Quando effettuare la potatura dell’ olivo? Periodo e video


La pianta dell’olivo è una arborea originaria della zona mediorientale e diffusa anche in Italia, Francia e Spagna. Sono quasi 500 le tipologie di olivo che vengono coltivate e che danno la possibilità di raccogliere frutti verdi o neri, da cui è possibile (previa lavorazione di diverso tipo) estrarre l’olio. L’albero di olivo viene potato dagli agricoltori per favorirne la produzione dei frutti, per questa ragione è bene conoscere i principi della potatura stessa, influenzati dal tipo di pianta, dalla sua età dalla stagione in corso. Affrontiamo meglio però l’argomento. Come fare la potatura dell’olivo in modo perfetto? E in quale periodo dell’anno? Vediamolo di seguito

Perché potare l’olivo e quando farlo

La prima domanda che ci siamo posti è per quale motivo sia necessario potare l’olivo. Questa operazione risponde in primo luogo a quelle che sono le capacità di produzione della pianta. L’olivo infatti se sottoposto a corretta potatura non solo diventa più produttivo, ma assume anche una forma tale da rendere più semplice una eventuale raccolta meccanica delle olive. La potatura infatti rende più ordinata la crescita e fa sì che i rami più proliferi non creino zone d’ombra agli altri che, paradossalmente, sono proprio quelli che hanno bisogno di più luce. La modifica della forma oltre ad essere necessaria in caso di una non corretta crescita, serve a volte a riequilibrare la pianta qualora essa sia stata danneggiata da maltempo o simili. In tutti i casi, la tecnica di potatura più diffusa è quella a taglio. Se vi servono attrezzi da giardinaggio, potete fare acquisti su amazon cliccando qui!

La potatura dell’olivo prevede che vengano tagliati dalla pianta tutti i rami non produttivi o ormai secchi, oltre che tutte le zone “ferme”, così da rendere più agevole la nascita di nuovi germogli, la fioritura dei rami, la crescita dei frutti. Identificare i rami non produttivi è molto semplice, è infatti sufficiente identificare i rami meno produttivi quindi con meno foglie e frutti che sono per altro quelli che tendono a crescere di più sottraendo una maggiore quantità di energia alla pianta. Saranno dunque da rimuovere non solo i rami, ma anche i succhioni (rami che si generano dal tronco) e i polloni (ovvero le rami che traggono la loro origine direttamente nelle radici). Per effettuare i tagli bisognerà per prima cosa identificare le zone da potare e poi procedendo prima con i tagli di maggiore dimensione e poi con gli altri, in ogni caso badando bene ad effettuare il taglio dall’alto verso il basso.

Potatura dell’olivo: periodo ideale e come effettuarla

Sono diverse le tipologie di potature possibili, in funzione della zona della pianta che viene tagliata, dello scopo del taglio, del periodo in cui la potatura viene effettuata. La potatura da impianto, ad esempio, è quella che viene effettuata dopo poco tempo dal primo sviluppo della pianta, con lo scopo di domarne la forma. L’effetto sarà quello di ringiovanimento e l’azione è quindi consigliata in piante ormai vecchie per dare una spinta ad una nuova crescita. Anche in caso di eventi atmosferici che hanno danneggiato la chioma della pianta, anche semplicemente rendendola più disordinata, questo tipo di operazione è consigliata. Tutte le potature previste sull’olivo, sono definite “ad eliminazione” dal momento che prevedono che venga eliminata la parte in più o non produttiva.

Come intuitivo, l’intervento sarà più aggressivo negli alberi più vecchi, quindi in quelli in cui la potatura avrà i confini di una “potatura di ringiovanimento”; al contrario in quelli più giovani l’intervento (che tra l’altro non è necessario nei primi due anni di vita della pianta) è molto più soft. La potatura, quando particolarmente imponente, tale da intervenire su un 30% o 40% dela chioma viene definita pesante, viceversa nei casi in cui la riduzione sia solo del 15% o 20% della pianta, saremo davanti ad una potatura leggera. Molto più rari sono invece i tagli di ritorno, quelli che si eseguono con dei tagli sulle parti vegetative in essere, che vengono accorciate al fine di migliorare le loro capacità “bronchiali” al fine di migliorare la capacità vegetativa della pianta.

Quando e come fare la potatura dell’olivo: video

A seconda del tipo di potatura dell’ olivo che si vuole realizzare, cambia il punto in cui il taglio stesso viene effettuato. E’ opportuno sottolineare che i rami troppo ravvicinati devono essere eliminati dal momento che la distanza tra i vari rami deve essere almeno di 50 cm, qualora la zona sia particolarmente ventosa, il taglio dovrà essere effettuato controvento. I tagli dovranno essere netti e decisi, lasciando la superficie liscia, viceversa si potrebbe rischiare un danneggiamento della pianta che potrebbe essere più soggetta all’azione di parassiti. Per compiere il taglio in maniera corretta è necessario affidarsi ad attrezzi specifici, affilati e mantenuti con cura (conservati ed igienizzati per bene). Munitevi dunque di forbici, cesoie, coltelli, segacci e roncole adeguate e ricordate di pulirle per bene dopo ogni utilizzo semplicemente utilizzando un poco di alcol. Una volta effettuata la potature, in caso di tagli importanti ricordate di proteggere la pianta con sostanze cicatrizzanti, tali da favorire la chiusura della ferita e da allontanare lo sviluppo di malattie causate da parassiti. Il periodo ideale per procedere a queste operazioni è quello compreso tra marzo e maggio, o comunque il periodo che coincide con l’arrivo della primavera. Qualora sia necessario, sarà poi possibile procedere con una potatura straordinaria, nota con il nome capitozzatura.

 

Potatura dell’0livo e raccolta delle olive: due cose connesse

Come abbiamo detto, la potatura dell’olivo è utile anche per rendere più semplice e veloce la raccolta automatizzata delle olive, ci sembra quindi il caso di spendere qualche parola proprio sui metodi di raccolta. Due sono le tipologie di potatura: la raccattatura e la brucatura a mano. La seconda è quella classica e antica, che prevede che le olive vengano raccolte una per una; si tratta di un sistema molto casalingo, poco comodo in caso di colture intensive e ampie. La raccattatura, invece, prevede che vengano “rastrellate” tutte le olive presenti al suolo. In questo caso, la caduta delle olive viene stimolata attraverso pettinatura, scrollatura, abbacchiatura. Qualora non ci siamo invece particolari criticità, si attenderà la caduta spontanea delle olive stesse.

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