«Fare subito la legge sulla prescrizione». A pochi giorni dalla sentenza choc che ha assolto per prescrizione il magnate dell’Eternit, Stephan Schmideiny, il presidente del Senato, Pietro Grasso, torna a lanciare un appello affinché si allunghino i termini ridotti dalla legge ex Cirielli. «Si può fare — assicura l’ex capo della Direzione Nazionale Antimafia —, da tempo ho indicato un modo possibile. Ora che con l’emozione del momento tutti gridiamo alla necessità di fare presto, speriamo si possa andare avanti». Ma i parenti delle vittime di Casale Monferrato si appellano al premier Matteo Renzi, che vedranno martedì, e chiedono concretezza. Il primo problema da affrontare sono i fondi per il risanamento. Si sperava negli 89 milioni di euro di risarcimento previsti dalla seconda sentenza di condanna del miliardario svizzero, ma la Cassazione l’ha annullata. Lo dice chiaramente il sindaco, Titti Palazzetti: «A causa della sentenza, Schmidheiny, pur definito “colpevole” dalla procura generale, non dovrà versare nemmeno un euro. Ma noi abbiamo bisogno di almeno 60 milioni entro 2 o 3 anni per continuare la bonifica, e di 100 per completarla». Soldi che chiedono anche a Napoli, dove la fabbrica di Eternit di Bagnoli, ora abbandonata, ha già causato 552 morti. E ieri a Milano la procura ha chiesto 6 condanne per omicidio colposo plurimo per i passati vertici dell’Enel che nella centrale elettrica di Turbigo, per 60 anni, non avrebbero preso «alcuna misura di sicurezza per proteggere i lavoratori esposti alle polveri».
Ora tocca a Renzi. Rispetterà la doppia promessa fatta? Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, dopo il milione e mezzo di euro stanziato per Casale Monferrato, ieri ha assicurato: «C’è il tema della prescrizione che questo governo affronterà e c’è la questione di bonificare i tantissimi siti invasi dall’amianto. Le competenze sono dei Comuni e in parte delle Regioni e per i siti nazionali anche del governo. Ci vuole uno sforzo comune». Ma se è difficile reperire i fondi per il piano straordinario di bonifica, lo è anche trovare l’intesa con il centrodestra sulla modifica della legge, voluta dal governo Berlusconi, e al tempo ribattezzata «salva Previti». L’M5S offre collaborazione: «Ma nella massima trasparenza. L’ennesimo inciucio sulla prescrizione sarebbe un insulto per tutti», avverte il capogruppo in Senato, Alberto Airola. In molti chiedono poi il rafforzamento delle leggi contro gli inquinatori. «L’indignazione non basta. Occorre approvare subito il ddl sugli ecoreati», auspica Legambiente. «Non c’è solo l’Eternit o l’Ilva. A causa dell’inquinamento, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, muoiono 1.200 italiani l’anno» denuncia il verde Angelo Bonelli. E accusa il governo: «Nella legge sui reati ambientali è stata inserita una norma che prevede l’irreversibilità del danno all’ecosistema. Se approvata bloccherà numerosi processo.