Coltivazioni redditizie: l’importanza delle caratteristiche ambientali
Ovviamente in un terreno montagnoso senza accesso all’acqua non si potrà mai avviare un’attività agricola di natura ad esempio: l’accesso all’acqua è un aspetto di vitale importanza. Un altro fattore importante è legato all’estensione dell’appezzamento: ci sono colture che sono redditizie anche in pochi mq mentre altre hanno bisogno di diversi ettari comunicanti. Inoltre vanno considerati la pendenza del terreno e l’accesso ai macchinari agricoli. Se alcune attività agricole non hanno bisogno di speciali attrezzature, altre invece non possono essere realizzate in assenza di esse. Vediamo ora finalmente quali idee possiamo adoperare per sfruttare un terreno per avviare una coltivazione redditizia.
Piccole coltivazioni redditizie: alcune idee
Ecco le varie idee agricole d’impresa che possono essere realizzate su un terreno agricolo. La prima idea: essa riguarda la coltivazione di alberi da olive. La produzione di olive, nonostante le contraffazioni estere di olio, è un’attività molto invidiata nei paesi produttori, in quanto l’Italia vanta una storia e una qualità davvero importanti al riguardo. L’olivo è una pianta resistente che si adatta a diversi climi ma la qualità e la redditività delle olive possono variare moltissimo. Se si decide di intraprendere questa strada tipicamente italiana bisogna tenere presente che per vedere le prime produzioni da parte di giovani ulivi bisogna attendere circa 7 anni. Naturalmente il terreno e le sue caratteristiche rivestono un’importanza fondamentale.
Un altro settore in cui ci si può cimentare riguarda la produzione e coltivazione di tartufi. Il tartufo è un tubero molto pregiato che viene coltivato in zone specifiche, in quanto esso vive in simbiosi con determinate piante come ad esempio il nocciolo. Per avviare una tartuficoltura è necessario trovarsi in un territorio adatto a questo tipo di produzione agricola.
La terza coltivazione che possiamo suggerirvi è inerente la produzione dei funghi. Una premessa da fare è che tale attività agricola viene realizzata all’interno di strutture artificiali e dunque il terreno sfruttato è un compost speciale e non il terreno vero e proprio. Per questi motivi i fattori da considerare sono l’accesso ai servizi del terreno come acqua ed elettricità.
La quarta proposta che possiamo suggerirvi riguarda la coltivazione di zafferano. Si tratta di una pianta che produce bellissimi fiori al cui interno troviamo i preziosi pistilli. Le coltivazioni più estese di zafferano nel Belpaese si trovano nelle regioni quali Marche, Abruzzo, Sardegna, Toscana e infine Umbria. Qual è il terreno ideale per questa coltivazione? Il terreno ideale ha una composizione sabbiosa-limoso e si trova a 500-700 metri sul livello del mare, in zone caratterizzate da piovosità media nel periodo invernale e con periodo estivo secco. Di positivo c’è che lo zafferano non teme il gelo invernale e quindi il clima mediterraneo di collina rappresenta l’habitat ideale di questa preziosa spezia.
Passiamo ad un altro genere di prodotto agricolo: i frutti di bosco. Questi deliziosi frutti sono coltivabili in molte zone collinari dell’Italia. L’habitat naturale è naturalmente quello del sottobosco, quindi i terreni ideali sono aciduli e molto umidi. Per quanto riguarda le condizioni climatiche, quelle dell’Italia sono ottime in quanto hanno la giusta escursione termica, la corretta esposizione solare e la piovosità. I frutti di bosco necessitano di molta acqua e pertanto l’accessibilità all’acqua è essenziale. Non solo i frutti di bosco, ma la frutta in generale può divenire un prodotto su cui basare la nostra attività.
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