Silvio Muccino, Le leggi del desiderio celebra le imperfezioni


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Sono passati 4 anni dalla prima prova da regista di Silvio Muccino, con il gilm “Un altro mondo“. Da fine agosto il 32enne torna dietro la macchina da presa per dirigere la commedia “Le leggi del desiderio“, che arriverà nelle sale con Medusa il 26 febbraio 2015).

Silvio Muccino ha spiegato all’Ansa alcuni particolari e dettagli del suo nuovo film: “Il titolo del film evoca sicuramente ‘La legge dell’attrazione’. E questo in un momento di crisi come questo in cui ognuno cerca di trovare il modo per realizzare i propri desideri attraverso teorie tra new age e studi sul comportamento umano. Il tutto per una società che vuole solo vincere e fa spazio solo ai vincenti. Ecco io cerco di prendere in giro questa società di soli vincenti anche con una sorta di avvertenza: attenti perché quello che desiderate lo potreste alla fine ottenere davvero‘.

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Non solo il ritorno alla macchina da presa, ma anche sul set. Silvio Muccino in “Le leggi del desiderio”, infatti, interpreterà un life-coach che prende ispirazione dal consulente di Gorbaciov, Clinton e Donald Trump, un certo Anthony Robbins“.

Silvio Muccino ha raccontato che questo personaggio è nato dalla fusione creativa sua e di Carla Evangelista: “Abbiamo messo mano a questo personaggio, tra profezie e cialtroneria, che intende trasformare le persone, che parla di modellamento, di trasformare tutti in vincenti. Ma io credo che non possiamo essere tutti superman, che bisogna accettarsi. Anzi che la cosa più bella di noi sono le nostre fragilità le nostre imperfezioni. Insomma che noi siamo meravigliosamente imperfetti“.

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