Matteo Renzi all’Expo
Il casus belli è stata proprio la mancata citazione tra i vari padri dell’Expo durante il discorso del premier Matteo Renzi, ma sul vero nome che è poi stato dimenticato di Romano Prodi si è poi riaccesa un’altra polemica all’interno del Pd ed in poche ore non per cosi dire liete per i democratici alle prese con l’Italicum. Fu lui, il Professore, durante il suo secondo mandato da premier, a lanciare la candidatura, ricordano i prodiani come Sandra Zampa: “Sarebbe stato giusto riconoscerlo”.
Il discorso di Renzi
Nel suo intervento a braccio sul palco di Expo, Renzi rende merito ai precedenti governi e ai presidenti del Consiglio che prima di lui «hanno lavorato» perchè Milano ospitasse l’Esposizione. Ma cita solo due nomi: l’ex sindaco Letizia Moratti (2Ha avuto l’intuizione») e il presidente emerito Giorgio Napolitano («Ha garantito con tenacia la solidità istituzionale2). Dalla platea sono intenti ad ascoltare, tra le tante autorità, gli ex premier Romano Prodi, Massimo D’Alema, Mario Monti. E Rosy Bindi, che a fine cerimonia accende la miccia: “A volte Renzi dimentica qualche nome. Come si fa a citare Moratti e non quel governo, di cui ero parte, dal quale è iniziato tutto?”.
Riferimenti
È al secondo governo Prodi che fa riferimento Rosy Bindi. Quel governo promosse la candidatura di Milano, città allora guidata dal centrodestra.