La sera prima di sparire nel nulla Elena disse a suo marito che doveva restituire 150 euro a un amico, il quale le aveva ricaricato il telefono. L amico era l’uomo della Golf, di cui avete parlato spesso su Giallo. Lui la rassicurò, dicendole che l’indomani avrebbe consegnato i soldi all’amico. A quanto pare Michele non se la prese per niente, né le fece troppe domande su questo misterioso signore. Poi lei gli disse che non c era bisogno di restituire il denaro, perché lui non lo voleva. Anche in questa circostanza Michele ha avuto un comportamento sospetto. Quando gli ho detto di dire la verità su quello che è successo a Elena, di liberarsi la coscienza, lui mi ha messo alla porta…”
IL GIALLO DEI VISTITI NEL CORTILE Chi parla è Morena Deidda, amica ed ex compagna di scuola di Elena Ceste, la mamma di 37 anni di cui non si hanno notizie da quasi nove mesi. Morena parla di Michele, in questi giorni finito un’altra volta sotto i riflettori per aver picchiato una giornalista televisiva, ricoverata perfino in ospedale. Un uomo sconvolto o violento? Come saprete, Elena è scomparsa da casa la mattina del 24 gennaio. Gli ultimi ad averla vista, intorno alle 8, sono stati i figli e una vicina di casa, che per i carabinieri potrebbe però confondersi. Era in giardino, nella sua villetta a Motta di Costigliole, in provincia di Asti. Il marito, Michele Buoninconti, vigile del fuoco di 44 anni, denunciò subito la scomparsa della moglie e disse ai carabinieri di aver trovato i vestiti di Elena per terra in cortile. Disse Michele: «Erano gli abiti che indossava mia moglie. Si è spogliata ed è andata via». I sospetti, però, si sono concentrati sin da subito proprio sul marito, il quale avrebbe mentito riguardo al loro rapporto, tutt’altro che idilliaco. E anche sui vestiti trovati in giardino Michele ha detto una bugia, visto che dalle perizie è emerso che erano puliti, cioè non erano stati indossati da Elena quella mattina, né i giorni precedenti. Nel racconto del marito, insomma, c’è qualcosa che non torna. Nelle scorse settimane Morena ci aveva detto che la pagina Fa- cebook di Elena era stata recentemente manomessa da qualcuno. Da chi? Siamo andati a Costigliole per parlare con Morena, alla quale abbiamo fatto alcune domande.
“NON DOVEVA PARLARE DEGLI AMICI DI ELENA”
Morena, quante volte ha incontrato Michele Buoninconti dopo la scomparsa di Elena?
«L’ho incontrato due volte. È stato lui a volermi vedere, in quanto aveva saputo che conoscevo Elena ma lei non gli aveva mai parlato di me».
Che cosa vi siete detti?
«La prima cosa che gli ho chiesto è perché in tv avesse detto certe cose su Elena. Mi è venuto spontaneo chiedergli perché avesse parlato degli uomini che sua moglie frequentava. Che bisogno c’era di rendere pubbliche certe cose? Gli ho detto: “Ti rendi conto che stai parlando della madre dei tuoi figli?”».
E lui che cosa ha risposto?
«Ha detto che gli era sembrato giusto dire certe cose perché potevano rivelarsi utili alle indagini».
Gli ha fatto altre domande?
«Certo. Ho voluto sapere quello che tutti si chiedono da nove mesi, cioè da quel maledetto giorno in cui la mia povera amica Elena è svanita nel nulla. Gli ho chiesto perché è andato a denunciare subito la scomparsa della moglie, senza aspettare nemmeno un giorno. Un comportamento strano. Chiunque di noi, se non trovasse a casa un famigliare, aspetterebbe un po’ prima di sporgere una denuncia. Lui ci è andato subito. Perché? Mi ha risposto che la moglie
non era solita allontanarsi da casa. Non lo faceva mai. E quindi si è preoccupato».
E riguardo ai vestiti trovati in cortile ha detto qualcosa?
«Sì, certo. Me ne ha parlato per giustificare il fatto di essere andato subito dai carabinieri. Ha detto che il vedere gli abiti di sua moglie in terra lo ha fatto andare nel panico».
; E la seconda volta che vi siete visti di avete
cosa parlato?
«La seconda volta abbiamo affrontato il discorso delle sette sataniche. Lui mi fece leggere la lettera anonima scritta da una donna vittima delle sette. A quel punto gli chiesi se nei mesi precedenti alla sua scomparsa Elena gli avesse fatto delle richieste di denaro. Soldi extra rispetto a quelli necessari per prov-
vedere alle spese ordinarie. ( ¡líelo chiesi perché ho sentito dire che i satanisti spesse dilapidano un sacco di soldi, che vengono estorti loro da sedicenti santoni. Fu in quel momento che lui mi parlò dei 150 euro che la moglie gli chiese la sera del 23 gennaio, cioè alla vigilia della sua scomparsa. Lui, come vi ho già detto, non si scompose più di tanto, e questa cosa mi parve sospetta. Pensai: tua moglie ti dice che deve dei soldi a un “amico” e tu la prendi così bene? Strano…». Fin qui quello che lei ha voluto sapere da Michele. Lui, invece, cosa le ha chiesto?
«Mi chiese se conoscevo un certo Massimo e un certo Tony, ma io gli risposi di no. Poi lui mi disse di aver saputo dal cognato Danilo che la moglie il 7 settembre 2013 si era vista con il cosiddetto “uomo delle cave”, un altro “amico speciale”. Prima di andare via gli ho detto: “Michele, tu sai la verità: parla! Solo tu sai come sono andate le cose”. Lui, sentendo parole così dure, mi ha messo alla porta e da quel momento non ha più voluto incontrarmi. Questo è tutto ciò che posso dire riguardo ai miei incontri con il marito di Elena. Ma ce una cosa importante che vorrei aggiungere: conosco Elena da 20 anni. Ho condiviso con lei gli anni più spensierati. Io sono una donna che non accetta la scomparsa di un’altra donna. Elena potrebbe essere chiunque di noi. Bisogna trovare la verità. Sono stanca di sentire che si è allontanata, che tornerà. Elena è una mamma, non può aver abbandonato i figli. In questi mesi sono stata accusata di manie di protagonismo. È stato detto che lo faccio per notorietà, ma sono solo una donna che vuole giustizia. E non mi arrenderò»