Una persona che lascia la propria terra a 16 anni per trasferirsi dall’altra parte d’Italia con il fidanzato ha fatto una scelta ben meditata e coerente, anche con grandi sacrifici: conviviamo, e non è facile gestire una casa alla sua età, insieme alla sua professione e allo studio (Giada studia Lingue a Lecce, ndr). Sono impegni che una ragazza di 16 anni si è caricata sulle spalle e li ha portati avanti fino a oggi senza ripensamenti. Giada: Per me non è certo un problema. Stiamo crescendo insieme, anche se ha più anni di me garantisco che da quando lo conosco ha avuto un cambiamento e un miglioramento incredibili. A proposito di ricchezza… il vostro è un bell’incontro Sud- Nord: quanto portate della vostra terra nel rapporto di coppia? Giovanni: Sai, molte discussioni nascono proprio dal fatto che abbiamo abitudini e comportamenti diversi legati alle nostre terre dorigine. Per esempio, se al Nord si dice “ci vediamo alle 10.30”, la gente si presenta alle 10.25, se lo diciamo al Sud ci si presenta alle 11,11.15 e lei questo non lo concepisce; quando al Sud diciamo “ci vediamo dopo”, questa è una frase detta tanto per dire, per chiudere un discorso, mentre per Giada significa esattamente quello che vuole dire: non riesce sempre a percepirli come dei modi di dire e di fare “normali”, come il fatto di pranzare alle 15 o cenare alle 22. Giada: Alfinizio è stato traumatico, per mille motivi, passare dal Nord al Sud. A partire dal fatto che al Nord siamo molto frenetici in qualsiasi cosa, mentre al Sud è tutto più tranquillo e rallentato. Io sono molto diretta nel parlare, non uso giri di parole come fa Giovanni. Però devo dire che con il tempo le cose sono migliorate.
Da; quanto siete gelosi? Giovanni: Sono molto geloso, anche se spesso non lo faccio percepire a Già da perché non voglio rendermi fastidioso o appesantirla; è abbastanza intelligente, con lei non cè bisogno di parlare troppo. Condividendo la vita con una ragazza che ha 15 anni meno di me ed è bellissima, mi rendo conto che ha le attenzioni di tanti uomini, ma la cosa non mi disturba, mi rende orgoglioso. Giada: Senza dare i numeri… sono gelosa. Ma mi fido di Giovanni. All’inizio ho avuto qualche problema perché non ero preparata a vivere un rapporto con una persona sempre sotto i riflettori, amata dagli uomini e dalle donne; mi sembrava strano che tutti potessero dire la loro su Giovanni senza conoscerlo. Poi, una volta distinta la persona dal personaggio, è stato tutto più facile. A questo punto, a due come voi non posso non fare una domanda su un eventuale matrimonio… Giovanni: Qualche mese fa sembrava fossimo vicini, poi abbiamo deciso di fermarci e provare prima la convivenza; in questi ultimi mesi abbiamo preferito verificare, vivendo insieme, i reali problemi che possono sorgere in una coppia. Affrettare i tempi potrebbe essere un suicidio per la coppia. Tanto per restare in argomento, a ottobre saremo testimonial di un grande evento dedicato al matrimonio, Ti Sposo Ercolano e ci fa piacere che dallo star System siamo visti come due che possono rappresentare al meglio la coppia ideale. Siamo una coppia giovane, sana e in quell’occasione potremo trasmettere un messaggio importante. Giada: Per me sarebbe bellissimo, se fatto nei tempi giusti.
Giovanni ha deciso di rispettare la mia età, i miei studi, le mie aspirazioni. Studiare, lavorare e farlo con una certa logica porterebbe via troppo tempo all’eventuale organizzazione di un matrimonio, per cui sposarsi ora sarebbe fuori luogo. Ma arriverà… E adesso che abbiamo parlato di amore e matrimonio, parliamo di figli.. Giovanni: Se dovessero arrivare bene, anche fuori dal matrimonio. Siamo entrambi cattolici, credenti e praticanti e quando il Signore vorrà premiarci con un figlio ne saremo ben lieti. Giada: Un po’ mi spaventa. All’inizio Giovanni era molto distaccato, i bambini nemmeno li guardava. Adesso in casa è arrivata la figlia di suo cugino, che è suo coetaneo, e ha risvegliato in lui un senso di paternità che mi fa un po’ specie, perché lo vedo molto coinvolto. Se poi dovesse arrivare anche per noi, bene. Ma se si può aspettare, aspettiamo, un po’ come per il matrimonio. Vi manca qualcosa della vostra vita “passata”? Giovanni: C’è qualcosa che forse non avrei fatto, perché Giada mi ha fatto scoprire lati di me che se avessi scoperto prima avrei gestito in maniera diversa. Oggi parlo con il senno del poi, prima ero molto meno attento, più superficiale, a volte meno equilibrato in tante cose. Oggi sono meno egoista, più attento agli altri, più sicuro di me nella maniera giusta. Giada: Se potessi scegliere, sceglierei di tenere la mia famiglia vicina. Quando però si fanno delle scelte così nette come la mia, un prezzo da pagare cè sempre e questo credo sia il mio. Cè qualcosa che cambieresti in Giada? Il suo essere a volte troppo istintiva ed esuberante, il non accettare compromessi. È giovane e spesso l’esuberanza prende il sopravvento sulla razionalità. Ha tanti degli aspetti peggiori che avevo io alla sua età, ma è normale. Stiamo cercando un equilibrio anche in questo. Cè qualcosa che cambieresti in Giovanni? Cambiare no, ma forse vorrei che fosse più attento a cogliere necessità e comportamenti sbagliati delle persone.