Concime organico: concime naturale e fertilizzante naturale


Argomento di oggi è il concime organico. Cercheremo di capire cosa si intende per concimazione organica, come è possibile realizzarla, quali sono i suoi pregi e i suoi difetti. Iniziamo chiarendo che la concimazione organica è di fatto il modo migliore per migliorare la “vita” del nostro terreno, per sostenere la produttività dei terreni incolti, per favorire la crescita dell’orto, in tutte le stagioni. Ma capiamo meglio cosa si intende per fertilizzante naturale: restate connessi e leggete attentamente le righe che seguono.

Concime organico di origine animale

Tra i concimi il più utilizzato è senza dubbio il compost. Si tratta di un concime molto noto e diffuso che nasce dalla trasformazione di scarti di cucina, giardino e orto, con l’aggiunta di paglia, cenere, terriccio, legame. Gli effetti sono quelli di migliorare la struttura del terreno che se argilloso viene alleggerito da questo tipo di trattamento, mentre in caso di terreno sabbioso lo rende più consistente. Nonostante questi effetti “importanti” questo non è il concime più ricco. Per ottimizzarne gli effetti è possibile aggiungere letame o azoto.

Il secondo tipo di concime è la cornunghia. Si tratta di un concime di origine antica che nasce dalla lavorazione di corna e zoccoli animali che vengono triturati, essiccati, sterilizzati. Quello che viene prodotto è un concime a lenta cessione, che è in grado di modificare la struttura organica della pianta che sta ancora crescendo. E’ possibile utilizzarlo sotto forma di granuli o scaglie, in ogni caso è preferibile interrarlo.

Un’altra tipologia di concime è quello a base di letame. Esso proviene dagli escrementi di animali allevati in ambienti protetti. Il vantaggio di questa sostanza è di godere di forti poteri fertilizzanti, determinati soprattutto dalla presenza di azoto e di fosforo; e di andare ad intervenire direttamente sulla natura del terreno, di cui migliora le caratteristiche fisiche. Questo tipo di concime è disponibile sotto forma di pellet a rilascio graduale o di granuli e risulta particolarmente indicato per la concimazione delle colture in vaso.

Di origine animale, ma proveniente da specii avicole come polli e tacchini controllati e trattati in maniera specifica è la pollina. Mescolata a segatura e trucioli, questa sostanza è particolarmente ricca ed efficace a tal punto da richiedere una particolare cautela nel suo utilizzo, che deve assolutamente rispettare le dosi indicate e consigliate. Sebbene l’efficacia sia leggermente inferiore, la stessa accortezza deve essere utilizzata anche nell’utilizzo di letame che proviene dal coniglio.

concimeProseguiamo parlando del cuoio. Si tratta di un fertilizzante che fornisce una buona dose di ferro, azoto, magnesio che si presta soprattutto all’utilizzo nei mesi invernali e nel campo biologico. Qualora si coltivino ortaggi, può essere utilizzato durante tutto il ciclo di vita della pianta.

Nel campo degli alberi da frutta e per le piante ornamentali può essere utilizzata anche la farina di ossa, una sostanza che come il nome suggerisce si ottiene grazie alla triturazione delle ossa animali. Il prodotto contiene una buona dose di calcio, e ha forti poteri nutritivi quindi per le piante che ne sono ghiotte, buona anche la presenza di fosforo, scarsa invece quella di azoto

Vi è però un’altra sostanza di provenienza animale che viene utilizzata per concimare i terreni. Parliamo in particolare della farina di sangue. Come il nome stesso suggerisce, essa deriva da una lavorazione del sangue dei macelli, che viene messo a seccare e poi sterilizzato. Quello che ne deriva è una sostanza ricca di azoto, ferro, carbonio capace di aumentare la fertilità del terreno. Il composto che ne deriva è ricco di azoto, ferro e carbonio e viene utilizzato in polvere. Tra i vantaggi di questa soluzione la buona resistenza alle piogge, tra gli svantaggi il cattivo odore.

Proseguiamo con l’humus di lombrico, una sostanza che proviene dalla lavorazione che i lombrichi fanno della sostanza organica. Il prodotto viene venduto in sacchi e si presta ad essere utilizzato soprattutto negli orti.

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