistono sono degli ottimi “rendering”, ovvero immagini computerizzate molto dettagliate che bastano per farsi delle idee almeno quanto dei prototipi in cartone e gesso, però con il vantaggio di costare meno. La creazione della DiMora Motorcar, con base a Palm Springs in California è ( sarebbe..) una maxi berlina lunga almeno 5,5 metri, larga circa 2 e alta 160 centimetri. Misure faraoniche distribuite su di una carrozzeria vistosissima e retrò, con un vero florilegio di cromature e linee spigolose affiancate da tratti curvi che danno una sensazione di imponenza fin troppo esasperata. Che dire poi degli otto scarichi posteriori? Servirebbero a far sfiatare il clamoroso motore 16 cilindri V da 14.000 centimetri cubi di cilindrata ad iniezione diretta di benzina: un mostro da 1.200 Cv di potenza e 1.200 Nm di coppia.
Piuttosto prematuro per ora parlare di prestazioni, e perfino ridicolo ragionare di consumi, ma si da per certo che la Natalia SLS 2 avrà la trazione integrale, sospensioni intelligenti e un impianto frenante progettato dalla Brembo per gestire un peso nell’ordine delle due tonnellate e mezza. A riguardo, il poliedrico Alfred Di Mora ha annunciato anche la collaborazione tra la sua azienda e la Barotex, una specialista di materiali compositi che sta sviluppando una speciale fibra ricavata dalla pietra lavica, ben più resistente e leggera di quella di carbonio.
Natalia SLS 2 resta pur sempre molto lontana dallo stereotipo di una vettura sportiva. Ogni esemplare verrà realizzato a mano, e le fasi della sua lavorazione saranno quotidianamente visibili a tutti attraverso delle web cam dedicate, ma poi sarà il cliente finale a dare il tocco di esclusività assoluta alla faccenda, scegliendo tra una lista di optional da capogiro. Di “base” ci saranno i sedili anteriori che possono ruotare su se stessi per ricostruire a bordo l’atmosfera di un vero salotto con TV a scomparsa e mobile bar, per altro con bottiglie di vino che a comando si stappano da sole. Più tradizionale l’idea di un computer portatile, di un sistema night-vision per la guida notturna e di piccole telecamere che aiutano nella guida in città, mentre la sagra del gadget scatta davvero con i sensori che controlleranno la pressione e il battito cardiaco. Piuttosto inutili, considerando che l’assegno da 2 milioni di dollari verrà staccato ben prima di mettere un piede a bordo.