Non hanno sortito particolari novità le settimane conclusive del 2015 in tema di riforma delle pensioni: le ultime notizie sulla previdenza si limitano ai correttivi inseriti in Legge di Stabilità 2016 che hanno in parte sbloccato alcune vertenze. Come è noto, infatti, l’opzione donna è stata fatta salva fino al 31 dicembre ed è stata attuata la settima salvaguardia per gli esodati, non comprensiva comunque delle esigenze di tutti.
Niente da fare per i lavoratori precoci che hanno visto il rinvio della flessibilità in uscita ai primi mesi dell’anno da poco iniziato.
Ultime notizie pensioni: precoci attendono Renzi al varco
Il premier ha lanciato la sua promessa lo scorso ottobre, in occasione della presentazione della Legge di Stabilità. Il tema della pensione anticipata, da tutti additata come panacea di tutti i mali e quindi da modificare, sarà trattato secondo le aspettative dei precoci già dalle prossime settimane. Anche il Ministro del Lavoro Poletti ha avanzato promesse a più riprese ed è più che lecito che da Palazzo Chigi debbano attendersi la pressione dei tanti che auspicano in novità importanti e finalmente risolutive.
Riforma pensioni 2016: cosa accadrà per le donne?
Le signore sono le più danneggiate dall’incremento dell’età pensionabile avvenuto a causa dell’adeguamento alla speranza di vita. Le signore che al 31 dicembre avevano i requisiti per opzione donna hanno goduto del prepensionamento che, tuttavia, ha lasciato fuori quelle nate negli ultimi trimestri di 1957 e 1958: per loro la speranza è che a settembre, data designata per la verifica della possibilità di continuare con il regime sperimentale contributivo, si attui una proroga, magari al 2018 come auspicano tante altre.
Ultime pensioni esodati: settima salvaguardia non risolutiva, in arrivo ottavo provvedimento?
Come abbiamo scritto nelle scorse settimane, la settima salvaguardia non ha risolto i problemi dei circa 50 mila esodati: anzi, circa la metà è rimasta sprovvista di tutela. La situazione non ottimale è piuttosto evidente tant’è che lo stesso Damiano ha lasciato intendere che non è da escludersi un ottavo provvedimento di salvaguardia.