Bruno Cabrerizo approda a “Centovetrine”. Lo vedremo in tv dal mese di novembre. L’aitante modello brasiliano, lanciato cinque anni fa da Barbara D’Urso a “Domenica Cinque”, continua la sua carriera di attore e dopo la partecipazione alla fiction “Don Matteo” nel 2011 si è guadagnato un posto nel cast della popolare soap opera di Canale 5. Bruno sarà Velasco Donè Paro, un affascinante sudamericano: un latin lover che farà “scoppiare” una coppia storica di “Centovetrine”. Nella vita reale, però, Cabrerizo è piuttosto diverso dal suo personaggio televisivo e più che un “tentatore”, è un papà modello per i suoi bambini Gaia, tre anni e mezzo e Elia, un anno, avuti dalla compagna Maria Ca- prara… Bruno, quanto durerà la sua partecipazione a “Centovetrine”? Di sicuro un paio di mesi. Ho già finito di girare le puntate in cui sono tra i protagonisti, ma non è detto che l’esperienza sia così limitata. Il mio è un personaggio che può sicuramente ritornare essendo “Centovetrine” una soap opera sempre in evoluzione. Dipenderà dal gradimento che il mio personaggio avrà sul pubblico e da quali saranno gli ascolti. Velasco è entrato, ha fatto quello che doveva e se n’è andato, ma potrebbe sempre rientrare. Che ne pensa del grande successo che sta ottenendo “Il Segreto”? Non posso dare un giudizio, ho visto solo qualche spezzone.
In compenso, per esigenze lavorative ho recuperato qualche vecchia puntata di “Centovetrine” e poi, quando posso, mi godo “Beautiful” che ha davvero fatto scuoia. Penso che “Centovetrine” sia nata proprio seguendo la scia della soap americana. Come si è trovato sul set? Benissimo, quella di “Centovetrine” è davvero una grande famiglia. Sono alla quindicesima stagione e c’è gente che sta lì dall’inizio, sono tutti molto amici. Quando nel cast entra un nuovo attore, com’è capitato a me, viene ricevuto con carineria. Mi hanno trattato tutti benissimo. Con chi ha legato di più? Ho stabilito un bel rapporto un po’ con tutti, anche se, per motivi di copione, ho conosciuto maggiormente Marianna De Micheli che interpreta Carol e Alex Belli, ovvero Jacopo, che però già avevo incontrato. Sapete, lì a San Giusto Canavese non c’è molto da fare oltre che lavorare, la vita è piuttosto tranquilla, si recita dalla mattina alla sera e poi si va a cena tutti insieme: attori, gente della produzione, della troupe e quindi si lega facilmente. È stato difficile per lei rimanere lontano due mesi dalla sua compagna Maria e dai suoi figli? Ho affrontato tutto con molta tranquillità considerando e che Torino e Milano, dove vivo con la mia famiglia, non distano molto. Volendo avrei potuto anche fare “avanti e indietro” ma sarebbe stato troppo stancante, Comunque tornavo a casa una volta a settimana. Lei è di quei genitori apprensivi che quando sono fuori casa si attaccano al telefonino per sapere tutto dei figli? Certo.
Chiamo spesso per informarmi se i bambini hanno mangiato, hanno dormito, se fanno i capricci, come si comportano con la tata. Ne abbiamo bisogno perché i nonni non abitano vicini. All’inizio, devo ammetterlo, ero un po’ nervoso all’idea di lasciare Gaia ed Elia in mano a una babysitter, che è una persona nuova che entra nel tuo universo. I figli sono la cosa più importante della mia vita e sfido chiunque al mio posto a non preoccuparsi, ma con il tempo ho acquistato fiducia nella persona che li accudisce. Quali sono i suoi progetti per il futuro? Intanto mi godo la messa in onda di “Centovetrine” e mi auguro che, se ci sarà una sedicesima stagione, io possa tornare in scena. Per il resto, vivendo a Milano, continuo a fare pubblicità e a lavorare come modello. Per ora è questa la mia fonte principale di guadagno.