Cos’è la diarrea e come si contrae? La diarrea è un disturbo della defecazione che danneggia spesso il nostro benessere: si manifesta con l’evacuazione copiosa (si defeca più di 3 volte al giorno) di feci semiliquide o liquide. Oltre a questo sintomo, che è il più fastidioso, si avvertono anche crampi, dolore addominale, gonfiore, nausea e in alcuni casi febbre. Si distingue tra diarrea acuta, curabile in poco tempo e a volte senza l’ausilio di farmaci, e diarrea cronica, che persiste anche fino a 4 settimane e in genere è causata da patologie più gravi.
La diarrea acuta può manifestarsi in seguito all’ingestione di cibi avariati, all’uso smodato di antibiotici, alle infezioni batteriche o a quelle virali. Rientra in questa categoria anche la cosiddetta “diarrea del viaggiatore”, che colpisce chi, da paesi ad elevato tenore igienico, si reca in aree in via di sviluppo, quali il Sud-Est asiatico, il medio Oriente, l’India, il Bangladesh ed alcuni paesi dell’Africa e dell’America Centrale. Ne è responsabile, in genere, l’Escherichia Coli, un batterio che è già presente nel nostro organismo, ma diventa dannoso se in quantità eccessive.È quindi a tutti gli effetti una diarrea causata da infezione batterica. Altri batteri che possono scatenare la diarrea sono lo stafilococco aureo, che cresce bene in comuni terreni di coltura,o la salmonella, che è presente nel tratto intestinale di vari animali, da cui esce insieme alle feci. Le infezioni virali stagionali sonotra le principali cause della diarrea: la gastroenterite può essere estremamente contagiosa, per questo motivo si diffonde facilmente negli ambienti pubblici. Alcune donne manifestano, inoltre, la diarrea in corrispondenza del ciclo mestruale, a causa dei cambiamenti a livello ormonale (estrogeni e progesterone).
Si parla invece di diarrea cronica quando nasce da malattie più serie, quali la sindrome del colon irritabile,la malattia di Whipple, il morbo di Crohn, la colite ulcerosa,la sindrome da carcinoide, le sindromi da malassorbimento, la sindrome dell’intestino corto, la sindrome di Zollinger-Ellison e le infezioni croniche. Chi è malato di cancro spesso sviluppa diarrea cronica perché i farmaci chemioterapici vanno a colpire, non solo le cellule malate, ma anche quelle sane, specie quelle dello stomaco e dell’intestino. La diarrea cronica può essere acquosa(esagerato volume di materiale fecale emesso), grassa (eccessiva formazione di gas intestinale, steatorrea – ossia la presenza di notevoli quantità di sostanze grasse non digerite nelle feci – e per una marcata riduzione di peso corporeo), o infiammatoria (presenza di sangue e pus nelle feci).
Come curare la diarrea semplicemente con un adeguato comportamento alimentare
In ogni caso, tra i principali rimedi per la diarrea abbiamo quello che consiste nel bere molta acqua: la diarrea infatti causa disidratazione e se non si ristabilisce il giusto livello di idratazione si rischia perfino il ricovero in ospedale e quindi la somministrazione di liquidi per via endovenosa. Non è una buona idea ingerirebevande molto calde perché irriterebbero ulteriormente l’intestino, e, per lo stesso motivo, nemmeno assumere tè, caffè, bevande gassate o alcoliche. Il succo di limone aggiunto all’acqua è, invece, un buon alleato.
Nonostante la sensazione di malessere, si può assumere cibo. Limitandosi ovviamente ad alimenti non troppo elaborati e poveri di fibre. Pane bianco tostato, fette biscottate, riso, semolino andranno bene come primo piatto in bianco o con un po’ di olio extravergine (evitando il formaggio grattugiato!). Come secondo piatto si può scegliere di mangiare carni magre cotte al vapore (manzo, pollame, vitello), pesce lesso o ai ferri e verdure cottequali carote, lattuga, patate, spinaci. Come frutta albicocche, ananas, banane, limone, mele, pesche, pompelmo, arance sono l’ideale.
L’importante, quindi, è evitare i cibi ricchi di fibre (mais, lamponi, castagne, carciofi, fagioli, cereali), i cibi grassi (fritture, dolci, creme, salumi, formaggi) e quelli troppo conditi o speziati.
Farmaci per la diarrea: come e quali assumere senza rischi
A queste accortezze può aggiungersi l’assunzione di farmaci, quando dobbiamo essere subito in forma per un impegno importante. Quelli che possiamo acquistare senza ricetta medica sono in genere a base di loperamide, che blocca immediatamente i sintomi, ma non risolve il problema e può apportare numerosi effetti collaterali (costipazione, nausea, crampi addominali, rash cutanei, orticaria, edema, capogiri e vertigini).
È quindi inutile assumerli in caso di diarrea cronica, che dovrà essere curata con antibiotici opportunamente prescritti dal medico, e soprattutto in caso di diarrea causata da patologie infiammatorie croniche a carico dell’intestino.
Certamente, è più indicato cercare di riequilibrare la flora batterica con infusi di camomilla, radice di mora selvatica o foglie di rovo rosso. Oppure, a disturbo placato, con integratori, fermenti lattici e spore di bacilli ad elevata concentrazione.
In caso di sangue nelle feci, è necessario recarsi dal medico seduta stante.