Lady Mastella pagava l’affitto alla cognata con i soldi pubblici


Vincenzo Iurillo Napoli Stringi stringi, nella disciolta Udeur di Clemente Mastella tutto restava in famiglia. Candidature alla moglie (in consiglio regionale) e all’ex cognato (in Parlamento), incarichi al consuocero ingegnere (nelle aziende pubbliche), assunzioni alla nuora (un praticantato nel giornale di partito), consulenze al figlio avvocato (dalla società editrice del quotidiano e non solo). Ma ora sappiamo che restavano in famiglia, e più precisamente alla sorella dell’ex ministro della Giustizia di Prodi, anche un bel po’ di fondi pubblici del consiglio regionale della Campania. Lo si apprende da un paio di verbali depositati agli atti delle indagini della Procura di Napoli sulla spese pazze in Regione. Coordinata dal pm Giancarlo Novelli e condotta dal Nucleo Tributario della Guardia di Finanza partenopea, agli ordini del colonnello Nicola Alterio, l’inchiesta è approdata il 1 aprile alle notifiche degli avvisi di conclusione. Tra i circa cinquanta indagati con accuse di peculato c’è Sandra Lonardo. La moglie di Clemente Mastella. La ex presidente del consiglio regionale nell’ultima consiliatura Bassolino, oggi in carica come semplice consigliere. Convocata dal pubblico ministero il 28 giugno 2013, assistita dagli avvocati Alfonso Furgiuele e Fabio Carbonelli, Lady Mastella si è presentata con un corposo fascio di carte relative alla propria attività politica: disegni di legge regionale, attività in commissione. Ha spiegato che i circa mille euro mensili di fondi pubblici destinati alle iniziative connesse al mandato istituzionale le mastella_lonardovenivano girati dal capogruppo Ugo De Flaviis con procedure informali (“il nostro gruppo è composto solo di due consiglieri”).

QUEI SOLDI sono stati impiegati, dice, “per pasti, per il mio sito internet, per retribuire la persona che mi accompagna a Napoli, vengo da Benevento”. Lonardo sottolinea anche di aver speso 500 euro mensili per il fitto di una stanza presso la sede provinciale dell’Udeur in via Donizetti numero 2, a Benevento. Per curare i rapporti politici con il territorio dove è stata eletta nel 2010 con 10.940 preferenze. E indovinate di chi sono quegli uffici? Lo rivela Antonietta Maccauro, segretaria amministrativa Udeur a Benevento, in un verbale del 18 novembre 2013: “Sono di proprietà di Miriam Mastella, sorella di Clemente Mastella”. La signora Maccauro conferma che Lonardo pagava 500 euro mensili per la stanza, il resto dell’affitto veniva coperto dal marito all’epoca europarlamentare Clemente Mastella. Bene, e le ricevute dove sono? “Non ci sono ricevute – precisa Maccauro – c’era un rapporto fiduciario”. E qui potrebbe cascare l’asino. La Procura è orientata a chiedere il rinvio a giudizio dei consiglieri regionali che non riusciranno a dimostrare l’utilizzo dei fondi pubblici attraverso contratti registrati, fatture, tracce di bonifici. Con buona pace del “rapporto fiduciario” che fa sembrare sufficiente la parola data e una stretta di mano. Una cosa comunque bella, che rinsalda i rapporti e gli affetti tra amici. O tra parenti.

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