Sondaggi politici elettorali choc, a Roma non si voterà per adesso


I sondaggi politici elettorali degli ultimi giorni stanno letteralmente mandando a soqquadro le previsioni di Matteo Renzi. Il PD, infatti, ha un margine tutt’altro rassicurante sul M5S nelle intenzioni di voto nazionali e a Roma, dove Marino si dimetterà (forse!) è addirittura dato come primo partito, in odore di trionfo. Sebbene, quindi, gli esponenti Dem dicano che si voterà in primavera insieme alle altre grandi città chiamate alle urne (Milano, Napoli e Torino), pare che si stia pensando seriamente ad un rinvio del voto per organizzare al meglio la campagna elettorale che si annuncia come fallimentare.

Il rischio di trovarsi un pentastellato sindaco oppure qualcuno come Giorgia Meloni o Alfio Marchini il premier non vuole proprio prenderselo.

Ultimi sondaggi politici elettorali oggi 23 ottobre: Movimento 5 Stelle devastante a Roma

Sondaggi elettorali

(Foto Corriere della Sera)

L’ultimo sondaggio politico di Datamedia per Il Tempo vede il M5S primo partito con il 32,4 per cento dei consensi stimati: una valanga a cinque stelle che fa tremare il Partito Democratico, segnalato in affanno al 22,2%. In grande forma Fratelli d’Italia AN che, dal canto suo, potrebbe proporre proprio la Meloni come candidato sindaco e strappare l’8,1 per cento. Forza Italia è segnalata al 9,4%, la Lista Marchini (che non si è ancora capito con chi si candida) al 7%, Noi Con Salvini (che sarebbe la sigla al Sud della Lega) è stimata del 5,2% mentre Sinistra Ecologia e Libertà, attualmente alleata del PD, vale il 6,7%. Non è finita per Marino: se si ricandidasse, il sindaco dimissionario potrebbe ottenere il 4,5%.

Questi gli ultimi sondaggi politici sulla Capitale, vediamo ora il clamoroso retroscena.

Rinvio elezioni a Roma, ultime notizie choc: Renzi terrorizzato dai sondaggi politici

A dare la notizia è Affari Italiani. “I tecnici di Palazzo Chigi e del Viminale – scrive il quotidiano – starebbero mettendo a punto nei dettagli un decreto legge ad hoc per rinviare di dodici mesi le elezioni amministrative a Roma”. Il problema, si legge, è il Presidente della Repubblica Mattarella che non sarebbe assolutamente d’accordo. Renzi, comunque, sarebbe seriamente intenzionato ad una forzatura da barattare con Alfano, ministro degli Interni, che dovrebbe agire da un punto di vista materiale. Le unioni civili, in programma in Parlamento ad inizio 2016, potrebbero essere merce di scambio.

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