D. L’emozione è ancora forte, si è commossa pensando alle persone della sua famiglia che non ci sono più, ai cambiamenti. Forse questa festa è stata presentata come un evento glamour ma è anche la storia di due famiglie, due mondi che si uniscono e fanno i conti con la vita. R. «All’inizio dovevamo essere poche persone, poi tutto è cresciuto e ne siamo felici. Mi ha emozionato vedere il puzzle della mia vita negli sguardi delle persone che sono venute, e che mai si sarebbero incontrate se non ci fosse stato il nostro affetto a legarle tutte inconsapevolmente. E poi vedere tanti amici venuti dagli Stati Uniti solo per noi, dovendo affrontare un viaggio enorme, è stato il regalo più bello. Hanno visto il nostro mare e un vigneto secolare. Hanno respirato l’amore della mia terra, che ha avvolto tutto il matrimonio». D. La vigna rappresenta la vita, quella che gli sposi regalano a un figlio. R. «Sì, è nei nostri progetti. Penso che oggi, se tutto fosse andato bene, sarei incinta di sette mesi (Elisabetta ha perso il bambino che aspettava al terzo mese di gravidanza, ndr). Ma non c’è tempo per essere tristi, mi è successo quello che succede a tante donne, e penso anche a chi vorrebbe un figlio e non riesce a farlo. Arriverà. E ci tengo a dire che, quando ho saputo di essere incinta, non abbiamo pensato al matrimonio. La proposta è arrivata dopo, perché partiva da altri presupposti, da una promessa che ci siamo fatti fin da subito, quella di condividere la vita». D. Qual è la cosa più romantica che ha fatto per Brian? R. «Cerco di renderlo felice ogni giorno nelle piccole cose. E, quando è in Italia, non lo mollo un attimo perché voglio che si trovi bene, a proprio agio (durante la cerimonia Eli spiegava pazientemente allo sposo, sussurrandogli nell’orecchio, ogni passaggio, ndr)».
D. Quando ha capito di tenerci? R. «Nella mia vita ho sempre capito se tengo a una persona dal tempo che ci metto per vestirmi prima di uscire. Con Brian mi cambiavo tre volte, un record. Anche perché io sono un maschiaccio e so che a lui piaccio vestita “da donna”». D. Cosa cambia il matrimonio? R. «Che saremo sempre in due, che la parola “noi” sostituirà “io”, è una grande responsabilità». D. Che bilancio fa dei suoi 36 anni? R. «Mi sono divertita tantissimo e non è ancora finita, la mia vita continuerà a essere come l’ho sempre desiderata. Amo i cambiamenti, non mi spaventano, sono positiva». D. Ora che è la signora Perri e non può tirarsi indietro: perché Brian? R. «Perché ha tutto quello che posso volere da un uomo, perché dice sempre la cosa giusta, è romantico pur essendo forte e deciso, perché ha studiato una vita per diventare quello che è, un grandissimo chirurgo, perché mi ha fatto sentire come nessuno aveva fatto e mi ha fatto scoprire la parte migliore di me. Perché mi ha colpito dal primo momento che l’ho visto, perché ama la mia terra, perché dopo un mese che lo conoscevo ha voluto venire in Sardegna per Natale a conoscere la mia famiglia. Perché quando vogliamo una cosa ci guardiamo negli occhi e la realizziamo».