Il vento non ferma i festeggiamenti del Carnevale di Venezia: il volo della colombina


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La neve che imbianca le calli, i ponti, i tetti di Venezia rendendola ancora piu’ affascinante e suggestiva, non intralcia il famosissimo e antico Carnevale di Venezia. Domenica 12 febbraio alle 12. 00, in perfetto orario, si è svolto uno dei principali appuntamenti tradizionali nonostante la nevicata caduta nel mattino: il Volo dell’Angelo.

L’Angelo del Carnevale è sceso dal campanile di San Marco in abito rosso, con una ampia gonna che il vento ha gonfiato e ha ricevuto l’ovazione di gente e maschere con uno scrosciante applauso mentre sfilava lo splendido corteo medioevale in costume. L’Angelo è stata accolto dal Doge e dai nobili della Serenissima dando il via ufficiale alla festa che sta impazzando per la città.

Sono trascorsi più di 900 anni da quando nel 1094, sotto il dogato di Vitale Falier, si parla del Carnevale di Venezia e in un documento che parla dei divertimenti pubblici nei giorni che precedevano la Quaresima si dichiara che il Carnevale è una festa pubblica.

Verso la metà del 1500 in un’edizione del Carnevale, un giovane acrobata turco riuscì ad arrivare alla Cella campanaria del campanile di san Marco camminando, sopra una lunghissima corda che partiva da una barca ancorata sul molo della Piazzetta. Nella discesa, invece, raggiunse la balconata del Palazzo Ducale, porgendo gli omaggi al Doge.

Dopo il successo di questa spettacolare impresa, subito denominata Svolo del turco, l’evento venne programmato come cerimonia ufficiale anche per le successive edizioni

Per molti anni lo spettacolo vide esibirsi solo funamboli di professione, finché non si cimentarono nell’impresa anche giovani veneziani, dando prova di abilità e coraggio con varie spericolatezze e variazioni sul tema.

Nel 1759 l’esibizione finì in tragedia: l’acrobata si schiantò al suolo tra la folla inorridita. Probabilmente a causa di questo grave incidente, l’evento, svolto con queste modalità, fu vietato. Da questo momento il programma si svolse sostituendo l’acrobata con una grande colomba di legno che nel suo tragitto, partendo sempre dal campanile, liberava sulla folla fiori e coriandoli. Dalla prima di queste edizioni, il nome di Volo dell’Angelo divenne anche Volo della Colombina.

 

Ilaria

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