Alla scoperta delle Isole Tremiti: storia e curiosità


Le Isole Tremiti rappresentano una incommensurabile ricchezza naturalistica, storica e culturale della nostra bella Italia. La storia delle Isole è davvero affascinante ed è ricca di suggestioni, di leggende e di curiosità legate a coloro che l’hanno abitata e, in alcuni casi, “dominata”.E allora partiamo alla scoperta della storia e delle leggende che hanno reso grandi le Isole Tremiti.Per poterle raggiungere l’unica soluzione è via mare prenotando online un traghetto per le Isole Tremiti con partenza da Termoli. 

Isole Tremiti: la storia

Le Isole Tremiti erano già popolate in epoche molto antiche: la testimonianza dei primi abitanti delle Isole ci giunge dalla necropoli neolitica scoperta a San Domino, dalle fosse sepolcrali di età classica ed ellenistica e dal ritrovamento – a San Nicola – dei resti di due “domus romanae”. Quelle appena citate sono tutte testimonianze del fatto che le Isole Tremiti sono state di grande aiuto sia ai romani – che principalmente usarono le Isole come “luogo di deportazione” – sia ai greci che le utilizzarono come base per i loro commerci.

La prima Chiesa venne fondata ed edificata sull’Isola di San Nicola intorno al 300. Successivamente, ad opera dei Monaci Benedettini Cassinesi, venne edificata la chiesa di S. Maria e il Monastero.

Siamo nel XI secolo, un periodo di grande splendore, caratterizzato dal baratto e dai traffici commerciali con i mercanti veneziani che provenivano dall’Oriente. In questo periodo l’Abbazia diventa un centro religioso estremamente importante: ciò spinge i ricchi feudatari ad elargire laute donazioni per ingraziarsi i favori dei monaci. Questi ultimi, però, riescono ad ottenere l’autonomia dall’Abbazia di Montecassino ma questo particolare momento storico segna una importante sconfitta per la Chiesa: il potere temporale si mescola a quello spirituale e il Vescovo di Termoli, nel 1237, viene incaricato dal Cardinale Raniero da Viterbo di sostituire i monaci Benedettini con l’ordine dei Cistercensi del Monastero di Casanova presso Parma.

Le successive e frequenti incursioni dei pirati slavi sulle Isole Tremiti condusse, però, alla definitiva scomparsa dell’ordine religioso e alla parziale distruzione dell’Abbazia: in questo periodo storico le Isole Tremiti restano completamente disabitate per molti decenni. Nel 1412 Papa Gregorio XII convinse alcuni Canonici Lateranensi a ritornare nell’Isola: sono i Canonici che restaurarono il Monastero, la Chiesa e la fortezza riportandola quasi all’antico splendore. Il complesso monastico, nell’agosto del 1567 resistette anche all’attacco di circa 150 navi turche dell’armata di Solimano II il Magnifico.

Ma i monaci vissero un periodo di grande decadenza tanto che i Padri superiori Lateranensi di Roma vendettero ai Padri Celestini il complesso monastico per pagare tutti i debiti accumulati dai monaci tremitesi.

L’Abbazia resistette fino al 1782: siamo nel periodo borbonico, quando Ferdinando IV decise di sopprimere l’Abbazia annettendo i relativi beni al Regio Demanio.

E’ intorno al 1843-44 che le Isole Tremiti diventarono “luogo di deportazione”: Ferdinando II, infatti, deportò nell’arcipelago delle Isole Tremiti alcuni delinquenti napoletani: essi iniziarono a popolare l’arcipelago ed è per questo che, ancora oggi, in alcune zone delle Isole Tremiti si sente parlare il dialetto napoletano.

Ancora, Mussoli stabilì sull’arcipelago delle Isole Tremiti il confino di polizia: siamo nel periodo fascista e sulle Isole vengono confinati delinquenti e politici. Le deportazioni terminarono con la caduta del regime fascista: dagli anni ’60 in poi, l’Arcipelago delle Isole Tremiti sono state interessate da numerosi interventi volti alla valorizzazione del territorio e del mare. Oggi le Isole rappresentano uno degli scenari naturali più suggestivi per i turisti: un luogo incantevole e selvaggio in cui trascorrere le vacanze in totale relax.

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Isole Tremiti: curiosità e leggende

Un’antica leggenda narra che il nome “Insulaediomedeae” dell’Arcipelago derivi da “Diomede”. L’eroe greco sarebbe approdato sull’Isola dopo essere stato in Puglia.

Secondo l’antica leggenda, Diomede sarebbe rimasto sull’Arcipelago delle Isole Tremiti fino alla sua morte e, nel corso della sua vita, avrebbe tracciato il confine di quei territori servendosi delle pietre ciclopiche che aveva portato dalla Tracia.

Una leggenda racconta che i compagni di Diomede, trasformati in uccelli marini da Venere, custodiscano il sepolcro di Diomede nascosto su una delle Isole.

Un consiglio per chi vuole trascorrere le proprie vacanze alle Isole Tremiti è di trascorrere anche alcuni giorni in vacanza sul Gargano alla scoperta della foresta umbra all’interno del Parco Nazionale.

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