Le professioni che fanno parte dell’ambito del beauty vanno sempre più di moda o meglio, sono sempre più richieste. Del resto tutti teniamo alla nostra persona, e mantenerci in forma e giovani è un aspetto che ci interessa particolarmente. Tuttavia, quelli che fanno parte di questo settore non sono mestieri che si possono improvvisare, ma anzi sono lavori che necessitano di preparazione, soprattutto se si vuole aprire il proprio beauty salon.
Quali sono i vantaggi
Fermo restando che per lavorare in un ambito come questo e per aprire il proprio beauty saloon è fondamentale studiare, come per esempio fare un corso nail art, lavorare in proprio in questo settore presenta diversi vantaggi, del resto “la vita non può essere perfetta, ma le tue unghie sì”.
Innanzitutto, non c’è niente di meglio che lavorare in un ambiente che piace e che, soprattutto, consenta di mettere in pratica una propria passione.
In secondo luogo, questo è un mestiere che permette di fare la differenza nella vita delle persone. Nel proprio negozio, infatti, si accolgono clienti che vogliono sentirsi belli e sicuri e per questo motivo una professione come questa potrebbe avere un grande impatto sulla loro autostima e benessere generale.
Senza dimenticare che nel tuo beauty saloon puoi inserire servizi che possono avere persino effetti terapeutici, come il massaggio o i trattamenti per il viso.
In sostanza, lavorare in questo settore e aprire un negozio proprio, seppur complessa è certamente un’ottima scelta, una decisione eccitante e gratificante.
È bene però ricordarsi che per avere successo non basta solo la passione, occorre anche studiare molto, rimanere sempre aggiornati e offrire servizi di alta qualità.
Gli errori da evitare
Se hai deciso di aprire il tuo beauty salon è importante che tu tenga a mente delle cose per evitare di fare alcuni errori che potrebbero compromettere il tutto.
La prima cosa che devi fare è non sottovalutare la concorrenza, ma anzi, occorre puntare sulla qualità e quindi offrire un servizio migliore rispetto agli altri.
Un altro errore che spesso di fa è quello di prendere sottogamba la conformazione e la luminosità del locale, caratteristiche necessarie per un lavoro come questo. Anche l’arredamento dovrà essere curato in modo da invogliare i passanti e entrare.
È molto importante poi differenziarsi dagli altri, magari introducendo nuovi tipi di prodotti in modo tale da attirare più clientela e fidelizzare quella che già si ha.
Infine, da non prendere sottogamba è anche l’iter burocratico poiché per la professione di estetista è necessaria l’abilitazione per l’avvio dell’attività che dipende dalle disposizioni delle singole Regioni, oltre al fatto che occorre possedere il diploma triennale di estetista.
La professione di onicotecnico, dal canto suo, non è ancora regolamentata dalla legislazione italiana, pertanto si deve fare riferimento alla disciplina dell’attività di estetista, regolata dalla L. 1/1990, e alla Legge-quadro per l’artigianato (L. 443/1985). Ciò però non vale in tutte le regioni italiane.
L’errore che fanno in molti è quello di cercare di risolvere il tutto da soli, ma la verità è che è necessario farsi assistere da un commercialista che si occupi di tutti gli adempimenti fiscali, previdenziali e amministrativi e che, successivamente, tenga la contabilità.