Ciao Michelle! Ma è vero che ti sposi?» butta lì Pieraccioni. «Ma sì!» ammette lei sfoderando uno dei suoi celebri sorrisi. Subito dopo stringe la mano a Maurizio Battista, il comico romano che con Pieraccioni condurrà la prima settimana di Striscia (poi, toccherà alla coppia formata dalla stessa Hunziker e Chiambretti. Dal 13 ottobre con Michelle rientrerà Ezio Greggio). Nel frattempo arriva pure Piero Chiambretti, che si mostra alquanto perplesso perché lui lo smoking per il servizio non vuole metterlo, visto che la sua «divisa ufficiale» è il completo blu. Ma bastano poche battute dei colleghi e si convince. Così posano tutti e quattro insieme in esclusiva per Sorrisi, e le risate non si contano più. D’altra parte è questo lo spirito che si respira nella grande famiglia di «Striscia la notizia», al via dal 22 settembre su Canale 5 (il sottotitolo, per questa 27esima edizione, è: «La voce dell’indecenza»). Come ci confermano i quattro conduttori. Ognuno col suo stile.
MICHELLE HUNZIKER «Mi sposerò in diretta…» Unica donna tra tanti uomini, oltre che la più longeva a Striscia. Non si sente un po’ la zia dei suoi colleghi? «Bellissimo! Non mi era mai stato chiesto, vuol dire che sto andando avanti con l’età (ride). Diciamo la cugina, dai…». Contenta di ritrovare Chiambretti? «Mi trovo bene con Piero perché ha una testa internazionale, fa ricerche, si rinnova e ha un suo stile. L’anno scorso è arrivato con tantissime idee, ma poi ha capito che a Striscia c’è poco da preparare». Novità di questa edizione? «Ce ne saranno alcune, tra cui delle nuove rubriche: una l’ho proposta io». Riproporrà il personaggio di Losanna? «Mi piacerebbe. Magari in versione moderna, mentre si fa i selfie (gli autoscatti col telefonino, ndr)». Il 10 ottobre, giorno del primo compleanno di sua figlia Sole, si sposerà. Ci sarà un collegamento in diretta con Striscia? «Sicuramente non registreremo la puntata e ci inventeremo qualcosa di divertente». Lei e Tomaso Trussardi avete scelto di sposarvi a Bergamo. Il matrimonio civile lo celebrerà il neosindaco, Giorgio Gori, fondatore della casa di produzione Magnolia? «Sì, lui ci sarà e mi fa molto piacere, ma avremo anche una figura sacra. Io e Tomaso siamo credenti: anche se è civile, sarà allestito come un matrimonio vero e proprio». All’altare sarete in tre, visto che aspetta un altro bambino. O bambina… «Siamo felicissimi. Volevamo un altro figlio subito dopo Sole in modo che crescessero insieme. Era il mio sogno. Abbiamo lasciato fare alla natura ed è arrivato subito. Dovrebbe nascere a fine marzo, come il secondogenito di William e Kate (i reali inglesi, ndr)!». Lo scoop che vorrebbe facesse Striscia? «Scoprire che ci abbassano le tasse, ma sul serio, e che l’economia ripartirà». A chi darebbe un tapiro? «Alla politica italiana, perché faccia qualcosa per sbloccare la situazione economica». Il consiglio più prezioso che le ha dato Ricci? «Quando abbiamo iniziato a lavorare insieme avevo 19 anni. Mi terrorizzava l’idea di andare in onda in prima serata con “Paperissima Sprint”. Gli chiesi se fosse sicuro della sua scelta e lui mi rispose: “Hai un sorriso che buca lo schermo, lavorerai e imparerai il mestiere”. Mi ha dato sicurezza e serenità. Mi è sempre stato vicino, anche nei momenti più difficili. E infatti sarà il mio testimone di nozze». La rubrica che preferisce? «Non voglio fare torti a nessuno, ma ho un debole per Cristiano Militello e la sua rubrica sul calcio. Rido fino alle lacrime». Il Velino che vorrebbe? «Matteo Renzi: ballerebbe da Dio». Un nome per la rubrica «I nuovi mostri». «Non so: dobbiamo ancora vedere cosa accadrà in tv». Al Gabibbo darebbe il ministero… «Della Giustizia. Lo farebbe molto bene». Chi vedrebbe bene al suo posto? «Aho! Scrivi proprio così: “Aho!”».
PIERO CHIAMBRETTI «amo Michelle!» un anno dopo, stesso bancone, stessa collega. contento? «Lo faccio molto volentieri, è un modo per scaldare i motori per la nuova stagione. Cominciare protetto da mamma Ricci è una grossa spinta». come si trova con Michelle? «Sono sempre stato un suo fan fin dai tempi in cui la si vedeva solo di schiena (nella pubblicità di una marca di intimo, ndr). Come tutti sono innamorato di lei: è simpatica, brillante, bella, con valori sani e un assoluto rispetto per gli altri. Lavorarci insieme è un regalo». Quando la rivedremo a «Supermarket»? «Salvo sorprese, dal 15 gennaio». in diversi l’hanno nominata per l’«ice Bucket», la secchiata di acqua gelata per sensibilizzare la gente sulla Sclerosi laterale amiotrofica. Ha risposto? «Un giorno, in Puglia, ho fatto la doccia fredda dichiarando di essere contrario al gavettone narcisista. La beneficenza dovrebbe essere privata, ma il polverone che si è creato ha sensibilizzato sulla Sla e aiutato le donazioni». lei chi ha nominato? «La presidente Rai Annamaria Tarantola, il vicepresidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi e il presidente del Torino, Urbano Cairo». lo scoop che vorrebbe a Striscia? «Sulle Guardie svizzere: sono molto attratto dai segreti del Vaticano». A chi darebbe un tapiro? «Non ne ho mai ricevuto uno. E se fa status, me lo consegnerei da solo». il consiglio più prezioso di Ricci? «Di giocare semplice, senza esagerare, perché a Striscia meno fai meglio è». la rubrica preferita? «“I nuovi mostri”, perché è un buon viatico per capire chi abbiamo intorno». la Velina che vorrebbe durante la sua conduzione? «Elisabetta Canalis è sempre un bel vedere. E poi, un po’ per i trascorsi, i fidanzamenti e le esperienze hollywoodiane, incuriosirebbe molto uno come me». chi proporrebbe per la rubrica «i nuovi mostri»? «Il nuovo presidente della Sampdoria, Ferrero. Anzi, approfitto di Sorrisi per invitarlo alla prima puntata di “Supermarket”. È un personaggio straordinario, con un look da Richard Gere uscito dalla doccia e un modo unico di rispondere alle domande usando i titoli dei film». Al Gabibbo darebbe il ministero… «Del Turismo: fa conoscere il meglio e il peggio del Paese». chi vedrebbe al suo posto? «Aldo Busi. È un provocatore che sentenzia, un opinionista di valore. E poi, andando in diretta, ogni volta sarebbe un brivido. Credo che sarebbe divertente per Antonio Ricci gestire un personaggio così complicato».