Dopo il cauto sbarco a Wall Street, il piano Marchionne sembra imboccare la direzione giusta. Ieri il ceo di Fca era a Torino per la presentazione della nuova 500X, un modello di straordinaria importanza per il rilancio delle fabbriche italiane: «Un progetto vitale per Melfi che già produce la nuova Jeep Renegade». Completamente progettato, sviluppato e costruito in Italia, il crossover del brand Fiat sarà in vendita in oltre 100 Paesi, molti dei quali in altri continenti. Il manager che guida Fiat Chrysler ha parlato per la prima volta dopo il cda della nuova società di fine ottobre a Londra ed ha puntualizzato alcuni degli importanti temi approvati in quel board: «Il convertendo e il collocamento delle azioni Fca negli Stati Uniti avverranno probabilmente insieme prima di Natale. Per realizzare lo scorporo della Ferrari e l’Ipo servirà invece più tempo, credo che l’operazione potrà essere concretizzata nel secondo o nel terzo trimestre del prossimo anno». Il manager italo-canadese ha manifestato soddisfazione per come i mercati hanno valutato le ultime mosse del management di Fca: «Ad un mese dal debutto a Wall Street siamo contenti di come stanno andando le cose, credo che il mercato abbia capito la razionalità delle nostre mosse e la direzione in cui intendiamo procede». Marchionne è tornato sulla motivazione che lo ha convinto ad avviare lo spin off del Cavallino: «L’abbiamo fatto per i nostri azionisti, per la fedeltà che hanno dimostrato nel tempo: abbiamo deciso di offrire loro la Ferrari che è la cosa più preziosa che abbiamo». Piazza Affari, in una seduta non facile, anche ieri ha premiato il titolo Fca che, in modo diverso, si è trascinato dietro anche Cnh e, soprattutto, Exor. L’azione dell’azienda automobilistica è cresciuta di quasi il 3% chiudendo a 9,15 euro. Più timido il rialzo (0,15%) di Cnh, mentre quella che è diventata la vera holding dell’ex Lingotto, cioè Exor che a breve sarà l’azionista di controllo di Fca, Cnh e Ferrari, ha visto il titolo rafforzarsi del 2,3% arrivando a sfiorare 34 euro. Marchionne ed Elkann saranno stati ancora più contenti per l’importante promozione di Goldman Sachs che ha inserito Fca nella convinction list e, in particolare, ha fissato un target price a 13,3 euro. Il convertendo dovrebbe ammontare a 2,5 miliardi di dollari, mentre i titoli da collocare dovrebbero corrispondere al 20% (circa 100 milioni di azioni). Marchionne ha spiegato che questa offerta al mercato sarà preceduta da un roadshow presso investitori e analisti in programma per il mese di dicembre. Il numero uno dell’asse Torino-Detroit ha ribadito anche che il piano industriale e quello del lancio dei nuovi modelli non subiranno cambiamenti, che la prossima nuova vettura che verrà fatta provare in Italia sarà l’Alfa Romeo Giulia nella seconda parte del 2015 (l’auto verrà svelata a fine giugno) e che il prossimo anno si vedrà anche il Suv Levante della Maserati, primo prodotto della rinnovata Mirafiori dove si è svolta parte della presentazione 500X. Il manager ha parlato pure di Renzi: «Sta andando nella direzione giusta, deve portare avanti le riforme ma non deve rallentare. Capisco il rapporto moderato con i sindacati anche se non lo condivido del tutto». Un ultimo flash sull’importante attività sportiva del Cavallino, una sfida che si è impegnato personalmente a rilanciare: «Sì, mi sto organizzando per andare all’ultima gara di Adu Dhabi, dovrei farcela. È stata una stagione difficile, lasciamola finire prima di parlare. Vettel? Alonso? Al momento giusto saprete».